Concorso di Emoz. 2008, Concorso di Emozioni

Diletta donna e amata

Io sono grande e poeta
da che piccoli poeti non sussistono.
Danzano loro avanzando sul vento,
– Baudelaire donò grandi ali bianche all’albatro,
ma non l’oro o banderali d’argento-.

Lacera, vulnerabili alle lacrime,
le loro mani e l’anima l’anile
che turba il cielo al sangue delle folle.

Il loro urlo abita bufera e nubi,
ma nella brezza s’inebriano di sole.
Così sono io, che dall’avita casa,
di fra gli adagiati affetti indugiando,
verso il cielo protendo labbra e braccia,

mentre per te adagiate su corolle
stille odorose intonano parole
e con la pura luce del silenzio
le colorate musiche degli angeli.

E il cielo a noi mostra il suo splendore.
Ed è per te, diletta donna e amata,
il nostro canto dove le parole
sono corona e stelle del Signore.

Francesco Ballero

Immagine: Thira table and chairs di George Meis

***

Per commentare
clicca qui.

Concorso di Emoz. 2008, Concorso di Emozioni

Sei una perla

Un giorno mi dicesti: “sei una perla”.
Ripenso a quel momento come a pochi
come ad uno
di quegli attimi rarissimi
sfuggiti allo sterminio dei ricordi,
fermi a mezz’aria
tra un battito di ciglia e secoli di sogni.
“Sei una perla”
– non potrò dimenticarlo –
ma oggi voglio dirti di quest’ostrica
che aspira sabbia e sale
che filtra le maree perché il suo cuore
si trasformi in una gemma.
Voglio parlarti della sua pazienza
della sua fatica,
della goccia bianca del suo sangue.
Voglio tu sappia
ora che più grande, più luminosa
t’apparirà la perla,
che solo alle tue mani – se lo vorrai –
permetterò d’aprire la conchiglia.

Sandro Angelucci

Immagine: Sweet Harvest di Irene Sheri

***

Per commentare
clicca qui.

Concorso di Emoz. 2008, Concorso di Emozioni

A Te…

A te trafugatore della mia anima
dedico gesti e pensieri immutati.
Le mie vesti di cenere e fumo
più non saranno
se il tuo sguardo illuminerà il mio volto
allora
profumo di primavera sarà la mia fragranza.
Al destino mutevole più nulla domando
lascerò che le stagioni facciano capriole
nei miei occhi intinti del tuo riflesso.
Vegliando la tua ombra
di luna illuminerò i tuoi passi
lanterne di stelle cospargerò ai tuoi piedi
affinchè il buio non ti turbi
e quando calerà il sipario notturno
per te
sarò rugiada.

Ladyviolet

Immagine: fotogramma tratto dal video della canzone “Baciami ancora” di Mietta

***

Per commentare
clicca qui.

Concorso di Emoz. 2008, Concorso di Emozioni

Palloncini

Sono tutta in subbuglio. Giuliana mi ha appena riferito di loro due. Non li ha visti con i suoi occhi, ma si fida della persona che gliene ha parlato.
“Dai, dimmi che non è vero. Che è solo un incubo. Lo uccido, giuro che lo faccio. Detesto i bugiardi traditori e le gattemorte come Claudia.”
La mia amica cerca di calmarmi, ma il meccanismo è ormai in moto e recito tutto il copione dell’amata tradita, ingannata dai miei stessi sogni di amore eterno che m’hanno nutrita da quando ero in fasce. Sogni d’amore che ricerco nelle letterature, quelle straniere che studio e adoro, quella italiana di cui m’imbevo come se fosse la mia Bibbia di vita, quella latina così profondamente lirica. Sono Saffo, Emma Bovary, Elizabeth Bennet che odia il suo Darcy, bello ma ottusamente orgoglioso, fino a che odio e amore coincidono. Più che altro oggi sono Tess, Clarissa, sedotta e abbandonata.
“Gliela farò pagare. Gli restituirò questo anello che mi ha regalato solo due giorni fa per il mio diciottesimo. Ipocrita.”
“Forse voleva farsi perdonare qualcosa.”
“Qualunque cosa sia, non m’importa più niente di lui.”

Ieri sera ero una Furia con Roby. Non mi tenevo nemmeno in piedi. Gli battevo i pugni chiusi sul petto. Non mi dispiaceva di fargli male, io che sono sempre colma di premure per lui, come un’eroina dei miei romanzi. Forse c’entra un po’ anche mia madre in questo. Il mio secondo nome è Eloisa e mi s’incolla addosso alla perfezione. Ma non voglio guarire di romanticismo in questo mondo squallido dove anche i sentimenti più teneri e veri fanno paura e ingenerano invidia.
“Hai finito?” mi ha chiesto con due occhi sinceri fissi nei miei, tenendomi il volto tra le mani. Sono scoppiata a piangere e mi è piaciuto farmi coccolare da quelle braccia forti che mi inglobavano in lui. Nonostante le tragiche premesse è stata la serata più romantica della mia vita. Non c’era mai stata nessuna Claudia, nessun tradimento. Menzogne frutto dell’invidia. Oggi sono qua, io e la mia amica Giuliana, che, incuranti della gente che ci guarda per strada, in pieno centro, portiamo ciascuna in mano un palloncino ad elio a forma di cuore con su scritto “Perdonami” e “Ti amo”. Li faremo volare sotto la finestra di Roby. Una maniera per ripartire da zero, senza ombre , vagabondi tra le nuvole.

