Ma il cuore non muore mai. Puoi strapparlo dal petto di un uomo, schiacciarlo e bruciarlo. Ma non muore. Continuerai a sentire i suoi battiti, in paradiso o all’inferno, per sempre risuoneranno dentro di te.
Cinema
Non si torna indietro
In questa fragile estate, delle mie scarne parole,
dei sogni appesi al filo dei miei versi cosa rimane?
La spoglia soltanto, vecchia pelle di belle emozioni
incartapecorita memoria di giorni che non ritornano.
Questo giugno son frutti troppo dolci i ricordi
senza polpa, spaccati dalla pioggia del tempo
nessuno li coglie dall’albero della memoria
e ciò che sfuma in loro è perduto per sempre.
Quel che la mente conosce, vive già nel cuore
e quel che non trova lì, è cosa morta e sepolta.
Il vuoto, che non sfugge alla nostra ragione,
non è che una traccia profonda di quest’oblio.
Dell’incanto restano solo poche infime parole
e mentre scende la notte, dimentico il sole
e si dissolve sulla sabbia l’intarsio del cuore
di spiaggia solitaria erosa dal mare d’amore.
Nel silenzio di una casa vuota
Sono con te sempre, in ogni momento
Tu avanza e con ali d’angelo ti seguirò
Indietreggia e toccherai il mio petto
Girati lentamente ed io ti bacerò
Prendimi l’anima di Roberto Faenza
Mi acciambello con te
Tratti in questo infinito universo
da chissà quale sconosciuto potere
in tenebre che dilatano sogni
mi acciambello con te amore
e nel movimento dell’abbraccio
nuvole sono le nostre lenzuola
grovigli nel letto del cielo
non siamo più anime solitarie
ma una lucente galassia
nello spazio scuro e profondo
vibriamo insieme a stelle
recando nei nostri cuori
l’incanto del raggio di luna
che taglia obliquo la notte
nei remoti sobborghi del mondo
in cui perdutamente ci baciamo
io e te, innamorati.
Il film di Roberto Faenza “Prendimi l’anima” mi offre l’immagine “giusta” per una poesia che avevo già pubblicato.
Manuale d’amore
Manuale d’amore. Ho visto solo ieri questo film che ha una chiara assonanza nel titolo con il nome di questo Blog. Mi è piaciuto senza entusiasmarmi. Per chi non lo sapesse, è composto da varie storie non collegate tra loro ma sviluppate attorno al rosso filo dell’amore. Tenero il primo episodio, che sento più vicino ad alcune mie esperienze solo che io, presuntuoso che sono, lo avrei scritto meglio :).
Bravi, anzi bravissimi, come al solito, Sergio Rubini (la prima volta che ho recitato l’ho fatto proprio con lui in una compagnia teatrale amatoriale), la Buy e Verdone, insolita la Littizzetto. Per il resto, siamo nella norma.
Una che crede nell’amore…
La vita è emozione, amore, passione, sentimento e troppo spesso lo dimentichiamo, rinchiusi nel freddo cristallo della vita di tutti i giorni, soffochiamo i battiti del nostro cuore, invecchiamo nel profondo dell’anima fino a morire prima, molto prima, di esalare l’ultimo respiro. Diventiamo una specie di zombie, un tipo di morto vivente in verità molto diffuso…
Rivedendo il film American Beauty, è facile riconoscersi nel protagonista Lester, l’uomo non più giovane che riscopre la propria vita proprio quando sta per perderla.
Io amo le persone che sono continuamente in vita, che non si lasciano vincere dall’abitudine e dalle convenzioni, che stringono tra i denti la propria anima pur di non perderla e si battono forte il petto per continuare ad emozionarsi ed innamorarsi. Amo ascoltare il battito del cuore e il respiro di queste persone… Amo asciugare le loro lacrime.. E osservare i loro sorrisi…
Non posso che rispondere così alla sconosciuta visitatrice di questo blog, quando scrive in fondo al suo messaggio: “PS: io sono una che crede nell’amore… “