domenica, 24 Settembre 2023
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Cercando le cose di lassù di Paola Zugna

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Cercando le cose di lassù di Paola Zugna è il testamento autobiografico di una donna straordinaria. Il racconto di quarant’anni di vita.

Cercando le cose di lassù di Paola Zugna, il romanzo di una vita

Cercando le cose di lassù è il romanzo autobiografico, emozionante e rivelatore, di una donna straordinaria, madre di ben sette figli, amati come doni di Dio. Il racconto di quarant’anni di vita di Paola Zugna. Un viaggio interiore dai ricordi d’infanzia, da quelli del primo amore, del matrimonio, dei primi figli a quelli degli anni difficili in un paese lontano, anni della solitudine e delle sue sorelle: ansia e depressione, vissuti ed affrontati però con un genuino fermo sentimento religioso nel cuore. Così la vita, nel riconoscimento di Dio, rivela nel finito, nel limite di ogni singolo istante, l’infinito amore, la profonda verità di se stessa. Nella luce della fede ogni istante “ci accompagna e vuole che siamo presenti. Vivi, ripete, vivi adesso, non farmi cadere nel desiderare sempre altro, non essere sempre proiettato lontano, resta con me: pagine bellissime che meritano di essere lette e meditate.
Robert, Manuale di Mari

Spesso, guardando quanto Lui faceva per me, dicevo che era incredibile! Da questo è nato il mio motto: ” Dio è incredibile, per questo tanti non ci credono” Paola Zugna

Cercando le cose di lassù è un testamento autobiografico fedele nella verità dei primi quaranta anni di vita dell’autrice, dove la presenza di Dio è come la filigrana nelle banconote, che dà valore di nascosto ad ogni giorno, minuto, istante. Un lavoro che per più di quattro anni si è realizzato attraverso memoria, illuminazione, preghiera, ispirazione e disposizione al servizio come testimone  di Dio. Cercando le cose di lassù è un’opera originale per il semplice fatto di essere una biografia, in quanto ogni vita è un’opera unica. Ha come destinatario, quel pubblico di lettori che amano la verità, la vita reale e desiderano trovare in un libro un tempo che sia viaggio, scoperta, condivisione, confronto, riflessione, … emozione.

Leggi anteprima dell’opera

Sono nata il ventisette del sette del 1967, nella città di Trieste, capoluogo del Friuli Venezia Giulia, ultimo pezzetto di terra italiana che segna il confine con la ex Jugoslavia, ora Slovenia.
Ero attesa per la metà di luglio e non potendo più rimandare il momento della mia nascita, poiché non mi arrivava più ossigeno a sufficienza, decisero di avviare il parto con l’ossitocina, e così, nonostante le mie resistenze a nascere, alle 17:35 sono stata accolta dalla luce di questo mondo.
Mia mamma, che era sicura di attendere un altro maschio dopo mio fratello nato l’anno prima, mi diede il nome Paola che è il femminile di quello scelto.

A Ferragosto, durante la festa dell’Assunzione di Maria in cielo, ricevetti il Battesimo e, ancora ignara del suo significato, diventai figlia di Dio con il nome di Paola Maria Cristina.

Due anni dopo arrivò la mia sorellina e mi trovai a crescere tra un fratello e una sorella, vivendo questa posizione di mezzo come tutti i secondogeniti.

