Io sono grande e poeta
da che piccoli poeti non sussistono.
Danzano loro avanzando sul vento,
– Baudelaire donò grandi ali bianche all’albatro,
ma non l’oro o banderali d’argento-.
Lacera, vulnerabili alle lacrime,
le loro mani e l’anima l’anile
che turba il cielo al sangue delle folle.
Il loro urlo abita bufera e nubi,
ma nella brezza s’inebriano di sole.
Così sono io, che dall’avita casa,
di fra gli adagiati affetti indugiando,
verso il cielo protendo labbra e braccia,
mentre per te adagiate su corolle
stille odorose intonano parole
e con la pura luce del silenzio
le colorate musiche degli angeli.
E il cielo a noi mostra il suo splendore.
Ed è per te, diletta donna e amata,
il nostro canto dove le parole
sono corona e stelle del Signore.
Immagine: Thira table and chairs di George Meis
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La donna è la destinataria delle tue liriche parole; una donna, diletta, prediletta. Ogni donna vorrebbe esserlo! Non so se te l’ho già detto o se lo hai letto; Chopenauer ha scritto: “Il poeta non ha il diritto d’essere umile” ed il perchè già lo sai. Ciao mi piace molto leggerti. Dorella Dignola
Un’ode alla vita questa tua poesia, sa di intenso profumo di gelsomino che inebria l’anima. Complimenti marinella (nonnamery)
Parole e ritmo ricercati, che profumano di primavera e di tiepido sole. Bello, questo amore quieto e sereno!
hai colto in pieno con la dolcezza del poeta i segreti dell’amore , della gioia di vivere.
ed il profumo della vita,
complimenti e auguri
sergio doretti.,
C’è l’angelo custode dei nostri sogni ma anche l’angelo che protegge l’amore conquistato con la diletta amata finchè non viene meno la speranza.
Ringrazio commosso per i vostri commenti così benevoli, che mi emozionano sino a farmi un tantino arrossire. Chiedo scusa per il ritardo con cui raccolgo le parole dela vostra stima ed amicizia, (sono stato via alcuni giorni), e mi scuso anche per la scarsa partecipazione alla vita del blog in questi ultimi tempi; spero di riuscire in futuro ad essere più presente anche io con l’esprimere il mio parere sulle stupende composizioni, (da me comunque lette), accanto alle quali mi sento lusingato di essere annoverato.
Ancora grazie e sentirci presto
Francesco
Una lirica molto raffinata. Bravo Francesco, grande e poeta “da che piccoli poeti non sussistono”.
Un abbraccio. M.
Caro Francesco,
una “costruzione” di versi molto raffinata.. Dovessi farne un ritratto sarebbe come un castello avente fondamenta larghe per sorreggerne l’altezza delle torri, le quali, però, mano a mano che s’innalzano si svasano aprendosi verso l’alto e facendo volare le pietre come fossero piume…
Ecco, così ho dipinto pure la stupenda chiusa
“E il cielo a noi mostra il suo splendore.
Ed è per te, diletta donna e amata,
il nostro canto dove le parole
sono corona e stelle del Signore.”
Complimenti!
Ars
La tua lirica, carissimo Francesco, assomiglia a un’acqua sorgiva che prorompe dal cuore della terra e segue il suo corso attraverso sinuosi avvallamenti, ma, non riuscendo a trovare uno sbocco verso il mare, si trasforma in un lago tranquillo la cui superficie, sempre più vasta, riflette il luccicchio dello splendore della luna.
Come un letto riarso di un torrente gioisce all’arrivo della pioggia, la fiaccola del divino amore illumina il tuo cuore.
Non c’è altro enigma che gioca un ruolo tanto grande nella nostra vita, se non l’amore.
Laura Tonti Parravicini
Nella borsa di un poeta
Che cosa c’è
nella borsa di un poeta,
forse pensieri vagabondi,
impressioni,
gabbiani in volo
verso orizzonti sconosciuti,
o forse
un libro di poesie
da sfogliare in silenzio
lentamente,
a catturarne ogni parola
nella magia della sera,
o grani di pazzia
per afferrare questa vita,
che ci sfugge
e che possiamo riprenderci
soltanto
con l’astronave
della fantasia.
Lenio Vallati
Bellissima poesia,Francesco, che unisce sapiente costruzione letteraria e genuino sentimento d’amore per la donna amata. Lenio.
Incantata dalla potenza espressiva di questa lirica pregevolissima e di altissimo valore poetico. Un’altra perla di Francesco Ballero, autore che seguo e che apprezzo da tempo, affascinata ogni volta dal suo talento autentico e profondo.
Originalissimo il riferimento a Baudelaire in quest’opera ove si narra d’amore in senso direi trasversale, parlando di poesia. Poesia che man mano che i versi scorrono, ci conduce per mano verso il sentimento più alto fra suggestioni ed immagini di grande impatto.
Un canto alla Poesia in senso lato questa sua e alla Donna che ne è musa ispiratrice.
“mentre per te adagiate su corolle
stille odorose intonano parole
e con la pura luce del silenzio
le colorate musiche degli angeli”.
Una quartina questa che, merita un applauso, come tutta la composizione. Eccellente partecipazione in questa bella edizione del Concorso.
Complimenti vivissimi a Francesco Ballero, ancora una volta mi ha colpito ed emozionato oltre ogni dire
Maya
Versi attenti e raffinati che con ritmo musicale s’incastrano l’uno nell’altro intonando un bellissimo canto d’amore.
Complimenti
Daniela Quieti
Una bella poesia, un inno all’amore. Note del cuore che spaziano nel cielo dei sogni e corrono là, oltre le nubi inebriate di sole, mentre adagiate su corolle “stille odorose intonano parole”.
Parole d’amore per l’amata, mentre il cielo mostra tutto il suo splendore.
In questa luce si dipana e si erge la figura del poeta che “dall’avita casa, di fra gli adagiati affetti indugiando, verso il cielo protende labbra e braccia”. Ed è una preghiera. E’ amore.
Nicla Morletti
Una poesia dotta, sapientemente costruita, dove ogni verso s’inanella nell’altro in un crescendo fino al coinvolgimento del cielo “e il cielo a noi mostra il suo splendore” nell’amore che diventa canto corale.
“Ed è per te, diletta donna e amata,
il nostro canto dove le parole
sono corona e stelle del Signore.” Il canto dell’amato è canto dell’universo che porge tributi alla diletta donna, unica rispetto al tutto.
Mi piacciano queste liriche intrise di passato e gonfie dell’eternità che si nutre d’Amore.
Lucia Sallustio