Lucia Sallustio

Immagine: Young Hearts Poster – Jack Vettriano

***

Per commentare
clicca qui.

Concorso di Emoz. 2008, Concorso di Emozioni

Vorrei incontrarti oggi

Del tuo viso, degli occhi,
di quel suadente modo di comunicare,
di accennare un sorriso
o di farti taciturna e severa in un istante,
conservo preciso e indelebile il ricordo.

Dopo tanto tempo
ho tuttora presente l’incedere elegante
-flessuoso e altero-
del tuo morbido corpo di fanciulla
pervaso di innocente malizia e sensualità.

Ma vorrei davvero rivederti ora,
con l’espressione di certo più matura,
lo sguardo forse più sereno
e magari privo della spavalderia
con cui stuzzicavi sovente il mio ardore.

Vorrei incontrarti oggi per capire
dal gesto garbato del porgermi la mano,
dal tono pacato della voce,
da ogni tuo impercettibile sospiro,
se di ieri e di me porti un segno in cuore.

Vorrei scoprire veramente
quanto del mio amore vive ancora in te,
quali emozioni ne conservi
e se nel respiro dei tuoi segreti sogni
ritrovi talvolta l’incanto di allora.

Fabiano Braccini

Immagine: Contemplation. Reflexion, 1877 – Pierre Auguste Renoir

***

Per commentare
clicca qui.

Concorso di Emoz. 2008, Concorso di Emozioni

Come un anno fa

Come un anno fa
profumi di primavera
occhi chiusi
cuori vibranti
sotto
la luna chiara.
Rosa che apre i suoi petali
il vento ne disperde
il profumo
nell’aria che sa
di te e di me.
Come un anno fa
seduti
sotto questa luna argentata,
mani strette
per non perdere
l’attimo
che sa d’infinito.

Ambradorata


Immagine: fotogramma tratto dal video della canzone "Only Time" di Enya

***

Per commentare
clicca qui.

Concorso di Emoz. 2008, Concorso di Emozioni

Il soliloquio di Elena

Elena si fermò, distratta dalle grida di alcune ragazze che passavano sulla strada. Si voltò in quella direzione, fermando lo sguardo sull’immensa distesa di croci. Un brivido di commozione attraversò il suo volto: “Mio Dio quanti morti!” disse “Quanti drammi dietro queste povere vite stroncate negli anni più belli! Quanta distruzione e quante ferite nell’animo e nel corpo di chi è rimasto! Questo ci ha lasciato la guerra?” Elena non riuscì a trattenere il pianto, quindi asciugandosi le lacrime: “Ora devo farmi coraggio per te, mio caro. Sono qui con te e voglio riprendere il discorso interrotto quella sera. Ricordi quanto mi desideravi? Poi siamo finiti a parlare di amore platonico. Eri dolce e premuroso. Mi accarezzavi e mi guardavi negli occhi dicendomi che mi volevi bene, che avresti voluto restare sempre con me. Non mi volevi lasciare quella sera. Forse avevi intuito che era per l’ultima volta. Ma ora sono tornata e sono qui con te e tornerò altre volte e staremo insieme, mentre curerò i fiori del tuo giardino, le rose piantate dai tuoi amici. Fra poco arriverà la primavera e le rose fioriranno e spunteranno anche le margherite ed io potrò tornare a sfogliare i loro petali come un tempo. Ogni volta sorridevo quando mi dicevano che mi amavi, perché lo sapevo che mi amavi; ero certa del tuo amore. Anche gli uccellini verranno col loro canto. Vedi quel passerotto? Un giorno verrà anche da te e tu potrai affidargli un tuo messaggio. Tu mi credi, vero? La guerra ci ha consentito di trascorrere poco tempo insieme, ma sono stati momenti intensi. Ti ricordi quanto ti dispiaceva che finisse il giorno e quanto ci sentivamo gratificati, quando al tramonto il cielo si riempiva di rosa? Quel rosa ci faceva sperare e credere che le nostre speranze, potessero un giorno diventare realtà, che fosse possibile per noi, dopo avere subito l’offesa della violenza e delle stragi, trascorrere insieme una vita felice”.

Alberto Calavalle

Immagine: Evening Sun Poster di Mary Dipnall

***

Per commentare
clicca qui.

Concorso di Emoz. 2008, Concorso di Emozioni

Chicchi d’oro

Lasciati chiamare amore per un giorno
lasciati chiamare amore per una notte

E’ bello credere
nei momenti in cui ci sei
che ci sarai per sempre

Chicchi d’oro
di una storia fatta solo d’istanti
pietre preziose uniche e rare
che annientano e divorano
le briciole di un amore falso
giurato in eterno
e cancellato in un attimo

Ed è per l’intensità di quegli attimi
per quella gioia catturata
come una foto istantanea
per quella passione
che non vedrà mai tramonto
per quello stare insieme
che finisce senza declino
per quello spazio inatteso e regalato
dal cielo dal sole dalle stelle dalla notte
che voglio e posso chiamarti amore

Il tempo di assaporare il tuo sorriso
ed è già tempo di non vederti più

Tu non ci sei
ma io sento ancora
le tue braccia stringermi
e la tua voce
che mi chiama amore

Cinzia Corneli

Immagine: fotogramma tratto dal video della canzone "Baciami adesso" di Mietta

***

Per commentare
clicca qui.