Laureande sull’orlo di una crisi di nervi. Si intitola così il romanzo di Eliselle uscito per le Effedue Edizioni. Racconta di una ragazza un po’ particolare, Alessandra, laureanda al limite dell’esaurimento nervoso che non sa come districarsi tra tesi e professori fantasma, lavoro introvabile, amicizie strambe e un amore impossibile. Una lettura leggera e divertente, nelle librerie e su IBS.
Su questo libro potete leggere alcune critiche in Spaghidautore.
Chi non conosce Eliselle può visitare il suo Blog e il suo Sito internet.
Ecco i brani che Eliselle ci permette di leggere in anteprima tratti da "Laureande sull’orlo di una crisi di nervi".
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Mi accarezza il viso e mi bacia di nuovo. Sento la sua lingua accarezzarmi con delicatezza le labbra, prima di lasciarsi andare a un bacio profondo. Sono al settimo cielo. No, più su credo. Sono nell’iperspazio. Vedo il sole la luna tutti i pianeti e il sistema solare intero. Sento lo stomaco che si contrae e un fuoco che dal basso ventre sale fino alla gola e mi accende.
“Vuoi tornare alla festa?” mi chiede lui, interrompendo il momento magico.
“No” dico io, poi come un fulmine a ciel sereno mi torna in mente che Elena è là ad aspettarmi “ehm.. almeno non adesso, magari stiamo un po’ insieme io e te e torniamo dopo, ok?”
Cal annuisce.
“Il mio appartamento non è lontano”
“Portami a vederlo allora.” Gli sorrido, stupendo me stessa per quello che ho appena detto. E la regola? Se vuoi una storia seria non dargliela la prima sera, fagliela sudare. Ma una storia seria con un californiano che tra poco tornerà a casa propria può esistere? O esiste solo nei sogni e cade miseramente nella polvere quando si tratta di concretezza? Nel dubbio, soprassiedo.
Il profumo del suo corpo e il suo respiro mi accarezzano i sensi. Si muove sensuale sopra di me e perdo il controllo di me stessa. Mi avvinghio a lui come fosse sempre stato mio. Passo le dita tra i suoi capelli mentre lo guido e mi lascio portare alle soglie dell’infinito. Sono immersa in lunghissimi attimi di pura e sublime potenza carnale. Passare dalla passione perfetta alla quiete dei sensi è farmi violenza, ma sono esausta. Non ricordo più quando è stata l’ultima volta che mi sono sentita così.
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Lauree e lavori precari, pezzi di carta che non servono a niente. Vada per chi esce dall’Università con la puzza sotto al naso, come Carlo, che per l’amor del cielo non si abbasserà mai e poi mai a fare un mestiere che non sia attinente al suo titolo di studio. Ma per chi ha voglia di fare e soprattutto deve fare? E per chi non ha come Carlo le chiappette coperte dai genitori, disposti a fargli da bambinai per tutta la vita, finché non avrà quarant’anni e non troverà una moglie-mamma che lo accudisce?
Riparte la radiosveglia e di nuovo la zittisco, mentre la porta si apre piano piano ed entra Mimì, silenziosa: con un balzo è sul letto e cerca le coccole mattutine.
“E quando non ci sarò più io a casa come farai, brutta gatta pulciosa?”
Il suo miagolio noncurante mi fa capire che, in fondo in fondo, non soffrirà troppo per la mia mancanza.
“Sei un’ingrata sai?” le dico grattandola sotto al mento. Allunga il musino, chiude gli occhi e stringe le narici, chiaro segno che gradisce le coccole. Si acciambella sulla coperta contro al mio corpo e se ne sta lì, ferma.
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Nel sito internet di Eliselle si posono leggere anche l’incipit e un altro brano. Questi testi sono presentati sotto il titolo originario del romanzo: "Una medievista con la faccia da cartone animato".
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Complimenti Eliselle!
Da quel poco che ho letto mi intriga molto questo libro, semplice e scorrevole la lettura. Un abbraccio.
Ci sono delle ingenuità stilistiche, ma perdonabili. Giudizio molto ex abrupto, in quanto ho letto questo solo stralcio e l’incipit, quindi è più una "mia" impressione che non un giudizio finale. Per mettere i puntini sulle "i". Mi sembra interessante, sicuramente più di altri racconti che ho avuto modo di leggere dalla penna di Eliselle. Un lavoro che potrebbe esser inizio d’una maturazione artistica quanto personale.
