Concorso di Emoz. 2008, Concorso di Emozioni

L’amore taciuto

L'amore taciuto - Foto di Arsomnia

Nella solitudine dei miei attimi
rincorro le nuvole
cavalcandole per un po’: viaggi.
Le mie parole svaniscono
prima ancora che affiorino chiare.
Sei andato,
portandoti via l’amore ed ora
non ho più parole.
Così, nel silenzio
che mi è sceso nell’anima
scrivo parole trasparenti:
saprà qualcuno leggerne il senso?
Nelle tue paure,
non hai potuto immaginare
che l’amore dev’esser
in qualche modo detto,
urlato, confessato, ribadito,
mai scontato.
Ed ora sono muta,
col cuore annientato,
per aver anch’io taciuto.

Arsomnia

Immagine: L’amore taciuto – Foto di Arsomnia

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Esistenza

Pesce - Bronzo, 2003 di Alfredo Lucifero

Arrivano giorni che non sai
come fare
né chi sei

E il tempo scorre
come un torrente lento
come acqua impastata di fango
e di anguille

Arrivano giorni di strana allegria
e la vita è un pesce
dalle scaglie d’oro,
non sa dove nuota
nell’acqua bizzarra
che risale il corso del fiume
come una trota crudele

Arrivano giorni che hanno il volto
del cielo specchiato
sul tuo viso nascosto:
non lo senti respirare

perché ha il fiato muto del tempo


Alfredo Lucifero


Immagine: Pesce – Bronzo, 2003 di Alfredo Lucifero

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Non dirmi

Pink Dream di Vladimir Volegov (particolare)

Non dirmi che la tela si scolora
mentre nel vento corrono le foglie.
Se c’è un riflesso bianco tra i capelli
sarà il sole che gioca a nascondino
tra le chiome del cielo,
se le mani mostran solchi assetati
come campi d’agosto e vene scure
sarà il rinnovarsi della nuova stagione
che chiede nuova linfa.

E non voglio sentire stasera
parole d’abbandono
mentre ti accarezzo dolcemente il viso
e ti guardo negli occhi.
Se una nube scura li attraversa
saranno stormi di liberi pensieri
in libero volo verso l’imbrunire,
se una lacrima compare sulla soglia
del tuo volto ancora di bambina
sarà una perla caduta questa sera
dal forziere dorato delle stelle
a rischiararci la strada del domani.

Lenio Vallati


Immagine: Pink Dream di Vladimir Volegov (particolare)

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Un amore impossibile

Love At First Sight di Marcus Stone

Parigi, giugno 1770

Caro Jean,

è con profondo sgomento che ti scrivo queste righe. Io che dicevo che non mi sarei mai innamorato, che avrei dedicato tutta la mia vita all’insegnamento della musica, mi sono cacciato in un bel guaio e, poiché non ho nessuno a cui confidare le mie pene, racconterò a te ciò che mi affligge. Sono stato preso a servizio da una nobile famiglia, i Leydet de Fos-Briançon-Jarjayes, affinché dia lezioni di musica alla loro figliola, Christine. Credimi, se ti dico che ella è la più soave fanciulla che abbia mai visto in tutta la mia vita! Fin dal primo momento che ho posato gli occhi su di lei, il mio cuore ne è stato irrimediabilmente rapito. Ha le labbra come boccioli di rosa e il suo incarnato è talmente candido da sembrare di porcellana. E che dire dei suoi capelli? Pare che il sole si sia posato fra i suoi riccioli d’oro, donando loro tutta la sua luminosità. Mai ho potuto ammirare cotanta bellezza in una donna, eppure non potrò manifestarle ciò che provo. Non sono che un umile servo e certamente non posso aspirare alla mano di una fanciulla di alto lignaggio come lei. Non mi resta che lasciare il mio impiego e partire al più presto. Qui è pericoloso rimanere; rischierei di tradire i miei sentimenti, come è già accaduto. L’altro giorno la mia mano ha per caso sfiorato la sua e l’emozione è stata così forte che mi sono messo a tremare. Per fortuna ella non si è accorta di nulla, ma non posso continuare così. Pertanto ho deciso di imbarcarmi con la prima nave diretta nel Nuovo Mondo e che la fortuna mi assista.
Il tuo amico André Jacob Elie

