domenica, 24 Settembre 2023
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Gocce di vino su fogli bianchi di Andrea Calugi

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Gocce di vino su fogli bianchi di Andrea Calugi

Gocce di vino su fogli bianchi di Andrea Calugi è una miscellanea di testi narrativi e poetici che ha meritato già diversi riconoscimenti.

Gocce di vino su fogli bianchi di Andrea Calugi, trentanove storie di improvvisati suicidi, buontemponi, aspiranti poeti e musicisti mancati

Intrigante e caustica miscellanea in cui trentanove storie, dipanate in testi narrativi e poetici talvolta apparentemente diversissimi tra loro per tematica e genere, si combinano per raccontare un viaggio attraverso la quotidianità. Le avventure del giovane scrittore Alessio Pisani si incrociano con quelle di improvvisati suicidi, buontemponi, aspiranti poeti e musicisti mancati. Un universo di persone e personaggi che si muovono sul filo della disillusione, dell’amarezza, dell’amore, incapaci di adattarsi alle regole che la convivenza sociale impone o imporrebbe, distratti dai propri demoni, abbarbicati a una bottiglia. Come gocce di vino su fogli bianchi le loro vicende possono essere lette indifferentemente come un’epifania o come la volontà di vivisezionare emozioni e aspettative: una sorta di test di Rorschach senza errori e senza inganni. Andrea Calugi si conferma fine indagatore dell’animo umano.

Scrive l’autore
Ci hanno inculcato l’ingordigia cronica come un chip nascosto nel cervello; ci hanno abituato a esigere, desiderare sempre più, a non goderci la vita in quanto sempre bramosi di qualcosa altrove che non abbiamo; a mangiare l’uovo in culo alla gallina o forse ancora prima; ci fanno vedere le scene migliori dei film prima ancora di andare al cinema e alla fine restiamo delusi perché il meglio l’avevamo già visto nel trailer (e quindi desiderare altro e/o desiderarne altro); ci vendono cellulari che sono già vecchi non appena usciamo dal negozio. Ci hanno bruciato le tappe prima ancora di raggiungerle, i desideri prima di esaudirli, le emozioni prima di provarle e forse anche le idee prima di averle. Io non voglio anticiparvi niente. Quindi godetevi questo libro per quello che è, perché un senso potrebbe non avercelo. O forse sì. Chissà.

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Gocce di vino su fogli bianchi
di Andrea Calugi
Editore: Giovane Holden Edizioni (15 giugno 2020)
Lingua: Italiano
Copertina rigida: 224 pagine

45 Commenti

  1. Beh, l’introduzione dello stesso autore è esilarante e al tempo stesso fa riflettere.
    Anche senza avere letto il libro sembra già di trovarsi con lo sguardo perso nel vuoto, a pensare al significato delle situazioni descritte.
    Spero di riceverne una copia!
    Nicoletta

    • Salve, la ringrazio per l’interesse, purtroppo le copie sono già state tutte assegnate. Spero possa leggere comunque il mio libro.

  2. Il volume ad una prima occhiata sembra molto curato nell’impaginazione e nella copertina dove, a farla da padrone, ci sono una bottiglia di vino vuota, un bicchiere con qualche goccia e dei fogli con una frase che lancia già un primo messaggio. Immagine che richiama totalmente il titolo del volume. Nella quarta di copertina è riportata una citazione. Nelle alette interne accenno della trama e biografia dell’autore. Complimenti per i riconoscimenti ottenuti.
    Nella dedica Argo mi ha richiamato alla mente il cane di Ulisse e la sua ultima apparizione ma anche la nave degli Argonauti.
    A dare il benvenuto al lettore ci sono delle citazioni letterarie da cui si evince anche a cosa si è ispirato l’autore.
    L’introduzione è molto originale perché lo scrittore vuole essere onesto con il lettore. Non gli anticipa niente per non rovinargli la sorpresa e lasciar correre la sua mente come meglio crede.
    I brani possono essere letti e presi singolarmente oppure trovare un filo conduttore. Nel leggerli io ho avuto entrambi gli atteggiamenti per comprendere sia cosa volesse trasmettere con ognuno di essi l’autore ma anche di cercare di capire come mai ha deciso di metterli in un determinato ordine. L’alternanza o anche l’integrazione di prosa e poesia mi ha ricordato uno zibaldone.
    In vari punti, ad iniziare dal primo racconto dove si parla del suicidio, vi sono importanti riflessioni sulla vita, il tedio viene contrastato dalla consapevolezza dei gesti e della vita ancora da scoprire. La convinzione avuta fino a quel momento, l’idea di buttare una vita intera vengono frenati dalla visione di un gesto estremo che fa cambiare idea al protagonista.
    Ogni tanto fa la sua apparizione in dei racconti lo scrittore Alessio Pisani che, attraverso stralci della sua vita insegna importanti lezioni al lettore. Dall’invidia per un poeta da lui considerato da quattro soldi trova rifugio nel bere, non gli importa di essere giudicato e senza problemi manifesta con il corpo e le parole i suoi pensieri. Credo che Alessio in realtà sia lo stesso autore che vuole rivolgersi ancora più direttamente ai suoi lettori mostrando anche la difficoltà della vita dello scrittore e come questa professione sia talvolta data per scontata e sottovalutata.
    In tutto il libro si trovano dei topoi e degli ossimori classici come sogno/realtà, memoria/ricordi/rimorsi, la ricerca dell’io e l’amore in tutte le sue sfaccettature passando per “in vino veritas” e “carpe diem”. Andrea Calugi quindi parte dai temi della tradizione letteraria e li elabora fino ad arrivare a temi attuali come la distorsione della realtà data dall’avvento dei social media, la cultura che non viene apprezzata e la guerra contro gli stereotipi come ad esempio una donna presidente.
    Molto originale anche la fine del libro rivolta al lettore e i ringraziamenti.
    Alla cura letteraria si aggiunge quella grafica. L’impaginazione è curata in ogni minimo dettaglio facendo risultare il libro raffinato e semplice allo stesso tempo. Ho apprezzato molto anche la presenza del segnalibro dedicato all’altro romanzo dell’autore e con info utili su di lui.
    Dalla prima parola fino all’ultima lo scrittore è stato sincero, non ha scritto un libro pomposo per ingannare il lettore ma con il cuore in mano ha parlato ai suoi lettori, linguaggio del vero come se stesse parlando direttamente con il lettore attorno ad un tavolo. Davvero un simposio che richiama alla mente quelli del mondo antico anche perché quelle gocce che ci mostra nell’immagine di copertina si ritrovano in tutto il volume come ad esempio: gocce di sangue, una vita che se ne va; gocce di birra e vino dove trovare rifugio; gocce di ignoranza, quella mostrata da alcune persone; gocce di verità, quelle parole che fanno male ma che mostrano una realtà che non si vuole accettare; gocce di convinzione, quando il sogno ci trasforma in quello che non siamo.
    Parole profonde e vere, non alla portata di tutti e rare da trovare.
    Un libro propedeutico che scava a fondo dell’animo umano mostrandone le fragilità e lasciando il lettore con dei punti di domanda da sciogliere nella sua vita apprezzandone ogni dettaglio e ogni piccola lezione.

