LA RECENSIONE DI NICLA MORLETTI
Avventurose fantastorie è un piacevole libro di racconti. Sono vari gli argomenti trattati, tutti legati da un curioso, ironico, affascinante itinere. Belli i paesaggi marini descritti, che seducono il cuore nel loro velato alone di romanticismo: realtà e fantasia si fondono dando vita a storie con una sorprendente varietà di personaggi ben descritti.
Domina, sovrana, Roma, città eterna, tra mito e leggenda.
La lettura scorre con morbida armonia tra avventure quotidiane nell’ufficio “Corte dei miracoli”, “La casa di cristallo”, “Inseguendo i segreti del mare” e “Giovani amori”.
Un buon libro di cui consiglio la lettura.
AVVENTUROSE FANTASTORIE
di Alba Venditti
ALETTI EDITORE – Collana Gli emersi narrativa
2009, p. 43
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Nel libro “AVVENTUROSE FANTASTORIE” l’autrice, si propone per la prima volta nella narrativa con più racconti, che spaziano da un argomento all’altro e fanno emergere in particolare modo i suoi aspetti caratteriali: fantasioso, curioso, ironico, avventuroso. Non mancano anche il suo inguaribile romanticismo e la sua passione per il mare, elemento della terra che tanto la affascina, la fa sognare, la distende. L’autrice si immedesima nei personaggi che racconta, un po’ reali e un po’ inventati, per dare più forza al racconto stesso con il risultato che ogni sua storia ha una morale finale. Con questa sua nuova esperienza di narrativa, molto diversa dalla poesia, si è resa conto che non è facile riuscire a trasmettere quelle sensazioni che si provano mentre si scrive. Edigiò le ha pubblicato nell’antologia “Donna e Donne” (seconda edizione) il racconto “Donne in girovacanze” (dic. 2008).
In questi racconti ci siamo noi, con le nostre storie, a volte semplici, a volte ironiche, la vita che corre veloce a fianco di tante altre vite (colleghi, amici, amanti, ecc.). Ad esempio, c’è la vita semplice lavorativa che perde la sua monotonia quando incredibilmente sono riuniti una varietà di personaggi nell’Ufficio Corte dei miracoli, che ravvivano con la loro naturalezza e spontaneità la giornata impiegatizia a Roma, città eterna la cui fondazione ha origine ai confini tra leggenda e realtà. Poi si passa alle storie d’amore come quella della giovane Francesca che malgrado sia cieca, si innamora del ragazzo Gianni vicino di casa, che insegue come lei i segreti del mare, consapevole che la sua storia non potrà avere un futuro come le altre ragazze ma accade un miracolo… Ma i giovani amori non finiscono. Qui ce ne sono altri di Alessandro ed Anna che si avvicendano, anzi si intersecano creando intrighi, inquietudini ecc. perché sappiamo tutti che è affannosa la ricerca del vero amore. Ma quando gli amori riescono poi ad essere consolidati le prove d’amore diventano sempre più estreme, fino al punto che l’uomo Inuit prescelto da Fiocco di neve decide di allontanarsi dall’Artide per costruire alla sua donna una casa di cristallo sottoponendo a grandi responsabilità il giovane figliolo Anski, ma poi se la caverà.
Leggi anteprima dell’opera
Gianni era un ragazzo di 14 anni, figlio di un pescatore e di una casalinga, che abitava nei pressi della costiera amalfitana dove passava le sue giornate lì ad ammirare fiero il mare di quella costiera e se lo godeva gareggiando con tuffi acrobatici insieme agli amici di sempre. Di fronte alla sua famiglia abitava un’infermiera rimasta vedova che aveva una figlia sua coetanea di nome Francesca molto gioviale malgrado fosse diventata cieca in seguito al trauma di un incidente stradale nel quale aveva perso il padre e finora nessuna terapia adeguata era stata trovata per lei. Francesca sentiva tutti i giorni il rumore del mare, che amava profondamente, e avrebbe voluto li tuffarsi per incontrarlo se non avesse avuto il problema della sua cecità, però la madre era impossibilitata ad accompagnarla al mare perché era costretta tutti i giorni a lavorare per mantenere la famiglia. Tra i due ragazzi coetanei vicini di casa Gianni e Francesca nacque un’amicizia bellissima fatta di scambi di opinioni e descritte emozioni, esclusa la pietà, quella che invece tutti provavano per quella ragazzetta…
Bellissimo, sarebbe un onore poterlo leggere.