Eccomi di Jonathan Safran Foer, ambientato a Washington nel corso di quattro, convulse settimane, è la storia di una famiglia sull’orlo della crisi.
Con Eccomi di Jonathan Safran Foer l’atteso ritorno di uno dei maggiori talenti della narrativa americana
Jonathan Safran Foer risponde “eccomi” a ogni questione aperta in materia di ebraismo e di Israele, gareggiando in bravura con Saul Bellow, Philiph Roth, Bernard Malamud, Chaim Potok, Nathan Englander, i due fratelli Singer, Isaac Bashevis e Israel Joshua
Mariarosa Mancuso, Il Foglio
«Eccomi.» Così risponde Abramo quando Dio lo chiama per ordinargli di sacrificare Isacco. Ma com’è possibile per Abramo proteggere suo figlio e al tempo stesso adempiere alla richiesta di Dio? Come possiamo, nel mondo attuale, assolvere ai nostri doveri a volte contrastanti di padri, di mariti, di figli, di mogli, di madri, e restare anche fedeli a noi stessi?
Ambientato a Washington nel corso di quattro, convulse settimane, Eccomi è la storia di una famiglia sull’orlo della crisi. Mentre Jacob, Julia e i loro tre figli devono fare i conti con la distanza tra la vita che desiderano e quella che si trovano a vivere, arrivano da Israele i cugini in visita, in teoria per partecipare al Bar Mitzvah del tredicenne Sam.
I tradimenti coniugali veri o presunti, le frustrazioni professionali, le ribellioni e le domande esistenziali dei figli, i pensieri suicidi del nonno, la malattia del cane, anche i previsti festeggiamenti: tutto rimane in sospeso quando un forte terremoto colpisce il Medio Oriente, innescando una serie di reazioni a catena che mettono a repentaglio la sopravvivenza dello stato di Israele.
Di fronte a questo scenario imprevisto, ognuno sarà costretto a confrontarsi con scelte a cui non era preparato, e a interrogarsi sul significato della parola casa.
L’atteso ritorno di Jonathan Safran Foer alla narrativa dopo oltre dieci anni travolge con l’energia e l’impatto emotivo del suo libro d’esordio, confermando il talento di uno scrittore unico. Ironico e irriverente, commovente e profondo: un romanzo-mondo che affronta in una prospettiva universale i temi cari all’autore – i legami famigliari, le tragedie della Storia, l’identità ebraica – e insieme apre squarci di grande intimità.
Jonathan Safran Foer
Jonathan Safran Foer è nato a Washington nel 1977 e vive a New York. Attualmente insegna Scrittura creativa alla New York University. Ha esordito a venticinque anni con Ogni cosa è illuminata (2002), best seller internazionale e vincitore del National Jewish Book Award e del Guardian First Book Award; ugualmente fortunato il secondo romanzo, Molto forte, incredibilmente vicino (2005); infine, è uscito il saggio-reportage Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? (2010). Da entrambi i romanzi sono stati tratti film di successo. I libri di Jonathan Safran Foer sono pubblicati in Italia da Guanda.
Leggi estratto nella grande libreria Amazon:
Scrittore molto noto e chiacchierato, mi ha sempre incuriosito. Non ho ancora avuto la possibilità di leggere niente di suo ma, per come questo romanzo si presenta, non posso far altro che commentare. La trama mi piace, ma ciò che mi porta a voler leggere questo romanzo è inanzi tutto il voler scoprire una cultura diversa dalla mia e allargare i punti di vista: ognuno vuole qualcosa che non può avere e mi piacerebbe davvero tanto scoprire se l’autore è riuscito a rendere questo tema non semplicemente legato alla storia. Quello che intendo è che credo che sia un romanzo in cui ognuno di noi potrebbe rispecchiarsi, e vorrei molto avere la possibilità di approfondirlo e poter avere un’opinione più completa e magari condividerla.
Mi piacerebbe molto approfondire la lettura di questo libro perchè purtroppo viviamo in una società dove è ormai inevitabile fare il paragone tra la vita che si ha e quella che si vorrebbe avere… Si può imparare tanto da storie simili.