Il ricordo dei primi anni di vita è avvolto da una fitta nebbia rotta da qualche lampo di luce.
Come quando mi ammalai di orecchioni mentre mia mamma venne ricoverata per un’operazione alle vene, e mi portarono a stare dalla nonna materna. Lei viveva nella soffitta di un edificio rosa a San Giusto; delle scale a chiocciola portavano all’ultimo piano e poi vi era uno stretto corridoio con in fondo la porta d’ingresso con la maniglia in ferro battuto. Ci si trovava subito in cucina, e vi era un tavolo in mezzo alla stanza proprio sotto un abbaino dove era appesa una gabbietta con un cardellino cinguettante. Qualche mobile con su fotografie di famiglia, oggetti e souvenir di posti lontani. Appesi al muro un telefono nero e il calendario di Frate Indovino.
Mi piaceva perché tutto era piccolo, a misura di bambino, come una appartamento in miniatura concentrato in cucina e camera da letto: lì il pavimento lasciava le piastrelle e si presentava con travi di legno verniciate di rosso bordeaux e ondulate che sembravano prendere vita muovendosi sotto i piedi.
Mancava poco al mio secondo compleanno e il mio vocabolario era ancora limitato quando una sera, scorgendo dall’abbaino la luna, ne rimasi incantata. La nonna mi chiese cosa stessi vedendo e le dissi: “Cuco luna”. Lei non capì e io ribadii: “Là su, cuco luna!”
Allora mi si avvicinò e, chinandosi alla mia altezza, la vide.
“Ah”, esclamò, “guardi la luna!”
Penso che siano i particolari, le diversità e le eccezioni a conferire agli avvenimenti quei segni che mantengono indelebili certi ricordi.

Nel 1970 iniziai la scuola materna. Era il primo impatto con le regole del mondo esterno e i paletti dei suoi orari e delle attività prefissate: il limite a quella libertà che fino ad allora avevo dato per scontata.

Impossibile dimenticare i compagni e le compagne, le maestre e la bambinaia, ma anche il refettorio e quello che ci servivano durante i pranzi. Il riso era un impasto, un agglomerato che si incollava ai denti e dovevo essere grata che non mi dondolassero, perché avrei sicuramente rischiato di inghiottirli.
Quando servivano il riso ero sempre l’ultima a finire quel disgustoso piatto, con l’inserviente che mi controllava e all’occorrenza mi imboccava. Non posso non ricordare i formaggini: triangoli giallastri induriti in superficie che odoravano di piedi.
Devo sottolineare la delicatezza di una maestra che da Brescia ci portava il miele; per me era una festa quando lo distribuiva alla classe e noi, mettendoci in fila, andavamo a prenderlo per spalmarlo sui biscotti. Per mia gioia, il miele non piaceva a molti bambini e questo mi permetteva di fare la fila più volte senza nascondere il mio peccato di gola.
In quella scuola non mancavano i giochi; la plastilina era uno dei miei preferiti perché mi dava la possibilità di creare quello che volevo. Era necessario perdere un po’ di tempo prima di poterla usare perché era rigida come una massa informe e i colori come il bianco, il giallo e il rosso venivano completamente assorbiti dal nero e dal blu. Solo dopo averla manipolata per bene, riuscivo a modellare il mio lavoro.
Mettevano a disposizione bambole che non potevo permettermi a casa e, quando finalmente avevamo libero accesso ai giochi, c’erano sempre quelle bambine che con prepotenza se ne appropriavano. Per fortuna c’erano gli animaletti; mi divertivo con i cavallini di plastica e immaginavo di correre con loro nelle praterie libera e lontana dalla città.
Questo perché, fin da piccolissima, mio papà ci portava un mese in montagna durante l’estate e avevo sviluppato un grande amore per la natura, per il verde e per gli animali. Nella natura trovavo il mio spazio e ne sentivo la mancanza tra le vie cittadine.
La casa dove sono nata era di proprietà dei miei nonni paterni ed era il risultato del sacrificio di anni di lavoro nell’osteria che gestivano. Quando nacqui io non lavoravano più e vivevano al secondo piano, mentre noi stavamo al terzo.
In questa palazzina c’erano pure due soffitte abitabili e a fianco al portone d’ingresso un negozietto con un grande magazzino retrobottega. Il tetto di quest’ultimo era stato trasformato da mio nonno, un abile muratore, in una terrazza dove erano sistemati grossi vasi di piante, perlopiù oleandri e rosai.

