Rachel Deacon – Two Women
Le donne
Cercale nell’eden dei sogni
nell’arena infuocata del cuore
tra fiori gialli e bei versi
trafitte da amori lontani
sole, tradite, abbandonate
come parole a lungo sussurrate
che il vento della sera porta via
mai dette mai pensate mai sognate
in loro scoprirai il giusto richiamo
come la nota perfetta nell’universo
che completa la melodia dell’amore
che scardina i cuori più chiusi
le donne, muse della tua vita
sono in quella falce di luna
che rischiara la tua notte
***
8 marzo – Festa della Donna
Nei commenti a questo post scrivi una breve frase, un pensiero, due versi per la Festa della Donna. Presenteremo le parole più belle nella citazione che pubblichiamo nella home page del Portale Manuale di Mari – Poesia e Letteratura nei mari del web – www.manualedimari.it
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Tu, donna.
Tue son le parole di molte canzoni, tue le braccia fragili che stringono emozioni…
Tuoi i pensieri sul mondo, lo sguardo di madre, il sorriso impacciato dal contorno rotondo…
Di luna sei… sei debole e forte, sei bagliore di luce la sera e ombra in cui ripararsi quando, prepotente, il dolore impera.
Di te è rivestita l’anima mia, perché io sono te e di me tu l’elegia…
Sostanza ed essenza, fanatica di sogni incipriati all’orizzonte..
Sei l’immagine che miro nello specchio ogni mattina e colei che m’ha partorito..
Ti indosso e a volte ti temo, tu delicata, assurda, audace creatura..
Tu me, tu altre, tu donna.
Sfioro con le dita oggi e sempre questa parola
Donna che sono
nel sonno e nel mattino
Donna arcobaleno tra terra e cielo
Donna che ama per dolore il vero,
che odia per disprezzo il falso
Dignità sarà mantello della sera,
della notte la stella che attende il sole
Donna tondo grembo dell’amore,
bene e male con sorriso nell’orrore
Donna voce e donna suono,
non rumore di caos primitivo,
se non per lode al risveglio del mattino
e del calore che da sempre
donna dona.
Donna. Pronuncio questo verbo sussurrandolo appena, tra le labbra ed il cuore, come fosse una fragile farfalla che temo di spezzare.
Donna. Danza silenziosa. Un aggraziarsi tra sofferenze e sorrisi, tentando di trovare un luogo che sia degno per te, e per la tua anima sottile.
Ah, la tua anima, Donna. Spazza le profondità più remote dei mondi, eppure nessuno ne giungerà mai in fondo. E tra le preziose guglie, e gli anfratti sfavillanti, e le grotte tenebrose, vi è un luogo ove un fuoco eterno arde, silenzioso ed incantatore. Quante anime ha stregato, quella luce abbagliante! E’ un incanto misterioso, che si specchia e si perde lontano nel Tempo, e raggiunge il Luogo dove la parola Donna fu desiderata per la prima volta, dalle labbra di Adamo.
Sii forte e dolce, Donna. Senza rinnegare mai questa tua antinomia. Perchè è dal tuo sorriso che proviene la serenità del Genere Umano.
Auguri, Donna. Con tutto il mio cuore.
8 marzo
Un rametto di mimosa
fu gettato a terra.
Venne calpestato
violentato ucciso.
Nessuno
si accorse di nulla,
nessuno
udì i suoi lamenti.
Al mattino
sparso al suolo
rimase solo
un pugno
di pallini gialli
e un cuore
trafitto di donna.
Lenio Vallati
Donna. Sei la guerra e la pace dei sensi. Per te mille battaglie sanguinose, montagne alte da scalare e… ancora non ti arrendi. E ci chiamano sesso debole…
DONNA
CHI SEI?
TU CHE ARRIVI DA TERRE LONTANE.
IN COLORI FORTI, SGARGIANTI, PROROMPENTI DI VITA.
COSA CERCHI IN QUESTA CIVILTA’ MALATA?