Laura Gay


Immagine: Love At First Sight di Marcus Stone

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Del tempo lontano

Miriam Pertegato “Aprile”- 2007- olio su tela

Nei sentieri del tempo lontano mi perdo
fra soavi echi di canti che a te mi conducono
su note di vita in petali d’infinito dischiusa
Fiorivano i mandorli d’un bianco candore…
– Inesorabile destino, lama nel cuore –

Su ali di brezza leggera il nome tuo rincorro
dissolto all’ombra del nulla un mattino d’estate
mentre l’aurora esplodeva in perlacei bagliori
Cieli tersi ad accogliere il planare dei gabbiani…
– Mille e mille volte ti chiamo, inutile voce –

Fra le ciglia mute del rimpianto mi adagio
a palpebre socchiuse per respirare il tuo respiro
sulle labbra assaporando le tue labbra ancora
Baci d’ambrosia ad addolcire istanti smarriti…
– E desiderio di brace, e palpiti d’attesa –

Da memorie di miele e di spine mi lascio ferire
sfiorando la notte che silente riflette lo sguardo
ove d’estasi mi specchiavo ritrovando me stessa
Carezze d’azzurro sulla mia pelle fremente…
– Occhi negli occhi, fusione d’anime amanti –

A cuscini di stelle d’oro le mie lacrime affido
fra scie d’eterno e di noi avvinti per sempre
in sussurri ebbri d’amore che la luna emoziona
Voli di falene su spartiti d’archi e di piano…
– Astro fra gli astri, tu la mia luce, tu e solo tu –

GiardiniDiMaya

Immagine: Miriam Pertegato “Aprile”- 2007- olio su tela

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Concorso di Emoz. 2008, Concorso di Emozioni

Estasi

Love - Pino

Una fiamma
ha aperto il cielo ad occidente.
Le tue finestre ardono di sole.
Il tuo volto s’innalza
in mille specchi
e accieca la mia volontà.

Nel silenzio
i tuoi occhi
mi cercano –
mi succhiano le vene.
Apro il corpo
al tuo abbraccio estremo
perché tu ne faccia una sola essenza
con l’anima –
e tutto mi respiri.

Ora dimentico
la viottola cieca del tempo
e vivo
il sangue del ragazzo
e lo sguardo del vecchio
nella tenda
aperta
della sera.

Mario Sodi

Immagine: Love di Pino (particolare)

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Concorso di Emoz. 2008

Sul carro alato di papaveri rossi

Dipinto di Heinz Scholnhammer

Non smettere mai di amarmi
perché il sole potrebbe
scomparire di giorno
e di notte la luna
non smettere mai di amarmi
per non far piangere gli alberi
e le foglie e i fiori e le stelle
non cesserò di amarti
affinché la primavera
germogli sempre
ad ogni stagione
e perché le montagne
e i boschi e le valli
portano l’eco delle
tue parole, delle mie parole
amore che scivola sul mondo
con ali di farfalla
sul carro alato
di papaveri rossi
delle notti senza tempo.

Nicla Morletti

Immagine: dipinto di Heinz Scholnhammer (particolare)

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Anche quest’anno, nella Giornata Mondiale della Poesia, Nicla Morletti inaugura il Concorso di Emozioni. Domani pubblicheremo anche una mia poesia e faremo subito una pausa per le festività di Pasqua.
Cominceremo a pubblicare le opere degli autori che partecipano a questa edizione del Concorso da Martedì 25 marzo.
Auguro a tutti un bellissimo Concorso di Emozioni e un felicissimo inizio di Primavera.
* Robert *

Concorso di Emoz. 2007, Concorso di Emozioni

Compianto rosso

 

 Resta il pianto spezzato
d’un papavero reciso.
La carezza affilata
ne spegne il respiro,
e remissivo si piega
tremando alla luce.
Nei petali densi
del tramonto più acceso
già spiega la morte
in silenzi increspati
e cela la fine
tra pieghe sottili.
Pensando all’amore
dietro una cieca panchina,
arrossisce e si copre,
non muore, s’inchina.

Kykia