Cercando le cose di lassù
di Paola Zugna
Copertina flessibile: 228 pagine
Editore: CSA Editrice (11 ottobre 2019)

Paola Zugna
Paola Zugna

Paola Zugna è nata il 27.07.67 a Trieste e di tanto in tanto si è trovata a scrivere, e per passione e per concorsi, tra cui cita la selezione alle Opere Collettive “Il Peccato tra le righe” nel 2010 e  “La notte del Peccato” nel 2012, della Casa Editrice Edit@ in Taranto. Nel 2013 la Casa Editrice Albatros in Roma, ha pubblicato il suo primo libro “Frammenti di Paola, confusione d’amore”.  Nell’aprile 2014 la Casa Editrice Kimerik in Messina, ha pubblicato il suo secondo libro “Frammenti di Paola, amore ricomposto”. Nell’ottobre 2014 la Casa Editrice MJM in Milano, ha pubblicato il suo terzo “Frammenti di Paola, tormentato amore”. Nel novembre 2014, partecipando al Premio Piemonte Letteratura d’Amore,  riceve la Menzione della Giuria e viene premiata con la poesia “Una volta ancora”. Nel dicembre 2014 con ilmiolibro.it insieme a La Feltrinelli, ha pubblicato il suo quarto libro “Pensieri con Immagini” con la  versione in lingua francese “Pensée avec des Images” e il suo quinto libro, per un pubblico adulto “La Favola del mio Lupo”. Nell’aprile 2015 con la Aletti Editore pubblica il suo sesto libro “Frammenti di Paola, passione e scelta d’amore” e nel maggio 2015, con la stessa Casa Editrice, il settimo libro “Apollo … delirio d’identità tra sogno e realtà”. A fine aprile 2015 firma un contratto di dieci anni con la Leone Editore che ha in programma di ristampare tutte le sue opere incluse le inedite in corso. Nell’ottobre 2015  partecipando al Premio Piemonte Letteratura d’Amore,  riceve la Menzione della Giuria e viene premiata con “La Favola del mio Lupo”.

58 Commenti

  1. Il linguaggio utilizzato è chiaro e semplice. L’autrice è stata brava a coinvolgere il lettore nella narrazione, a stimolare la sua curiosità e a tenere alta la sua attenzione ci si ritrova anche nella narrazione a parte i sette figli, i miei tempi sono i suoi tempi. Molto bello, mi piacerebbe davvero leggerlo.

    • Gentilissima Franca,
      grazie per la sua cortese attenzione e per le sue parole: è una gioia che si rinnova nel leggere la risonanza qui condivisa.
      Mi auguro riesca a trovare il modo per leggerlo interamente.
      Un caro saluto e una splendida estate
      Paola

  2. Ho sempre amato i testi autobiografici perché permettono di conoscere per davvero l’autore. Questo si prospetta davvero interessante. L’anteprima mi ha colpito tantissimo e permette al lettore di fare tante riflessioni. Spero di avere la possibilità di leggerlo.

  3. Paola, leggendo la tua anteprima mi son trovata immersa nel tuo mondo vedevo ogni cosa assaporavo il tuo racconto come esperienza di vita mia, pochissime volte mi è successo, vorrei scoprire quel… e poi…
    Deve essere lo specchio della mia vita. Abbiamo molte cose in comune. Ciao❤

    • Gentilissima Anna,
      grazie per la tua attenzione e il tuo commento:
      in ognuno di noi c’è un frammento di specchio
      che riflette la propria vita nell’altro … quando
      ce ne rendiamo conto riceviamo il valore dono inestimabile!
      Grazie Anna.
      Un caro saluto, Paola

  4. Il mio voto per questo libro per 5 Libri nei mari del web per la copertina accattivante, l’inizio travolgente e la descrizione nei dettagli del pensiero autobiografico dell’autrice. Complimenti.

  5. Coinvolge fin dall’inizio perché penso sia anche un grande insegnamento. Il viaggio che attraversa quarant’anni di una donna che vive con tanta fede forse può donarci una visione diversa delle difficoltà che si affrontano nel cammino di ognuno.