CHE T’ALLONTANA DALLA TUA ANCESTRALITA’, DALLA NATURA VERGINE, RIGOGLIOSA E INCANTATA.
OCCHI GRANDI DAL SORRISO DELLA NEVE.
SCRUTI L’ORIZZONTE DELLA NUOVA CONQUISTA
E NON SAI, CHE COSì ABBANDONI I TUOI SOGNI.
POESIA GLORIA SALVI
( dedicata alle donne straniere)
Il dolore di te
Ho velato l’orizzonte,
con la mano,
accecato dalle scaglie palpitanti
di un quasi tramonto
in un giorno da disimparare.
Hai offuscato il mio cuore d’organza
e parole trascurate, non appena forgiate;
taciute e poi cristallizzate.
Stalattiti di tormento e di rimpianto
che il mio lacrimare sagoma ed eterna
nell’antro sconfinato del dolore di te.
Donna:
ghiaccio e fuoco
dolceamara linfa di vita.
Brezza leggera
che scompiglia l’esistenza.
Donna:
forte e fragile
soleluna nelle sere d’estate.
Donna, io
e come me tante.
Un abbraccio a tutte noi
Nelle braccia fragili, nei capelli profumati mossi dal vento, negli occhi innamorati, nella luce di un sorriso, nel ventre che attende, nel calore di un abbraccio, TUTTA LA BELLEZZA E L’INTENSITA’ DI ESSERE UNA DONNA… Auguri a tutte le donne e in particolare a tutte quelle mutilate e spezzate nell’anima dalla cattiveria umana.
Donna, per te sono stati versati fiumi di parole, infinite espressioni coniate per definirti e definire in te: personalità, intelligenza, intuito, bellezza. Unite alla generosità, materntà, amore. Uomini insigni hanno decretato per te un panorama intrigante, tu sei la terra feconda, la gemma più fulcida del panorama, l’isola felice cui ogni uomo approda nel viaggio infinito della vita. Tu, fascino, mistero, profondità d’abissi, e ancora unica e solitaria spettatrice dei tanti molteplici difetti delle tue insoddisfazioni. Se ti abbeveri di cielo, ti impregni di aromi che poi restituisci al compagno in qualità. Se vieni calpestata, reagisci. Il burka non si addice alla tua complessa storia. Tu, donna dall’apparenza fragile, il mondo intorno cui girerà per sempre il satellite uomo. Hai sempre fra le mani il destino dell’umanità che da te trova conforto e nutrimento. Dora Forino
Bravissimi tutti.
Siete meravigliosi e con la vostra partecipazione e le vostre parole preparate una bellissima festa di primavera e di poesia.
Auguri a tutte le Donne.
Al precedente commento n.18, il poeta Nicola Costantino ha ricordato le origini tragiche della Festa della Donna. E’ in verità spesso dobbiamo parlare della Donna vilipesa, sfruttata, emarginata.
Ma per l’uomo valoroso e forte la Donna è sacra. Nell’universo nulla riesce a incarnare in lui meglio della Donna il vero, il buono, il dolce.
L’uomo valoroso potrà morire, sacrificarsi per un grande ideale ma nel suo cuore, dove arde il fuoco della vita, ci sarà l’immagine della donna che ama.
Auguri a tutte le donne.
Si è donne ogni giorno nel dolore e nella gioia…non per dovere, non per necessità…solo e semplicemente perchè DONNE.
ROSA E RADICE
Ora dormi nell’esatta orma del sonno:
tra poco amore ti raggiungo nel sogno.
Il tuo corpo ancora memoria ha di me
di dita e di labbra che percorrono geografie?
Mi manchi e mi manco anch’io
che m’aggrappavo ai tuoi fianchi.
Tu sei il mio orizzonte di pensiero
e come la luce mi sei ovunque intorno.
Non ho cielo nelle mie mani
ma di carezze t’inazzurro il volto.
Dammi le mani che non so leggere
ma leggère porto al volto di domani.
Rosa rapida raccolta restami radice.