Spero di poter dir meglio, in maniera più approfondita in seguito.
Giuseppe
Una blogger forse è eccessivo. Ho un blog, ma è principalmente pubblicitario e di segnalazioni varie. Diciamo che il blog è uno strumento, e non è la parte principale del mio lavoro, che si concentra pitttosto sul portale Delirio.NET e su pubblicazioni on-line e cartacee
Caro Ale,
sì, Eliselle è anche una blogger. Leggi con attenzione il post troverai tutti i riferimenti per approfondire la conoscenza dell’autrice.
Il mio commento nel Blog InEdita era un po’ ironico, scusami, ma il fatto è che quell’iniziativa, che pur ho contribuito a promuovere, adesso mi sta deludendo.
Vedo le solite cose di sempre. Le solite combriccole.
Un saluto
ho detto che gli amici di Manuale di Mari sono persone serie in questa serie di commenti per cui non posso pensare che è una scusa la tua…
Facci sapere in che colori e caratteri vuoi il testo e te lo facciamo recapitare…
Ciao, dev’essere carino questo libro. E’ una blogger l’autrice?
Guarda ho monitorato lo stato dei blog che compaiono nella mia colonna(che poi colonna non è) dedicata ai link. Tutto qua.
Ale
scusa il rosso sul grigio così piccolo non riesco a leggerlo e ho perso i miei occhiali
comunque ti saluto in punta di piedi
Grazie Eliselle, per la disponibilità e la gentilezza con cui parteci ai commenti. Devo dire che sono un tratto distintivo della tua personalità e meritano sicuramente di essere sottolineati.
Ammetto che non riesco mai ad esprimere giudizi prima di aver letto un libro e spesso nemmeno a giudicare l’autore, dopo aver letto solo uno dei suoi libri.
Ho acquistato ora il libro su IBS. Solo che il tempo di consegna mi sembra un po’ lungo…
Non pensate che criticare negativamente significhi "offendere". Significa semplicemente esprimere una propria opinione
Ho dato un’occhiata al tuo blog. Forse troverai interessanti altri miei scritti, forse più affini al tuo sentire
devo essere sincera eliselle…nulla di personale naturalmente, ma ho letto questi brani e mi riportano si al mio periodo universitario. Però la descrizione e lo stile non rientrano nelle mie corde, tutto un pò scontato … non mi incuriosisce leggerlo..un saluto
… io non vorrei offendere la sensibilità di nessuno, tantomeno dell’autrice, ma mi hanno insegnato ad essere sempre sincera ed io, sinceramente, non trovo interessanti i brani che ho letto.
Non sento lo stimolo a leggerlo, ma voglio precisare che probabilmente questo accade perchè sono totalmente lontana dal tipo di vita narrata.
Non riesco a sentirmi attratta da quello che succede, dal modo di vivere il sesso molto harmony che trovo un po’ spento, dallo stile della scrittura…
scusa eliselle se non ho aprezzato, ma alla fine sono una tra tanti 🙂
un saluto.
Dagli spezzoni che ho potuto leggere, il libro sembra un bel miscuglio di realismo e auto-ironia. Descrive bene situazioni e stati d’animo degli universitari italiani e mi ci sono in parte ritrovata, soprattutto nei brani che raccontano l’incontro con il prof. sfuggente e quello dell’uscita a 4 per far piacere all’amica. In fondo non è da molto che ho finito l’università.
Faccio i complimenti ad Eliselle, mi sono davvero divertita a leggerti. Non mi impegno a leggere il libro perché non so cosa sarà di me nei prossimi mesi, ma se dovessi leggerlo ti darò senz’altro un feedback più approfondito.
Un saluto a te, Eliselle, e a Robert!
ciao! ho letto il tuo messaggio privato sul mio blog e il tuo gentile invito a partecipare… non sarebbe male come idea!
ci sentiamo presto!!
Che bei brani…mi piace il tuo modo di scrivere, un intimo, ma non troppo, descrittivo quanto basta, essenziale direi.
UN abbraccio
Bene, devo dire che questo tipo di romanzi, da un po’ di tempo, sono fuori dal mio tipo di letture, leggo in modo convulso e spesso non riesco a portare a termine un libro troppo lungo per ragioni… troppo lunghe da spiegare qui. Tuttavia, dopo aver letto anche gli altri due brani che Eliselle ci ha segnalato, penso che si tratti di un libro piacevole, divertente e forse anche molto rappresentativo della realtà generazionale e universitaria italiana.
