L’architettura è l’arte e la tecnica della progettazione e realizzazione di costruzioni che rispondono a esigenze strutturali, funzionali ed estetiche. E come l’architettura narra di sé e dei suoi scopi, così Brina Maurer architetta e compone i versi in modo da far “parlare le perfette immagini delle imperfette mete che l’uomo ha costruito”. In questo libro che raccoglie poesie straordinariamente varie e ben delineate, dai versi fluidi e suggestivi e dall’esemplare forza espressiva, l’autrice cerca spazi, promettenti aperture. Il silenzio è fonte di energia per l’anima frantumata dal vivere quotidiano in un periodo in cui l’umanità è a rischio di valori e verità. I versi si susseguono in un ritmo morbido e seducente per cui il lettore ne rimane affascinato tra “Geometrie sfuggenti, Architetture, Poesie Tridimensionali”. Si rimane attratti da quelle “silenziose stelle dalle guance arrossate e atterrite dall’incanto della notte”, mentre “un lago rosso e un fiume azzurro confondono le loro acque, per guidare l’inquieto vascello dell’anima.” Impossibile dimenticare “La casa sulla cascata”, mentre “architetture di vetro fluttuano nel vuoto, invisibili e cangianti velieri d’altri mari.” Questo libro di mirabili poesie è stato tradotto in inglese da Luigi Bonaffini. Il fatto di essere stato poi pubblicato da Gradiva di New York aggiunge sicuramente un valore in più all’intera opera, conferendole una dimensione che va oltre le nostre città e la nostra terra mediterranea. Brina Maurer è un’artista e poetessa originale dalla personalità inconfondibile, per il messaggio che invia al lettore con le sue opere, per il suo appello all’umanità che è molto forte: lo sviluppo, con i suoi inganni, sta abbattendo l’uomo ed i valori stanno scomparendo, è necessario ritrovare sé stessi e la via che conduce alla verità e che collega il cuore alla realtà. Nicla Morletti
Anteprima del libro
Geometrie sfuggenti
Chimerica è la forma del tuo cuore
Paul Eluard
Silenziose stelle,
dalle guance arrossate
e atterrite dall’incanto della notte,
osservano.
Spirali di luce e aloni aranciati
avvolgono,
nei cilindri angolari dello stupore,
un cuore intessuto di sottili trame.
Ignote geometrie
accolgono,
in consacrati perimetri,
visioni pulsanti di vitali battiti.
Un lago rosso e un fiume azzurro
confondono le loro acque,
per guidare
l’inquieto vascello dell’anima.
***
Architectures
(Estratto)
Nel fuoco della notte
il battito animale
della città, tra arredi
di linee d’ombra,
ascolta schegge di luce impazzita
detonanti in frammenti di parole.
***
Scudi di parole
allineano
armoniose e colorate vocali.
Scrivendo vocali nell’oscurità,
su muri immaginari,
cala la scure del sonno.
***
Nell’esplosione
del cranio di una cupola
pensieri e immagini in movimento,
in rapida discesa,
raggiano
entusiasmo e turbamento.
***
Metalliche striature
Squarciano
le silenti veglie
di cubici cieli
sognati
e mai obliati.
***
Soffi di rena
Accarezzano
cisterne d’acqua
e tegole smaltate.
Tizzoni di gioia
rifulgono.
***
Immarcescibili quinte arboree
ospitano,
in naturali cornici ornamentali,
cemento monolitico,
zoccoli rocciosi
e aurei basamenti.
***
Brucianti
fuochi d’ellissi
proiettano
iridescenti profili
su pericolanti muri di periferia.
***
Il silenzio
ha il colore
di labbra incantate
da una civetta
che riposa
sulla balaustrata.
***
Cancelli,
come selettivi pettini,
inesorabili sbarravano
il passaggio.
Impronte fuggevoli
si disperdevano.
***
Ancora pulsano
i mattoni
degli edifici scomparsi
in un tunnel
nascosto
da un cielo obliquo.
***
Dopo sotterranee fermate,
inattesi voli ininterrotti
conducono
a morbidi atterraggi
su rosseggianti
cupole geodetiche.
***
Nodosità e venature
vengono catturate
da gradini mai silenti
e da specchi rossi
in plastiche volumetrie
di scatole piene e sempre aperte.
***
Algoritmi ed euritmie
ampliano
i vuoti dell’anima
tra sfere di piombo
e proiettili di cristallo,
sotto un cielo scabro.
(…)
***
Architectures Three-dimensional Poems
di Brina Maurer
Traduzione di Luigi Bonaffini
(Gradiva Publications) 2014 pag. 64
La parola si veste con significati diversi in immagini sospese fra la quotidianità e il mondo della fantasia.L’immaginazione della poetessa scivola come un nastro di seta sulla sua sensibilità e percepisce un modo diverso l’attenzione dei lettori.
Questi versi sono come un ramo di pesco vestito a festa per gli occhi e il cuore.
Complimenti
Mariliana
Che titolo interessante per una raccolta di poesie. Mi piace molto l’idea che oltre a provare emozioni attraverso le parole si possa anche viverle con gli occhi. Chissà quanto lavoro c’è dietro perché immagino che non sia una cosa semplice scrivere e allo stesso tempo creare delle immagini con i versi. Pertanto doppi complimenti alla poetessa perché con questa sua raccolta di poesie ha voluto coinvolgere il lettore in tutti i sensi.