Impastata d’amore è la donna
se non diventa schizzo d’uomo
fatto con carta copiativa.
Lotta donna!
Porta il tuo sentire,
il tuo genuino essere
nel mondo
che di te
proprio di te genuina
ha estremo bisogno.
Meno di niente sono senza di te, tu alba e notte dove ho visto danzare le stelle nel regno dei venti, donna tutta mia che hai fermato la corsa a me affamato nella casa odorosa di vino, saporosa delle tue vesti sorprese dalle mie mani ancora innocenti…
le donne
così complicate romantiche uniche
le donne del cuore
le donne piene di dolore
le donne in fantasia
le donne che donano amore o le donne in amore
le donne che danno amore
le donne si sono anche sole
di dentro e di fuori
che lasciano ricordi o rancori
le donne piene di complimenti
ma ci sono anche donne sole
in cerca di emozioni o di amori
o solo di qualcosa che non sia dolore
si sono donne
le donne piene d’amore
Amare veramente una donna, per esserne riamati,
è ben altra cosa che possederla.
E le donne falciavano l’erba
e portavano brocche
sotto i raggi del sole
nei campi di grano
una ballata d’amore
Nicla Morletti
Come madonne in un quadro antico
Pur se il tempo non la smette
di girare, o bella mora,
non ti toccan le lancette
che ogni giorno, ogni ora
lascian segni del passaggio
sui bei corpi delle donne:
su di te solo un assaggio
come fan con le madonne
sulle tele dei pittori
dove tanto erano belle
a quei tempi – come fiori –
e tuttora son donzelle.
Armando Bettozzi
—————————————–
CONFESSIONI..
Dimmi di te, donna,
delle tue ansie, delle tue paure..
del rumore dei tuoi passi sopra il selgiato
e della musica dentro al tuo cuore..
raccontami di te ,donna,
del tuo sguardo acceso di sole
e delle lacrime taciute nel vento..e tra la gente..
parlami di te, donna,
mentre cammini sui sentieri della fantasia,sospesa tra le stelle,
dei tuoi incessanti sorrisi velati di tristezza..
afferra la mia mano .. non temere l’ignoto….ti portero’ tra le nuvole.. in vetta al cielo..
faro’di te sinfonia di note e tavolozza di colori accesi..e in un mondo nuovo..ritroverai la pace..
Se potessi
cambierei l’inverno
in una calda estate
e,
farei,
della gente e delle cose
l’espressione più vera…
ma,
besterebbe,
che fossi tu la mia estate,
semplicemente tu
per vivere l’inverno
8 de Marz
Zercando parole
a somear pinsieri
me sturnisse
s’cese de stele
tal scur fermo
granei de sabion
brusadi de istà
sinto la to’ òse
nemorada
sfranzàrse
ta i me pinsieri
strenzo ta’ le man
‘na mimosa zala
8 Marzo
cercando parole/ a immagine di pensieri/ mi stordiscono / schegge di stelle/ nel buio immobile/ granelli di sabbia/ bruciati dall’estate// sento la tua voce/ innamorata/ frangersi/ nei miei pensieri/ stringo tra le mani/ una mimosa gialla.
(Poesia in dialetto Bisiaco, parlato nella provincia di Gorizia)
GIULY..UN’ANGELO IN TERRA..
A TE DOLCE AMICA
CHE TENDI LA MANO AD OGNI PASSANTE
E NON FAI DIFFERENZE TRA RAZZE E COLORE..
A TE DOLCE AMICA
CHE NON DIMENTICHI NEPPURE IL SUO NOME..
VOLGI LO SGUARDO INDIETRO..
PER TE C’E’ UNA SCHIERA DI ANGELI IN FESTA
E SGUARDI FELICI CHE EMANAN CALORE..
E’ UN CORO DI VOCI DI BIMBI E DI GRANDI..
PER TUTTI
SEI AMICA, SORELLA E SEI MAMMA..
SEI STATA DIVINA IN QUELLA CAREZZA
IN PUNTA DI PIEDI ACCANTO AL QUEL LETTO..