  6. Il riposo sereno di una donna che si affida al Signore, la sua fede che è la sua forza in ogni attimo della sua vita. Il mio voto per 5 Libri nei mari del web è per Paola Zugna. Mariliana

  7. Il mio voto per questo libro per 5 libri nei mari del web.
    Voto questo libro perché ho avuto la possibilità di leggerlo e ho trovato la storia potente, coinvolgente, un testo che è anche spunto per diverse riflessioni sulle nostre vite. Mi è piaciuto molto il processo di evoluzione interiore che ha affrontato l’autrice. Il titolo poi è azzeccatissimo e molto evocativo.

  8. Una biografia è sempre una lettura interessante ed un modo intimo per conoscere l’autore perchè solo lui/lei è in grado di parlare a fondo di se stessi e descrivere le emozioni vissute in certi momenti della propria vita. Sarà un onore per me leggerla, se ne avrò l’opportunità.

  9. Essenziale ma allo stesso tempo molto profonda e carica di significato appare la copertina raffigurante una donna distesa a terra attorniata da ciliegie. Nella quarta di copertina c’è un accenno alla tematica trattata dalla quale il lettore comprende che questo è un libro utile anche per la sua crescita personale. È riportata anche una breve biografia della scrittrice.
    La dedica sembra una preghiera solenne rivolta a sua madre. E che dire del seguito? Poesie che vengono dall’anima per ringraziare le figure importanti della sua vita e tutte le cose vissute in questi 40 anni. Molto bello. Particolare anche l’inserimento di una citazione religiosa che fa subito riflettere il lettore e gli fa comprendere da dove deriva il titolo dell’opera oltre al passo tratto dalla rubrica “Conoscere la Bibbia” di cui ignoravo l’esistenza e che approfondirò.
    L’introduzione è davvero emozionante perché sembra essere proprio una lode ai suoi 40 anni passati. Una sorta di rinascita e consapevolezza della vita confermati dall’ultimo verso: “Adesso, che tutto abbia inizio!”.
    Non si tratta di un semplice diario dove l’autrice ha annotato situazioni, pensieri e emozioni per poi trasmettere tutto al lettore ma di un vero e proprio percorso di vita catartico per far meditare su momenti importanti della vita per farne comprendere tutte le sue sfacettature.
    Mi dispiace molto per tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare anche in momenti, quali le gravidanze, dove la gioia e la serenità dovrebbero farla da padrone. Prove dure che oltre a far soffrire fanno crescere. La vita è fatta di difficoltà e di prove da superare non mancando di seguire i propri principi perché il Signore osserva e ricompensa le nostre buone azioni e intenzioni. Lui sì che è sempre al nostro fianco e non ci abbandona mai!
    Concordo quando dice che “la vita è un dono prezioso, è un’opportunità che non si ripete e sta a noi saperla giocare”.
    Ho apprezzato le grandi forze d’animo e di fede dimostrate in ogni situazione. Molto significativa la fine con il punto della situazione e la foto di lei con i sette figli felici… sorridendo alla vita. Contenta che oltre ad avere loro come gioie abbia ricevuto molti premi e riconoscimenti grazie al dono della scrittura.

    Ringrazio Paola Zugna per avermi fatta riflettere, guardare la vita sotto un altro punto di vista e avermi permesso di fare questo viaggio spirituale che mi ha arricchita,
    Valentina

    • Gentilissima Valentina, grazie!
      Grazie per aver accolto e raccolto
      le parole racchiuse in questo mio romanzo:
      è una gioia che fa vibrare quelle corde del cuore
      per farla poi uscire e lasciarmi circondare
      da questa tua recensione … grazie di cuore,
      per il tempo che sei stata vicina al mio!
      Un caro saluto Valentina
      e Dio ti benedica, Paola

      • Gentile Paola,
        sono contenta di essere riuscita a comprendere in pieno il suo libro, davvero profondo e fonte di riflessione. Mi auguro di avere la possibilità di leggere altro di suo in futuro.

        Grazie e un cordiale saluto,
        Valentina

    • Mettersi a nudo svelando le proprie emozioni,debolezze e opinioni,non è mai semplice,ma permette di svelarsi all’altro. Si intuisce che la dolcezza con cui la scrittrice riporta il proprio vissuto arriva al cuore e rapisce il lettore.