Quanto ai "consumatori di ossigeno abusivi" siamo d’accordo Eliselle. Ce ne sono davvero tanti in giro.
Ricordo a chi volesse leggere il libro che si può acquistare on line nel sito Internet Bookshop. Dove troverete anche i commenti di chi ha già letto il romanzo.
E’ indubbiamente un tipo di letteratura di "genere", una reinterpretazione della più classica chick lit, ma con profumi e problematiche tutti italiani, che non si notano forse in stralci così brevi.
Per l’incontro, proposta interessante
In ritardo ma arrivo, leggerò il libro con molto piacere.
Trovo affascinante potersi incontrare dopo aver letto il libro e non solo prima. E poter dialogare con l’autore dopo la lettura.
Le parti che ho letto qui mi sembrano un po’ troppo "dette", specialmente quando si parla di scene di sesso o preliminari a una scena più o meno erotica; mi riservo di leggere l’incipit che per me almeno è sempre molto importante in un romanzo. In generale mi sembra che questo romanzo appartenga a un tipo di letteratura molto connotata da un punto di vista generazionale e che cerca di fare i conti con la realtà di vita di migliaia di persone; in questo senso mi sembra interessante.
Non c’erano dubbi su questo
Allora, ricapitolando, si impegnano a leggere il libro, oltre me (naturalmente):
– Sonia
– Nevara
– Issima
– cabiria55
Gentilmente confermate il vostro impegno qui, perché gli amici di Manuale di Mari, sono persone serie
ieri questo racconto ha lasciato un segno dentro me, è riuscito a regalarmi un emozione…. Ed anche quest’oggi sono qui a leggerti, a leggermi, a leggervi… Vedervi coinvolti nella lettura di un racconto in cui ogniuno di noi lascia un suo intimo pensiero è davvero bello è mi da la voglia di tornare qui a sbirciare quanto scrivete di voi, perchè in fondo ogni singolo commento fa parte di ogni singola personale esperienza di vita…
E se siete qui come me, allora, oltre ad emozionarvi, emozionate anche chi vi sta attorno.
Buona Giornata a tutti voi!!!
nevara
Lo stile mi piace molto,semplice ,immediato,senza giocare troppo con le parole.Sicuramente una lettura piacevole e rilassante…aldilà del titolo! Cercherò di leggerlo.ciao.
La cosa che mi fa piacere è che mi dicono spesso che si riesce a sorridere (nonostante, in alcuni punti, lo si faccia a "dentri stretti", sintomatico perché molti si ritrovano nelle situazioni). E mi fa ancora più piacere sentirmi dire che ho fatto bene a "denunciare" quelli che sono veri e propri abusi e scorrettezze da personaggi che dovrebbero, invece, aiutare gli studenti. Ovviamente questo malcostume non è una regola, ma che sia diffuso, lo dimostrano anche le parole di chi dice di ritrovarsi in determinate situazioni.
Fatemi sapere, una volta letto, se vi ci ritrovate anche voi
pochi brani ma mi ha fatto venire voglia di leggerlo
complimenti
Esposizione dell’amore moderna ma nello stesso tempo classica: sesso subito a pelle o…aspettare? Sensuale nella forma, volitivo ma tenero.
Grazie Eliselle comprerò il libro, sono sicura che continuerò a leggerlo con piacere. Grazie anche a te Manuale di Mari per averci fatto conoscere questa giovane e scattante scrittrice emergente.
In bocca al lupo e come dicono i miei figli "in culo alla balena".
Ciao, Silvana
Mi ha incuriosita, penso che leggerò il libro e poi ripasserò.
🙂
Credo, per quel poco che ho letto, che non basti un commento per spiegare un appena intuitiva storia in cui appaiono presenti tutte le nozioni per una storia vincente e al tempo stesso interessante, credo che bisognerebbe Leggerlo, e rileggerlo ancora, solo così potremmo darne un nostro umile commento.
Non sono nè una laureanda nè una scrittice, ma di certo un pò stressata lo sono anch’io… in tal modo è facile comprendere le tensioni a volte incomprensibili…
Interessante, direi coinvolgente la storia tra i due amanti, vissuta in un momento in cui tutto è inevitabilmete fugace e lascia il tempo che trova. Io la sento questa storia, la sento mia,ancora oggi, la sento in ogni parola. Ho vissuto la stessa situazione, tanto da farmi stare male, tanto da farmi palpitare il cuore, tanto da riuscire ad emozionarmi, leggendo questi versi.