TU C’ERI.. E CI SEI..
SEI ANGELO BIONDO CON OCCHI DI CIELO..
NEMMENO LA PIOGGIA ..
IL CIELO IN TEMPESTA ..
LA NEVE INCESSANTE,
HA GELATO IL TUO CUORE..
NON SEI DI STE MONDO..
SEI FAVOLA VIVA
SEI UN’ANGELO BIONDO
CON GLI OCCHI DI CIELO
TESORO VIVENTE IN MEZZO ALLA GENTE..
DOLCEZZA E CORAGGIO E’ L’ARMA CHE USI
E INDOSSI LA VESTE CHE IL CUORE TI DONA..
CON PASSO DECISO
T’AGGIRI SICURA
EMANANDO UNA LUCE,
TRA OCCHI CONFUSI..
E AD OGNI SORRISO REGALI L’AMORE
A TE DOLCE AMICA
DOLCE E SINCERA
CHE TENDI LA MANO AD OGNI DOLORE
AD OGNI PAURA AGGIUNGI FIDUCIA
AD OGNI SCONFORTO INFONDI CORAGGIO..
……..SUVVIA NN TREMARE…..
DAVANTI AL MALVAGIO DESTINO..
E’ “LUI” CHE HA DECISO..
NON PUOI INTERFERIRE..
SEI UN’ANGELO IN TERRA
PROSEGUI IL TUO PASSO CON GRAZIA E CON FORZA
MALGRADO I PENSIERI AGGROVIGLIATI NEL PETTO..
I TUOI OCCHI SORRIDONO AL CIELO ED IN TERRA..
PROSEGUI CON FORZA..
CONTINUA IL TUO VIAGGIO IN MEZZO A QUEI VISI ..
SOMMESSI ..
IMPAURITI..
DAL CUORE PERDUTO..
E’ QUESTO IL TUO ANIMO ..
E’ QUESTO IL TUO SENSO..
NESSUN ALTRO ANGELO PUO’ ESSERE FELICE ..
SE NN HA AL SUO FIANCO
QUELL’ANGELO BIONDO
DALL’ESILE CORPO CON OCCHI DI CIELO…
DEDICATA A TUTTE QUELLE DONNE CHE HANNO UN’ANIMA E UN CUORE IMMENSO E CHE REGALANO AMORE A CHI SOFFRE..
NON FINIREMO MAI DI RINGRAZIARLE…
E GRAZIE A VOI DI QUESTA SPECIALE OCCASIONE CHE MI DATE PER RICORDARLE.
AUGURI A TUTTE LE DONNE MA.. X TUTTI I GIORNI DELL’ANNO..!
Tace la notte, s’accendono le stelle. E tu sei qui. Nel cuore di una donna.
Nicla Morletti
mi rendo sempre più conto di quanto io sia fortunata ad esser nata in quest’epoca e in questa parte del mondo.
La posizione della donna è spesso stata difficile, e per molte donne , in paesi non molto lontani dal nostro è così ancora oggi.
Un pensiero a tutte le donne, le ragazze e le bambine, perché possano un giorno tutte avere le stesse opportunità che ho io, e essere tratate come donne, non come oggetti.
e che un giorno si possa dire davvero, che ogni giorno è festa, per qualsiasi altra donna.
Buona 8 marzo a tutte
Sul tuo volto
i segni del tempo,
nei tuoi occhi
i ricordi mai spenti,
nel tuo cuore
un mare d’amore
sei figlia,
sei madre,
amica tu sei,
in te, sola,
un mondo d’amore!
Per la festa della Donna.
Poserò una rosa rossa,
In questo giorno tanto aspettato.
La poserò in memoria di chi ha dato
La propria vita, per un ideale
Per un tozzo di pane.
E poserò questa rosa vicino a un prato,
Sperando che un giorno diventi
Un grande giardino…
8 marzo – festa grande, che una vita forse non riuscirà a cancellare-
sarà nel mio cuore per l’eternità.
