Cinema, Manuale di Mari, Petali maledetti

Non si torna indietro

In questa fragile estate, delle mie scarne parole,
dei sogni appesi al filo dei miei versi cosa rimane?
La spoglia soltanto, vecchia pelle di belle emozioni
incartapecorita memoria di giorni che non ritornano.

Questo giugno son frutti troppo dolci i ricordi
senza polpa, spaccati dalla pioggia del tempo
nessuno li coglie dall’albero della memoria
e ciò che sfuma in loro è perduto per sempre.

Quel che la mente conosce, vive già nel cuore
e quel che non trova lì, è cosa morta e sepolta.
Il vuoto, che non sfugge alla nostra ragione,
non è che una traccia profonda di quest’oblio.

Dell’incanto restano solo poche infime parole
e mentre scende la notte, dimentico il sole
e si dissolve sulla sabbia l’intarsio del cuore
di spiaggia solitaria erosa dal mare d’amore.