La XX edizione del Festivaletteratura di Mantova si svolge dal 7 all’11 settembre 2016.
Come in ogni anno anche questa edizione che festeggia i vent’anni della manifestazione offrirà una grande varietà di laboratori, dibattiti aperti, reading, spettacoli e tavole rotonde, pensati per avvicinare il grande pubblico alla cultura, letteraria ma non solo.
Il filo conduttore di Festivaletteratura resta la scrittura e in questa edizione per molti narratori si tratta di una scrittura radicata nella vita: prima di tutto personale e identitaria, con memoir e microstorie, saghe familiari e auto-fiction.
Più di duecento ospiti di richiamo nazionale ed internazionale
Nell’assenza di coordinate certe nella contemporaneità, la letteratura si offre per molti autori come uno strumento per trovare un posto nel mondo, per ricollocare la propria esperienza.
Ecco arrivare al Festival autori come l’irlandese Edna O’Brien, i Premi Pulitzer americani Roger Rosenblatt e Philip Schultz, la vincitrice del Prix Goncourt Lydie Salvayre, Charlotte Rampling e Dany Laferrière, autore di romanzi d’impronta autobiografica e primo scrittore di origine haitiana a diventare accademico di Francia; la francese Linda Lê e l’irlandese Maggie O’Farrell che parleranno di maternità e la giovane scrittrice Louise O’Neill, autrice di un distopico romanzo che ha profondamente scosso il pubblico anglosassone.
Sui temi legati alle migrazioni interverranno più direttamente, tra gli altri, Gazmend Kapplani, Jenny Erpenbeck, Juan Villoro, l’algerino Boualem Sansal.
Il Mediterraneo è il protagonista principale di questi racconti, come luogo di relazione e di contagio culturale di cui parleranno per esempio il francese Mathias Enard o Franco Cardini; ma si guarda anche più lontano, alla storia recente dell’America Latina con Juan Gabriel Vásquez e Paco Ignacio Taibo II o all’oriente del coreano Jung-Myung Lee.
Per festeggiare il passaggio dei vent’anni, il Festivaletteratura ha invitato grandi scrittori a tornare, tra cui Julian Barnes, Jonathan Coe, Jay McInerney, Alain De Botton, e – con la complicità di Federico Taddia – ha chiesto a venti degli autori ospiti di raccontare il libro che ha accompagnato i loro vent’anni, che ha permesso a ciascuno di loro di prendere coscienza delle aspirazioni, dei sentimenti e delle paure che attraversano quell’età, il libro la cui sola lettura segnava allora (o ancor oggi) l’ingresso ufficiale nella gioventù.
Beppe Severgnini ricorderà invece gli amici assenti, tutti gli autori che sono passati al Festival e che oggi non ci sono più, attraverso le immagini e le registrazioni video conservate presso l’Archivio di Festivaletteratura.
Il programma, prelevabile in formato .pdf, è veramente molto più articolato ed ampio di quanto si possa leggere in questo articolo e conta più di duecento ospiti di richiamo fra scrittori, artisti, poeti, saggisti, musicisti e scienziati.
Una esplorazione più approfondita sul Festivaletteratura di Mantova è possibile nel sito ufficiale della manifestazione: www.festivaletteratura.it