Un romanzo dall’introspezione profonda, questo di Lidia Colla. Una donna alla ricerca di sé.
Torino, fine millennio, una città bella e magica. E due donne che si incontrano e si scambiano le loro pulsioni interiori, le loro sofferenze, esperienze, aspirazioni.
La fatica di essere femmina. E quando riprenderanno ciascuna il proprio cammino, lo faranno ambedue con una forza nuova. Con nuove speranze.
Un romanzo dallo stile sobrio e dai buoni contenuti.
Un messaggio di speranza per tutte le donne e per chiunque voglia attingere dal mondo dell’anima.
Opera segnalata al Premio Gaetano Cingari 2009. Nicla Morletti
Anteprima del libro
“Mio dio, Luca, non fai che parlare! Sembri tutto nonna Adelia…!”
E poi si pentiva, e pensava alle sue lunghe ore di solitudine, ai suoi disegni.
Case, case, case, con file e file di fineste, tutte sbarrate, quasi ci si volesse rinchiudere dentro.
O forse non trovava la via d’uscita?
Come lei ora, che dopo tanti anni sarebbe voluta venir fuori dal groviglio, e cercava strisce, toppe, frammenti, per fare almeno un patchwork di ricordi. O forse ne aveva paura, e voleva solo un filo sottile per tentare di ricucire le ferite e fare magari un bel lifting al suo cuore? E sentiva un gran vuoto dentro quando le venivano in mente tutte le domande senza risposta, e i dubbi alla ricerca di certezze.
E si accorgeva che finora aveva cercato di nasconderli, come quegli oggetti inutili e scomodi che ti ritrovi sempre in mezzo e non hai mai il coraggio di buttare, e nella speranza di dimenticarli, li ficchi stretti stretti in un armadio.
Ma ora quelli incominciavano a premere, pigiando forte per uscire, e lei stava lì a braccia spalancate per bloccarli, come quando in sogno sentiva la casa che le cadeva addosso, e disperata, con le braccia, cercava di tener ferme le pareti.”
(…)
E’ il romanzo della fatica di essere donna, ma anche il romanzo della speranza, dove tante donne potranno ricoscersi, in un caleidoscopio di tanti specchi, in cui ciascuna potrà ritrovare un suo anche piccolo ritratto. La storia è ambientata a Torino, magica e malinconica, filtrata dal ricordo della situazione particolare in cui il racconto si svolge e dalla consapevolezza della problematicità della situazione femminile, che fa da filo conduttore.
“A ritroso nel tempo, vedeva tutta una cordata di donne che, spesso ignare, senza parole, avevano saputo resistere, guardando oltre i sacrifici e la fatica, i maltrattamenti e la violenza, e chine sul solco, alla macina o al telaio, avevano cercato la speranza. Anche per lei.
O forse proprio per lei e per chi, come lei, doveva ancora venire, ché loro si sentivano poco più che bestie, e soprattutto vinte.”
(…)
“Come Teresa, adulta ma col sorriso di bambina. Sempre vestita di nero.
Fuori del tutto emarginata. Dentro, violata, offesa, maltrattata.
…Così decise. E nella calura del solleone, quando il sole picchia e l’afa ti avvolge come una coperta bagnata, e lungo la strada le case dormono con le palpebre abbssate, e se incontri qualcuno non alza nemmeno gli occhi, uscì di casa. Ma non era sola. Portava uno sgabello sotto il braccio, quello per appoggiare i piedi quando era seduta che, così piccola, non toccava terra.
Fuori, la strada calda, deserta. Chi passa tira dritto, a capo chino, come d’inverno, quando s’intabarra, che soffia la tramontana, e fa fatica a tirar fuori pure una parola.
Ecco il ponte, la spalletta. E lo sgabello. Per l’ultimo salto.
Tutto si sistema. E il corpo affiora sul fiume, ch’è una pozza e non c’è acqua nemmeno per i germani, appollaiati qua e là sui sassi bianchi. E gli schizzi, ch’è stato un gran tonfo, gli scivolano senza refrigerio, sulla prosciugata iridescenza delle ali.