Sergio doretti
La straniera
Clandestina,forse,
poche parole,gesti,
attende il tuo sguardo
una risposta.
Ti ferisce il dolore
di pregiudizio e timore,
di estranea mano
cerchi il calore
che forte doni
una speranza al cuore.
Non sai gridare la tua voce,
ti dico buon cammino
ombra che non conta,
compagna di strada.
Micol Dai Marina devi collaborare, respira profondamente, regolare, quando avverti la contrazione spingi, spingi forte per favore. Poi un urlo. Non sento più nulla. Vedo solo un frenetico movimento di labbra intorno a me. Le luci sono spot che illuminano il tuo viso. Tu stai soffrendo, hai dolori atroci, ma di gioia. M’inchino e avvicino il mio viso al tuo, ti stringo forte la mano, ti sussurro parole dolci ma continuo a non sentire nulla. M’accorgo che sta per accadere qualcosa di bello, solo quando dalla tua fronte scivola via una goccia di sudore, lentamente sfiora le tue labbra inondandosi d’amore, poi t’abbandona per catturare il viso mio. Ora scorre sulla mia guancia si ferma proprio sulla mia bocca. Da quella goccia assaporo tutta una vita passata insieme a te. Ad un tratto, odo singhiozzare qualcuno. E’ fievole ma riesco a percepire da quel singhiozzo, mortificazione. Sembra come se un baco stia per diventare farfalla ed il mondo intero non s’accorgesse che hai le ali più belle e più sature di colori. Come se davanti al canto più soave di un usignolo ci fosse indifferenza. Alzo lo sguardo verso la farfalla e all’usignolo… ma le luci, l’emozione, il sapore del tuo sudore ancora sulle mie labbra mi confondono. Un pianto, questa volta molto forte, deciso, determinato e’ MICOL, è nata mia figlia!
LA DONNA DELLE ISOLE
***
Gaia s’addice
nel rilascio del tempo
come, primavera al ciliegio
lascia che sia giorno
sulla sera, cerchio d’infinito
nei mari delle solitudini
donna, che del ricamo di un sogno
generi amore
come riccioli di sole sui rami
le tue mani hanno
la carezza di un petalo, i tuoi occhi
la certezza della vita.
***
~ Nunzio Buono ~
Abito di donna
Di attese e lacrime i sospiri di una donna
scivolano come polvere su spalle larghe
in equilibrio
su tacchi e bivi sconnessi.
Nel loro sorriso il raggio di sole e un altro cielo misterioso da gustare.
Sonia
8 marzo, storia di un giorno simbolo.
Le origini della festa dell’8 marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York,le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si potrasse per alcuni giorni, finchè l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire.
Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all’interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.
GOCCE DI PIANTO
Mi piace il salice
quando gioca con l’acqua
e le gocce
di cristallo sfiorano
il leggero soffio del vento.
Essere Donna. Cuore di Donna (che bella questa espressione). Rugiada nella notte della vita. Vivere donna… Bravissimi, ho letto già bellissimi interventi. Stiamo esplorando tutto l’affascinante poliedrico universo dell’essere Donna.
CATENE
Eri bellissima e radiosa.
Fiera del tuo bellissimo lui.
Cantavi felice e mi coinvolgevi con la tua allegria.
Poi lui se n’è andato.
Non ricordo più il tuo sorriso,
non ricordo più le tue canzoni,
non ti ho mai più visto felice.
E così sono cresciuta.
Ora non puoi più riversare su di me
la tua rabbia, la tua freddezza,
la tua solitudine, la tua amarezza.
Non è più il tempo
di convincermi con le tue incertezze.
Perché io stessa sono disperata e indifferente.
Perché anch’io sono stata tradita,
umiliata e abbandonata per un’altra.
E anch’io sono diventata spietata,
con l’animo annichilito
ed il dolore di non sentire più dolore.
Io non ho avuto figli.
E se sarà per sempre così,
se non avrò mai una bambina,
sarà forse l’unico modo
per rompere questa catena di dolore che ci tramandiamo.