Amare un americano è difficile, amarlo per una notte è molto più semplice, senza bisogno di parole senza bisogno di spiegare….
["bisognerebbe fargliela sudare"]… e già, come se fosse facile resistere a quel corpo modellatto quasi disegnato dal Michelangelo, come se fosse facile restare indifferenti dalla loro passione, come se fosse facile non rimanere coinvolti in un bacio che ti toglie il fiato, hanno la capacità di farti sentire importante, e tu avverti quella soddisfazione di avere l’ esclusiva su di lui… seppur per una notte.
Eppure l’ho perso, troppo bastarda per lasciargli credere che mi piacesse da impazzire, lui da buon americano capisce che non ho alcun interesse nei suoi riguardi e così la storia finisce dopo 2 settimane circa…
Ma quanto descrive ELISELLE io l’ho sentito, cosi vorrei aver già terminato il libro che ho iniziato ben 2 settimane fa, per poter legger subito questo, ma certamente lo acquisterò questa stessa sera, lo terrò con me pronta per iniziare a leggerlo, leggerlo con la stessa passione con cui ne leggo questi brevi brani….
Grazie Manuale di Mari perchè riesci sempre a reagalarci emozioni che, nella vita di tutti i giorni, sono spesso solo falsi riflessi di luce….
nevara
Molto bello, e soprattutto veritiero.
Si avvicina particolarmente a quella che è
stata la mia breve esperienza universitaria.
Mi fa un pò sorridere leggere queste righe,
ma è un sorriso amaro.
Splendido comunque.
Un caro saluto :*
non riesco in poche righe a captarne le sfumature sicuramente intenso..
bene.. mi sembra di vedere me… una quasi laureanda, perennemente sull’orlo di una crisi di nervi..interessante davvero quanto ho letto 🙂
femme.
Nei pezzi che ho messo, non è ancora niente
Nel libro sono descritte situazioni ben peggiori, ma.. se svelo tutto poi non è bello e vi rovino la sorpresa! Sappiate che comunque sono fatti documentati, vissuti in prima persona non solo da me ma anche da amiche o colleghi di corso. Triste dirlo, ma in questi ambienti per arrivare in fondo bisogna non perdersi mai d’animo, visto che c’è chi, appena può, ti mette i bastoni tra le ruote.
Un grazie a Robert per lo spazio concessomi
Laureande sull’orlo di una crisi di nervi, di Eliselle, Effedue Edizioni (Piacenza 2005), 189 pag., 10 euro.
Dal web alla carta stampata, il passo può essere molto breve. Eliselle, una giovane autrice modenese, lo dimostra. Il suo libro d’esordio, Laureande sull’orlo di una crisi di nervi (Effedue Edizioni) è un romanzo divertente, dunque molto piacevole da leggere. Ironico, ma pungente al tempo stesso. Brioso, quanto riflessivo. E che invita a riflettere, anche. La scrittrice emiliana si presenta al pubblico, con uno pseudonimo; quello utilizzato anche per vivere la rete telematica con un due siti personali (http://www.eliselle.com appunto e, pure http://www.delirio.net) più altre collaborazioni varie. Eliselle è laureata in Storia Medievale e, “casualmente”, la protagonista del racconto, Alessandra Rubini, si trova proprio alla prese con la fase finale del suo percorso di studi: la stesura e la presentazione della tesi. Ma fra stesura e discussione del lavoro non è tutto rose e fiori, anzi. “Dedicato alle ragazze e alle giovani donne che vivono ogni giorno sulla loro pelle le situazioni spesso penalizzati di un mondo tutto ancora molto maschile nella sua concezione e nei suoi meccanismi di fondo.” Si legge, sulla quarta di copertina, e non far passare come vera questa tesi può solo sapere di affronto allo stesso concetto di verità. La prima parte del testo richiama il parrelliano utilizzo dei due punti, come strumento atto a rendere meglio scorrevoli i fatti riportati. Poi, si passa alla parte senz’altro ancora più affascinante. “La medievista con la faccia da cartone animanto” è costretta a fuggire da proposte di lavoro indecenti, e da uomini o meglio “ragazzi” per nulla eleganti nell’esporre scarse qualità. Ma Cal, il giovane studente statunitense, ripiomba nella quasi spasmodica vita di Alessandra. E un romanticismo non di facciata e forse “desueto” diventa il motore che fa viaggiare la