Vagammo
lungo una fioca riva
ove incerti gli affanni
morivano man mano che il giorno andava via
vagammo
come anime randagie
corvi bianchi resi al volo
da un fremito di morte e di speranza
ci sorvegliava il mare
tra veli azzurri, palme di cristallo
il vento, gravido di noi
frugava fra desideri e cerchi d’ansia
ci rifugiammo
in uno spumoso ventre vuoto
ove cresceva il buio rigoglioso
al riparo da luce sterile che opprime
fummo vivi solo lì
nel fruscio del silenzio
nel lucente spirito notturno
nell’eco del nostro sangue
ci amammo
ci assimilammo al mare…
Immagine: Into the Blue di Ashton Howard
***
Ascolta la lettura proposta nel podcast di Nicla Morletti e Robert: clicca qui.
Per commentare clicca qui.
© 2008 – 2016, Blog Manuale di Mari. Tutti i diritti riservati
Il pianto dell’emozione dinnanzi al mare solitario, “sentire” la sabbia che lascia affondare i piedi…sofficemente…essere una cosa sola con il profumo dell’acqua del mare che è un profumo indescrivibile. In quella luce, in quel tempo fuori dal tempo che ti illumina l’anima, in quel misterioso momento si compie la magia, ecco che il “tuo sogno d’amore impossibile” prende corpo, lo vivi in tutta la sua pienezza, fondendolo e lasciandolo per sempre custodito ed intoccabile, in fondo al mare, quel “canto” che solo il mare saprà ascoltare.
Grazie a tutti di cuore.
Emma
Tra gli elementi della natura nessuno ha la forza e l’intensità dell’amore come il mare. Impossibile non “assimilarsi” a lui quando la marea d’amore sale nel nel nostro cuore. Emma ci propone in modo originale, nei sui bei versi, questo antico potente “sentimento” del mare.
Mi sento così parte del Mare, che – come vedi – amo portarlo anche nel nome.
E questi tuoi versi, Emma, sono proprio il suo canto, a narrare di due anime che “furono vive solo lì”, nell’abbraccio dell’eterno.
Ritmo e suoni sono il segreto di una buona poesia! Molto apprezzata
Bellissime parole, ancora più cariche di significato per chi, come me, adora il mare.
Per Emma Mazzuca.
La tua è una meravigliosa lirica.
Il mare fa parte di noi,della nostra esistenza, della nostra felicità.
Ci dà la gioia di viverlo, di accarezzarlo e di amarlo, nella dolcezza infinita dell’Universo…
Quando lo abbandoni ti resta la voglia di riscoprirlo e ti resta nel cuore quel “fruscio del silenzio” che è tutta una vita e ti resta nel cuore quell’amore grande ed infinito che il mare ha accompagnato nella felicità dei suoi tramonti e con le stelle che romanticamente rifletteva, con la sua anima, in quel nido di amore e di gioia infinita.
Complimenti
Sergio Doretti.
QUANTI AMORI IN BALIA DELLE ONDE CHE SI LASCIANO TRASTULLARE PER SENTIRSI ASSIMILATI AL MARE MENTRE SI VOGLIONO ALL’INFINITO AMARE.
Poesia di sicuro valore in cui, icastiche le immagini e raffinata la parola, l’amore vive e si fa toccare
Sublime!
.. il lettore è come invitato a guardare tutti i “luoghi” e i “modi” dove gli amanti vagarono…
e poi ecco quel rifugio dove.. “fummo vivi solo lì”
in quel “lì” che viene ricordato “nell’eco del nostro sangue”
… e infine la chiusa che quasi fa tremare tanta è la sua intensità, la sua ampiezza… “ci amammo… ci assimilammo al mare”
Un applauso ad Emma
Ars
Davvero bellissima, emozionante, coinvolgente… immagini molto forti e vive, esplosive, ma delicatissime. Brava!!
Amo il mare e questi versi esaltano uno scenario fantastico per un amore immenso,vivo e profondo come lo può essere solo il mare.
Complimenti
Tonina Perrone
Bellissima lirica, che viene
e appare piano piano
in mezzo al grande silenzio
dell’infinita immobilità dell’oceano.
Viene fuori
dalle rive invisibili di due cuori
e come candida ninfa
appare ai nostri occhi.
Si spezzi il cuore nell’estasi
e rimanga aperto come una pausa
nel ritmo del canto.
Laura Tonti Parravicini
Molto romantica questa poesia che narra di un amore difficile, che vive di toni crepuscolari, che fugge lontano da “luce sterile che opprime” e si rifugia nello “spumoso ventre vuoto” del mare. Anime randagie che solo nel silenzio della notte possono vivere la propria passione, assimilandosi al mare. Di notevole impatto sono gli ossimori finali, dove il silenzio non é assoluto, ma si fa “fruscio”, il buio della notte diventa”lucente spirito notturno” e la morte che dannava inizialmente queste anime perseguitate si trasforma in vita, dentro una natura che é Anima, essenza metafisica che ricomprende il frammento vagante.
Lucia Sallustio
Splendida!!
Una pregevolissima poesia, vergata con immagini di grande efficacia e suggestione ed uno stile estremamente coinvolgente. Un “vagare come anime randagie”, un vagare per ritrovarsi poi nell’abbraccio del mare, assimilandosi ad esso, fra fruscii e respiri ed echi…
Ogni verso arriva al cuore, ogni fotogramma di questa affascinanate composizione è sussurro di mare e
d’amore.
I miei più vivi complimenti all’autrice che ci ha regalato versi veramente emozionanti. Sembra di sentire il sospiro della spuma e dell’azzurro.
Maya
Magistrale e coinvlgente la chiusa!
Versi d’amore che trasportano in un infinito viaggio dell’amore!
Splendida poesia 🙂
Il tuo, Emma,é un sussurro leggero di mare e di vento, é un fremito d’anima sulle ali dell’amore. E’ vera, inconfondibile poesia. Complimenti, Lenio.
Vagammo, ci rifugiammo, ci amammo, ci assimilammo al mare: complimenti per questi bellissimi versi espressivi e palpitanti.
Una bellissima poesia che palpita tra palme di cristallo, veli azzurri e il vento. Trionfa l’amore nella fusione di due cuori nel “fruscìo del silenzio”, mentre lo spirito della notte aleggia sul mare. E vita è.
Nicla Morletti