  10. Scrivere di se stessi è la cosa più difficile che ci possa essere perché non solo si deve raccontare ma anche appassionare il lettore. Paola Zugna da quello che ho potuto leggere dall’anteprima ci riesce magistralmente. Credo che la sua autobiografia sia curata in ogni minimo dettaglio. Complimenti.

      • Gentile Paola,
        grazie, ho riportato sinceramente quello che l’anteprima del suo libro mi ha trasmesso.
        Grazie, mi ha davvero incuriosita.
        Un cordiale saluto,
        Valentina

          • Ringrazio Paola Zugna per avermi inviato una copia del suo volume. Ho molto apprezzato le parole che mi ha scritto e non mancherò di farle sapere cosa ne penso dopo la lettura.

  11. Una anteprima che invoglia alla lettura, tanta è la delicatezza del tema: un emozionante viaggio interiore dell’autrice, che condivide con noi in un racconto tanto personale quanto intenso.
    Naturalmente vorrei avere il piacere di ricevere questo libro!

  12. Un libro da leggere ,non è di tutti mettere a nudo il proprio animo e questa scrittrice lo fa con una naturalezza ed un emozione che ti riempie di dolcezza.Ho letto già un suo libro”Quanto è facile confondere l’amore'” e ho apprezzato la sua delicatezza ,la sua forza interiore che ti cattura già dalle prime righe .Le auguro tanta fortuna la merita per tutte le emozioni che riesce a darci grazie Paola.Mariliana

    • Gentilissima Mariliana,
      che piacevole sorpresa ritrovarti tra le pagine di un mio libro:
      grazie per l’attenzione e il commento che rinfrancano l’anima!
      Scrivere mettendo a nudo me stessa,
      riceve da parole come le tue, il coraggio per farlo
      e continuare a credere nella necessità di trovare una risonanza
      da entrambe le parti, lettori e scrittori!
      Grazie, un abbraccio nel cuore, Paola

  13. Dalle poche righe lette dell’anteprima, sembra essere un’autobiografia ricca di emozioni.
    Sicuramente ricca di valori, veri pilastri e basi salde della vita dell’Autrice, una madre di ben sette figli, come si legge dalla presentazione che viene definita una Donna Straordinaria.
    Sicuramente un libro davvero profondo con molteplici punti di riflessione.

    • Gentilissima Romina,
      grazie per esserti fermata a leggermi
      nelle prime pagine del mio ultimo libro.
      Confesso che se c’è dello straordinario
      è solo grazie a Dio, la mia forza e la mia salvezza!
      Spero tu possa avere una copia e leggerlo per intero.
      Grazie, Paola

        • Gentilissima Paola Zugna,
          ho ricevuto con piacere una copia del libro che ha voluto gentilmente inviarmi, grazie mille e grazie anche per la bella dedica.
          Provvederò alla lettura e lascerò un mio personale commento.
          Grazie mille ancora un caro saluto

  14. Mi piace molto leggere le opere autobiografiche e introspettive, in cui l’animo di chi scrive si apre a chi leggerà l’opera. Ho già avuto modo di leggere Quanto è facile confondere l’amore di Paola Zugna e ho avuto modo di apprezzare la sua scrittura poetica e profonda. Amo di questa scrittrice il profondo senso religioso, la vivida fede in Dio e la fiducia in Lui. Questo libro sarà quindi sicuramente meraviglioso e commovente, come già l’incipit lascia intendere. Un augurio sincero per il successo del libro.

  15. Un libro emozionante, una storia interessantissima che incuriosisce tantissimo
    So che non deluderà le mie aspettative, spero di leggerlo presto
    Buona fortuna all’autrice!

    • Gentilissima Cristina,
      grazie per la tua attenzione!
      Benvenuta alla lettura
      e complimenti per la tua famiglia …
      diventare nonna per me, è un’esperienza
      ancora da provare.
      Grazie, Paola

  16. Descrizione e prima parte davvero interessanti, mi incuriosisce tanto. Forse sarò ripetitiva ma il reale può essere di grande insegnamento. Spero di ricevere una copia del libro dall’autore.

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