Manuale di Mari, Storie d'amore

Dune

Dio ha creato paesi ricchi di acqua perché gli uomini ci vivano, i deserti perché vi trovino la propria anima (antico detto tuareg).

Le disse: “Non andare, non lasciarmi, ho bisogno di te”. Lei rispose che non lo avrebbe lasciato mai, dicendo nel senso più profondo la verità. Lui interpretò allora ogni sua fuga come un ritorno. Visse aspettandola in tutti i luoghi del mondo in cui lei lo lasciò o era vissuta. Così raggiunse l’antica città carovaniera, nel “pays de la pierre”, in pieno deserto, l’ultimo luogo in cui lei era passata. Subì le terribili condizioni climatiche di quella vasta e silenziosa regione, dove il sole brucia tutto tranne il desiderio di un uomo di andare incontro al proprio destino. La gente del posto colse subito in lui la smisurata sete di lei e lo accolse con affetto. Era uno di loro. Nessuno allora si meravigliò, quando una notte adornata di stelle partì con dei nomadi e, seguendo il letto asciutto di un antico torrente, scomparve oltre le dune. Quelle stesse linee curve che gli parvero tante volte, immaginando il corpo dell’amata disteso, in un tormentato sogno d’amore, così simili ai fianchi impietosi di lei.
Non si seppe più nulla di lui, si perse per sempre nel miraggio della donna che amava.

© 2005 – 2016, Blog Manuale di Mari. Tutti i diritti riservati

Pubblicato da Robert

Robert, autore del Blog Manuale di MariPoesie e Storie d’amore e direttore editoriale del Portale Manuale di Mari. Ha ideato e lanciato nel 2005 il Concorso di Emozioni. Nello stesso anno ha creato il Blog degli Autori. Nel 2009 ha ideato e lanciato con Nicla Morletti la Fiera dei Libri on line.

19 pensieri su “Dune”

  1. Nunass dice:

    ..un blog che parla d’amore e di sogni è da seguire con particolare attenzione…un saluto ed un link for you.
    Nunass

  2. aurora dice:

    ******************************************La luna dal suo cumulo di nuvolesplendeva mestamente tra le brume;ali furtive agitavano i ventisibilando sinistri alle mie orecchie;la notte generava mostri infiniti,ma infinito era il mio coraggio;il mio spirito era un fuoco divorante,e quale vampa m’infiammava il cuore.[J.W. Goethe: Benvenuto e Addio]

  3. Serena dice:

    Poteva essere una notte come tante, ma non per lei che, tormentata da un amore mai raggiunto, si adagiò sul letto sperando di sognarlo. Forse in una realtà onirica che somigliasse alla vita, la stessa che avevano vissuto insieme molti anni addietro.
    Ella non riusciva ad acquietarsi. Allora si alzò e guardò al di là dei vetri, cercando di scorgerlo oltre la coltre di nebbia.
    Solo il silenzio, quello della paura di amare ancora…

  4. Marianna dice:

    Dio ha creato il deserto perchè vi ritrovassimo la nostra anima…Probabile. Ah…ma mentre vaghiamo in questo deserto assolato e avaro di oasi, questa consapevolezza non ci è di molto conforto, temo, anzi so.

    Marianna_in_cerca_della_propria_anima 🙂

    Ps Bello ritrovarti

  5. Anch’io conoscevo quell’antico detto Tuareg. Come quello arabo “Non bastano tutti i cammelli del deserto per comprarti un amico”.

    Ti abbraccio.

  6. Nunass dice:

    ..suggestivo perdersi x andare incontro all’Amore, è in effetti è il viaggio che ogni persona innamorata intraprende x seguire il suo cuore….
    …bellissima musica
    un saluto
    Nunass

  7. Eliselle dice:

    Meglio “collaboratrici” 😀

    Un abbraccio e buona giornata!

  8. Sempre meraviglioso immergersi tra le tue parole e queste musiche soavi! 🙂

    Un bacione!
    A presto!

  9. tisbe dice:

    Ma come fa a provare un sentimento di nostalgia se non l’ha mai conosciuta? Può l’uomo tormentarsi aspettando il vero amore se in fondo ignora cosa sia? Un abbraccio

    Il racconto parla di un uomo che non solo l’ha conosciuta ma anche amata. Mi pare non ci sono dubbi che sia un amore vero … O no? Il fatto è che quanto conosciamo una persona e l’amiamo è come se l’avessimo sempre conosciuta, vediamo in lei l’altra parte dell’universo che ci completa. Per questo non possiamo fare a meno di lei, per questo la vediamo continuamente come in un miraggio quando ci ha lasciati. Per questo la seguiamo, perchè seguiamo noi stessi.

  10. FISH dice:

    Davvero una bella storia…correre, faticare e inseguire il proprio obiettivo..davvero interessante questo posto, ci ripasserò.. buona giornata 🙂 fish

  11. RosaRossa dice:

    Bellissimo e struggente racconto, come tutto cio’ che scrivi del resto, questo mi ha colpita in modo particolare perchè “insegue il suo sogno” ed anch’io sono cosi, non demordo facilmente, quindi mi ritrovo nel personaggio, bello, bello davvero, un bacio Ros’,♥ @},’-,’—

  12. Silvana dice:

    Sono sempre più stupita…che dire…grazie di esistere.

    Ciao Silvana, un bacio.

  13. luna dice:

    chissà cosa nascondono quelle dune…i nostri sogni..

  14. dolcissimo, struggente. Ti leggo spesso ma è la prima volta che scrivo qualcosa. Alle tue parole non occorre aggiugere nulla.
    pace e bene

  15. francifra dice:

    eccomi, son tornata.

    Un abbraccio grande
    🙂
    bacibà

  16. Martina dice:

    La dolcezze dell’infinito. La malinconia di cose e persone che non ci sono più e forse non ci sono mai state. Dietro le dune a cercare sogni e stelle.
    Io ho ancora bisogno di cercare me stessa persa per troppo tempo dietro persone che non ci sono, che non ci sono mai state e che mai vorranno esserci. Il ritrovarmi non è semplice. Il labirinto troppo ingarbugliato. Fammi luce.
    Ti abbraccio

  17. Eliselle dice:

    Forse perché non voleva essere ritrovato.

    Forse è così…

  18. maria dice:

    struggente e bellissimo racconto
    un sorriso
    Maria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 Metti la spunta se vuoi ricevere un avviso ogni volta che c'è un commento.
- Prima di inviare il commento puoi aggiungere una immagine: