Sentendoti come quando ci si sveglia da un dolce sogno, ti sei chiesta perché era così immensa quella notte. E la piazza e il cielo erano come un disegno pieno di dolci ghirigori, i più dolci che hai mai tracciato.
Si racconta che l’anima di una persona amata viva dentro di noi e quando esce dal nostro essere muta profondamente, diviene una diversa entità. Che è come dire che non esiste più. Certo, non muore ma è come se fosse un’altra persona. Ma questa verità, purtroppo, vale anche per noi.
Per questo devo averti amata oltre ogni limite. Per me e per te. Quanto nemmeno riesci ad immaginare.
Per questo ti sei sentita diversa, quando ho smesso di amarti. E quella sera, tornando nello stesso posto, ricordavi una notte completamente diversa. Come un altro mondo, un’altra vita. Pensando a come eravamo cambiati. Sentendoti come quando ci si sveglia da un dolce sogno, ti sei chiesta perché era così immensa quella notte. E la piazza e il cielo erano come un disegno pieno di dolci ghirigori, i più dolci che hai mai tracciato. E i suoni della strada, le voci della gente non un intollerabile frastuono ma una meravigliosa sinfonia.
Eravamo innamorati. Perdutamente innamorati. Ora, quasi non lo ricordi più. Ora sei un’altra persona. Forse più bella e più brava dell’altra che non c’è più. Hai successo. Tutti pendono dalle tue labbra e dai tuoi sguardi. E pronunci parole preziose. Però non ricordi più l’origine di quei ghirigori, potresti tracciarli ancora, sempre più complessi e perfetti ma scopriresti che non si svolgono più verso l’infinito, ma si raggomitolano su stessi e finiscono in un angolo. Un lato qualsiasi di una piazza. Anonima piazza. Un triste luogo finito.
Ed io che ho conservato quel tuo disegno quasi non lo vedo più, i suoi contorni sono confini di un universo che non esiste più. Anche per me.
Immagine: Capucine pour Elle, Boulevard de la Madeleine di Georges Dambier
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Soffrire d’amore non è un soffrire inutile ma un cammino che ci porta verso la felicità!
Se ne trova un’altra, il mondo è pieno, è l’unico modo per dimenticare
Allo specchio
Allo specchio
le illusioni
non ti sfiorano nemmeno
Cercano spiagge
dove
al calar del sole
tra i ruggiti si chiamano i leoni
che azzannando il rosso cielo cupo
tormentano l’aria
flagellano le ninfee
Nevica ancora
non tornano gli aironi
e il bianco sembra scendere dal nulla
Forse
le rondini
sono ancora in alto mare
e la nostalgia è un filo d’acqua
che scende
dallo specchio
e sa di sale.
Quando finisce un amore…
Mai avrei immaginato di averne esperienza anch’io. Di parlare di un amore durato ventisei anni, di ammettere che era a senso unico, di scoprire che pensava ad un’altra, di piangere infinite lacrime, di perdere l’appetito, di meditare il suicidio, di avere gli occhi infossati per le lunghe notti insonni, di “pensare allo sdegno così l’amor ti passa”, di guardare avanti in un percorso senza quella figura al mio fianco… Mai…Mai avrei immaginato che tutto questo avrebbe potuto accadermi.
Cosa resta? Lo sdegno, un mare di interrogativi, la rabbia…
Quando finisce un amore… benchè sia difficile pensare positivo, non bisognerebbe mai perdere la speranza!
Si entra nell’atmosfera di un sogno, Robert, e si è certi che ogni amore, anche quelli amaramente perduti, possano divenire gomitoli d’attese per nuove avventure oniriche.
E il senso del perduto non rinnega il sapore del meraviglioso, il desiderio giovane, forte, sanguigno, di vivere ogni goccia del tempo che ci viene concesso in dono al cento per cento.
Dal tuo scritto si esce fieri, tesi alla luce come girasoli.
I tuoi ghirigori blandiscono le anime e consentono di rimanere blindati nella bolla del sogno…
Sei davvero un funambolo delle parole. Bravo!
L’aspetto grafico è a dir poco superbo.
Meravigliosa semplicemente…
Storie che finiscono e lasciano un amaro ricordo, cambiano forma come cambiano con il tempo i personaggi di una storia…
Robert,
concordo con Manuela: ottima veste grafica, bellissima immagine della nostra amata Bari, sono della vicina provincia ma a Bari sono nata, ho studiato, ho lavorato, ho amici e ci lavorano marito e figli, e la scelta sonora della Consoli é come sempre un complemento significativo al tuo Blog.
Complimenti su tutti i fronti, a breve lascerò qualche mio scritto.
Lucia Sallustio
in gocce invisibili… dolcemente meravigliosa la vostra opera… il rammarico rimane e la vita si spezza… non sarà mai con il solito sapore… non sarà mai l’anima che resta sofferente uguale…
spero tutto bene… simonetta
Sempre bellissime parole, le tue! Era parecchio che non passavo, è migliorata anche la grafica. Mi piace.
Manu