E così potrò dire che la vita di mia figlia
non è stata rovinata da un uomo.
E vorrei anche dirti
che la vita continua ed è bella,
ma non è più il tempo delle favole,
mamma.
Non voglio parlare delle conquiste delle donne, non credo ai traguardi acclamati, credo invece nel silenzioso lavoro di chi ha fiducia in se stessa e in ciò che fa. Il cammino è lungo e l’itinerario incerto, eppure la donna sa che a nulla può approdare se pensa di essere donna, perchè l’anima non ha sesso e la lotta tra i sessi è ormai fuori della storia dell’uomo…
quando
l’inganno è più dolce
quando
lo stridio di ali
lenisce l’aria
già carica ed aspra
quando
il dopo ha i colori
del vento
e i brusii timorosi
di calme maree
quando
l’oro del giorno
disteso sui tetti
regala i chiaroscuri
del tempo
e l’ordine regna
su ninnoli e idee
allora
la pace serena
ti sfiora
donna
A quest’ora della sera leggo già cose bellissime.
Complimenti a Robert! Complimenti a tutti!
Lascio anch’io due versi per celebrare questa nuova nostra festa del cuore.
Ti baciai di sera
nell’ora che ammalia
di stelle e di baci
in placidi sogni di luna.
Ti amai di notte
sul carro alato
di papaveri rossi.
E fui donna.
Nicla Morletti
DONNA
Nel vento
di mimosa,
tu apri
il mattino.
Sei signora
delle stanze,
presenza attenta
come parete viva.
Nel tuo giardino
sei come
la rugiada
sulle foglie.
Sei fiore
nel respiro
del vento.
Sei vita
e essenza,
palpabile polline,
miele e vaso.
Donne.
Onorevoli con gli altri prima che con loro stesse.
Sanno spegnere stupori e sogni solo perchè così deve essere.
Ruote di macina da molino subiscono.
Silenziose nelle loro panchine piangono:
e tra un’ora le troverai ancora lì
intente a mordersi il cuore.
Capaci di puri atti d’amore.
Anche laddove il conto sia salato,
pagano sempre
con un pezzetto di loro stesse.
Anime stanche.
Annuiscono.
Ammiccano.
La fiala è lì.
Con i denti la stringono forte
nella speranza di superare
i controlli dei vaccinati all’emozione.
Più forte.
Più forte.
Vetri rotti.
Sangue.
Impallidiscono.
Qualcuno chiede “stanno morendo?”
No non è veleno.
Ma venti gocce di lacerazione
per qualcuno che è semplicemente passato loro accanto.
La dea dell’alba
Capelli ricci e biondi
si muovono rapidi
all’insistenza del vento
gli occhi blu rimirano lontano
ove il soffio di vita si perde
e il tutto sembra morire
Leggera la tua mano
delicata la tua pelle
mi passi vicino, mi sfiori
il tuo profumo d’amore
mi accarezza e mi coccola
il tuo essere donna mi confonde.
Con eleganza mi dedichi attenzione
il tuo alito rinfresca il mio collo
sensazioni mirabili
percorrono il mio corpo
crocevia di benessere e gioie
incontri di amori.
Venere ti è accanto
è l’alba
ti alzi e danzi
felice della vita
dell’amore ritrovato
dell’amore che hai donato.
Venere sei tu
dea dell’alba
perchè tutti i giorni
che il sole nasce
tu rivivi una nuova vita
e io, rinasco con te.
VIVERE DONNA (Haiku)
Non solo oggi
nel giallo di mimose
vivere donna
RUGIADA NELLA NOTTE DELLA VITA
Gocce di rugiada
sul volto candido di una donna;
se le assaggi hanno un sapore amaro
sapore di temporale che è ormai passato,
ma ha lasciato la sua frescura nell’aria.
Brillano al mattino alle prime luci dell’alba
perchè le vedi,
in realtà hanno brillato tutta la notte,
ma era buio..e il mondo dormiva..
poi ti sfiorano le labbra
finisce che si asciugano e..intanto..
alzi gli occhi con una forza nuova,
una forza che non sai da dove provenga
ma che ti alita dentro
e ti fa vedere l’ARCOBALENO..