Sofferenza di donna. Senza voce. Occhi di bambina che non hai voluto guardare per non sentirne l’urlo. Occhi di donna. E invece basterebbe guardarsi per condividere e capire…”
***
NdR: Presentato in precedenza il 31 maggio 2010
ESSERE DONNA
ovvero Aznareps, il volo della speranza
di Lidia Colla
L’Autore Libri Firenze – Collana Biblioteca 80
2010, p. 72, seconda edizione
Tra essere donna ed essere femmina, c’è una grande differenza! Io tuttora sono alla ricerca di me stessa, ho un mondo di emozioni e sensazioni dentro che fanno a botte per chi deve avere la precedenza di sopraffarmi. Sicuramente il nostro è un mondo complicato, ma affascinante, tutto da scoprire. Il racconto mi ispira tanta curiosità, vorrei davvero leggerlo.
Sembra un libro molto appassionante e devo dire anche molto curioso. La storia è di per sé molto interessante e già da alcuni passi sembra che l’autrice abbia ben descritto il significato di “essersene donna”. Sarei molto curiosa di leggerlo tutto! Penso faccia riflettere chiunque legga il confronto fra queste due donne.
L’ho letto e l’ho divorato!! Coinvolgente, profondo, coinvolgente… ho detto tutto…
Il titolo promette bene…. Donna: quanti pensieri racchiusi in una sola parola!
L’introduzione mi piace e mi incuriosisce.. lo vorrei leggere per intero.
Il titolo e la presentazione annunciano un viaggio all’interno di un mondo. Perchè alla fine essere donna è questo, no? Potrebbe essere uno di quei libri che ognuna di noi dovrebbe leggere almeno una volta nella vita. Spero di poterlo leggere anche io.
un libro che si presenta come un’acuta analisi introspettiva sul interiorità femminile: un incontro di anime che lascia spazio a profonde riflessione.
Mi piacerebbe avere la possibilità di leggerlo per intero
“Essere donna” : il tipico argomento su cui si potrebbero scrivere decine di libri!!! E non per niente dalle prime righe del romanzo si evince uno studio appassionato e introspettivo dell’universo femminile. Non vedo l’ora di leggere il seguito.
Le donne spesso hanno una tale forza d’animo da sopportare qualsiasi problema e andare avanti ma, ci si dimentica che essere tanto forti,chiudere dentro le proprie difficoltà per non mostrarsi fragile, porta solo ad un logoramento; l’incontro con un’altra donna che é in grado di capire tutto questo non può che essere di aiuto e come scritto “dare una forza nuova”.
L’incontro fra due donne che si confidano già annuncia un libro sicuramente molto interessante! Sarei curiosa di scoprire le loro vite…
Ciao, il tuo libro mi sembra davvero interessante, spero di riceverne una copia per darti il mio parere 🙂
Cordiali saluti
Elisa
da donna a donna un libro nel mezzo
“Essere donna” che gran privilegio ma… quante difficoltà e sbattimenti!
Quanti pensieri che ti frullano nella mente, quante cose che capisci e intuisci prima che avvengano, quanta forza interiore che abbiamo!
Sarei ben lieta di poter leggere questo libro, adoro lasciarmi coinvolgere da storie che parlano di donne e che vanno a scavare in quell’immenso groviglio emozionale che possiede solo la DONNA.
Un libro pieno di emozioni dell’essere donna in questo mondo maschilista e pieno di pregiudizi.
“Essere donna” è già un’espressione degna di nota. Un titolo accattivante che apre un mondo pieno di mistero che tante volte risulta sconosciuto anche a noi stesse donne.
Un libro che non sarebbe mai passato inosservato ai miei occhi.
Le donne……ci definiscono in molteplici aggettivi ma quello più comune è “complicate”…..in verità siamo degli “esseri” forti, nella nostra debolezza….decise, nelle nostre debolezze…complicate, nella nostra semplicità…ecc ecc…credo che questo romanzo racchiuda tutta l’essenza dell’essere donna, con le sue difficoltà e soddisfazioni e che apra uno spiraglio di speranza e per tutte quelle donne che credono di non essere incredibilmente “speciali”..
Se ho una certezza nella vita è quella che essere donna è complicato e allo stesso tempo meraviglioso. Vorrei rinascere donna altre 1000 volte nonostante le difficoltà. Questo libro sono certa mi coinvolgerà ed emozionerà!
Sembra un libro molto intrigante, sarei curiosa di leggerlo