Mi chiami per non parlarmi,
mi cerchi per non trovarmi,
mi ricordi per dimenticarmi.
Petali maledetti
Un amore orientale
Un amore orientale ti avrei donato
molto più di uno sguardo d’amore
sentimento così poderoso e agile
fatto di piccoli passi e lenti respiri
che dolce muore nelle braccia della notte
Dove sei Amore?
… e così, alla fine, ti ritrovo Amore
tu sei qui, nei ricordi e nelle ferite
in ogni goccia perduta del mio sangue
sulla bianca balaustra dell’anima.
Sguardo di donna
… tornerò di nuovo a volare
la primavera si farà estate
e solo guardandoti ti bacerò
perché amore riposa nel tuo sguardo
Non si torna indietro
In questa fragile estate, delle mie scarne parole,
dei sogni appesi al filo dei miei versi cosa rimane?
La spoglia soltanto, vecchia pelle di belle emozioni
incartapecorita memoria di giorni che non ritornano.
Questo giugno son frutti troppo dolci i ricordi
senza polpa, spaccati dalla pioggia del tempo
nessuno li coglie dall’albero della memoria
e ciò che sfuma in loro è perduto per sempre.
Quel che la mente conosce, vive già nel cuore
e quel che non trova lì, è cosa morta e sepolta.
Il vuoto, che non sfugge alla nostra ragione,
non è che una traccia profonda di quest’oblio.
Dell’incanto restano solo poche infime parole
e mentre scende la notte, dimentico il sole
e si dissolve sulla sabbia l’intarsio del cuore
di spiaggia solitaria erosa dal mare d’amore.
Storia di sabbia
Ho toccato il mare
Ho toccato il cielo
Ho stretto nelle mani
Una storia di sabbia
L’abbraccio infinito
L’abbraccio infinito
avrei potuto donarti
d’incantevoli onde
Sono vento i ricordi
Vento
qualche volta
sono vento
amore, i ricordi
Finirà quest’inverno
… scoprirò allora che non erano rose rosse
le tue parole di favola, leggere e trasparenti
ma voli di aquilone che si acquietano nel nulla.
Mi dici ti amo
… allora, arreso, sono qui con te
baciandoti anche se non mi ami
amandoti anche se non mi baci
un altro fiore del tuo giardino
che potrai recidere quando vuoi