Già..perchè dopo il temporale compare l’arcobaleno!!
(Alle donne che hanno sofferto in amore)
MARA
NEL CUORE DI DONNA
Nel cuore di donna
soffia sempre
vento d’amore,
vento pungente
di mimosa in testa
per non dimenticar
il sacrificio di oltre cento donne
nel giorno della lieta festa.
Dolce e lineare questa lirica che delinea con tratto delicato l’essenza femminile.
Per lunghi anni ho provato scioccamente il rammarico di non essere nata di sesso maschile. Oggi so che Dio mi ha fatto un dono grandissimo.
Essere donna è racchiudere in sè, in ogni situazione, la capacità di amare. Se non temessi di apparire assurda direi che lo stesso amore è Donna!
Cecilia C.
ESSERE DONNA
Intuire
al primo sguardo sul mondo
che i tuoi passi modulati
sulla stessa cadenza dell’anima,
ti lasceranno sempre un po’ più indietro
a trattenere la vita
nelle pieghe del mistero
ad esplorarla
nel ciclico fluire degli eventi
a contemplarla
nei suoi tratti indefiniti
come chiarori di albe
e di tramonti…
Mariella
La violenza alla DONNA
Nun poi violentà ‘na DONNA magari pe’ du’ ore, /
coll’occhi tua felici e i sua ner terore. /
Pe’ fa’ l’amore ce vo’ rispetto, attrazione e sentimento, /
ma lei te sta gridando co’ forza lo spavento. /
Potresti anna’ a mignotte ch’è de facile soluzzione /
oppure risorve tutto, co’ la masturbazzione. /
Invece tu che cerchi pe’ raggiunge l’amplesso? /
‘N giro la tua vittima pe’ tenella ‘n tuo possesso. /
Ogni vorta che succede, me vergogno d’èsse nato /
er penziero me va a DIO perchè è lui che cià creato /
E’ la DONNA che doveva pe’ prima Lui creà /
e no l’omo animale, che penza solo a violentà: /
cor sesso, cor potere e pure cor penziero /
scordannose ch’ar monno te ciànno messo loro. /
Nove mesi t’ha portato adorandote ner suo grembo /
le carezze lei t’ha dato quanno poi te sei fatto bimbo. /
Si sbajavi era tu padre che te prenneva a ceffoni /
consolandote tu madre te riempiva de bacioni. /
Tutto questo pe’ insegnatte, te lo dico e so’ sicuro /
che la donna nun è ‘n oggetto ma ‘n fiore bello e puro, /
da odorare e coltivare co’ sincera tenerezza /
profumandoti d’amore e trattare co’ dolcezza. /
Tutto questo l’hai sprecato nonostante l’evidenza /
cancellandoje la dignità co’ ferocia e co’ violenza. /
Malgrado la realtà riflettenno pe’ ‘n seconno /
poi dettata dall’amore, lei te mette lo stesso ar monno. /
…scusateci, donne…se potete
Ah! le donne le donne
E i loro fertili pianti
che rinvigorire fanno i campi
Ah! le madri spose o sorelle
le loro storie piene di coraggio
L’8 di Marzo celebrano
mentre l’altra metà del cielo
Completano!
Non ho parole ed è impossibile trovarle per paragonarle ad un complimento che ti gratifichi abbastanza per l’espressione e la composizione delle tue parole. Grazie, un saluto Francesco
Macchie di china
vecchi fogli ingialliti
dimenticati
Sbriciolati ricordi
coperti di polvere
Il sole fugge
e si inchina al dolore
nei giorni lenti
tu, donna madre figlia
osservi volti stanchi
Dolce profumo
di Marzo capriccioso
d’un giallo fiore
Scarabocchi sui vetri
spicchi d’azzurro cielo
Augurissimi a tutte le donne con questo renga in metrica tanka, appena scritto
Eufemia