storia complessiva. La galleria di figure maschili e femminili, se pur giustamente poco fornita, voluta dall’autrice presenta soggetti interessanti da più punti di vista. E’ difficile, ad esempio, dimenticarsi subito della ex collega Barbara. Una donna piana di sé ed esibizionista, che, nel corso nella sua prima uscita pubblica in un convegno, torna dalla toilette con della carta igienica; che magnificamente sbuca dalla sua gonna. Il libro, inoltre, rappresenta un coraggioso atto, utile alle laureande e ai laureandi che possono cadere nella trappola di docenti intenzionati a “fregarsi” il lavoro altrui. E’ nel capitolo diciassettesimo che A. R. smaschera il gioco sporco di una collaboratrice d’un luminare e si vendica per riprendersi quello che le spetta di diritto. Ovvero, la firma in calce a un articolo specialistico che dovrà apparire su una rivista di settore. In definitiva, si può dire che la figura centrale della storia riesce, nonostante tutto, a vincere la propria battaglia personale, che sa anche d’esempio collettivo. Lo fa utilizzando gomiti e artigli, ma ci riesce alla grande. Ed Eliselle riesce sempre ad ottenere un buon livello di narrazione che non stanca affatto lettrice o lettore. Anzi, rende quasi partecipe chi viene in possesso di questo fresco e allegro libro.
Nunzio Festa da Il Quotidiano della Basilicata e http://www.liberalia.it
Eliselle ha la dote della freschezza e della relativa non artificiosità. I suoi colloqui in lettere si ordinano spazialmente nell`immaginario del lettore in maniera quasi liquida, tanto è spontanea.
Almodovariana la sua matrice, e senza dubbio.
Perciò molto idonea alla traduzione in pagine di letteratura della classe emergente delle giovani ragazze; che va ormai estesa dai 14 ai 60 anni. Una fascia inesistente prima di adesso, e quindi necessitante più di altre, di raccontarsi, di scoprirsi.
Il suo libro lo vedrei quindi sia la liceo, che sul comodino di donne in carriera, e perchè no, di uomini furbi.
eccomi leggo con interesse ricordando con piacere anni passati tra appartamenti fatiscenti ubriacature e week end trascorsi con 10.000 lire di budget…
e professori per vedere i quali ci volevano tre ore di fila, e poi un colloqui di appena 10 minuti!
Leggendo queste poche righe non si può forse captare in pieno le finezze espressive o trovate che catturano il lettore. Da come intuisco è una storia come ce ne sono a milioni, ho vissuto la laurea di mia figlia e ne so qualcosa di crisi di nervi. Piacevoli gli scorci presentati con intermezzo amoroso e considerazioni sul futuro, s’intuiscono le problematiche di chi "Figlio di Papà non è"
Il poco che ho letto mi è molto piaciuto.
Mi ha dato voglia di leggere il libro.
Mi ricorda un po la mia vita universitaria.
Brava davvero.
Il libro sembra interessante…e conoscendo Eliselle lo dico con ulteriore convinzione… Inoltre il tema riguarda situazioni di comune esperienza ai tantissimi ragazzi impegnati a destreggiarsi tra l’università, le esperienze amorose, la famiglia, etc…
Vi ricordo come funziona la rubrica LEGGIAMO INSIEME…
L’idea è quella di presentare un libro, preferibilmente l’opera di un blogger, e promuoverlo attraverso il Blog Manuale di Mari, organizzando una presentazione virtuale e coinvolgendo attivamente lettori e visitatori con lo strumento tipico del Blog: il commento.
Lettori e visitatori possono:
– leggere alcuni brani estratti dall’opera;
– intervenire con i commenti discutendo direttamente con l’autore che parteciperà alla discussione;
– impegnarsi a lasciare un nuovo commento dopo aver letto il libro.
Quando saranno pronti i commenti di chi ha letto il libro, Manuale di Mari pubblicherà un nuovo post per presentarli a tutti i lettori.
Le presentazioni già organizzate si possono vedere cliccando qui.
Gli autori interessati a presentare la propria opera nel Blog Manuale di Mari
possono scrivere a questa email: manualedimari@manualedimari.it
Il banner da esporre nel proprio Blog o sito internet è questo:
Clicca sull’immagine per prelevare il file con il codice da aggiungere nel tuo sito internet.