    Sono felice di aver avuto la possibilità di leggere e recensire questo volume.
    Mi auguro di aver compreso appieno i messaggi che lo scrittore voleva trasmettere.
    Grazie,
    Valentina

    • Per prima cosa la ringrazio per la recensione molto precisa, spesso sono brevi e non rendono bene l’idea di cosa il libro abbia trasmesso… come scritto nell’intro non c’è un messaggio o qualcosa di preciso da capire, ognuno ci trova quello che la sua esperienza gli fa trovare. Non scrivo tutto questo perché la recensione è stata molto positiva, avrei accettato entusiasta anche una recensione piena di “NON CONDIVIDO PERCHE’…” se fatta così accurata, proprio perché il mio obiettivo è fare vivere un’esperienza, far riflettere e ognuno lo fa a modo suo… non scrivo libri “commerciali” (intesi come quel format usato e abusato che riempiono le librerie, che vendono e che a mio avviso non stimolano il lettore a interrogarsi su ciò che lo circonda) ma libri un po’ più particolari, che cercano di far pensare, riflettere e provocare il lettore, insomma cerco di far mettere in moto il cervello mio e quello di chi legge… il tutto in linea con ciò che leggo e ritengo la vera parte della letteratura… Grazie, grazie ancora di tutto, davvero, di cuore. Spero ne sia valsa la pena.
      Andrea

      • Gentile Andrea,
        quando leggo un libro lo faccio a 360° per andare oltre la storia narrata per comprendere il motivo per cui uno scrittore ha dedicato il suo tempo ad uno scritto, a termine della lettura rifletto anche se c’è stato qualcosa che ho imparato e quali riflessioni mi ha suscitato la lettura. Nelle recensioni cerco di trasmettere (e spero sempre di riuscirci) tutto questo con estrema sincerità. Il suo libro mi è piaciuto proprio perché, come dice anche Lei, non è un libro “commerciale” ma vero che colpisce il lettore e lo fa anche ragionare. Anche la scelta del carattere e l’impaginazione trasmettono la cura e il tempo che Lei ha dedicato.
        Sono lieta di avere nella mia libreria il suo libro e non mancherò di consigliarlo ad altre persone.

        Un cordiale saluto,
        Valentina

  3. Ringrazio l’autore per avermi inviato una copia del volume con il segnalibro.
    Leggerò con attenzione e scriverò la mia recensione.

    Grazie,
    Valentina

  4. Sembra essere un libro molto interessante, sarei molto felice di poterlo leggere e ricevere.
    Mi ha molto incuriosita la copertina e la trama, spero di poter arrivare alla fine di questo libro.
    Sarei onorata di leggerlo

  5. Penso che adorerei questo libro: in fondo chi può capirmi meglio che dei poeti, dominati da sensazioni di emarginazione e incomprensione da parte della società. È un po’ così che ci sentiamo, noi intellettuali.

  6. Titolo che incuriosisce; macchie che forse avrebbero un senso, o forse no, come nei test psicologici proiettivi. Del resto, anche per libri, lo scrittore mette del suo, ma nella lettura viene data un’interpretazione che passa attraverso le lenti di un proprio vissuto. L’autore è della mia provincia e questo incuriosisce ancora di più. Mi piacerebbe leggere davvero questo libro.

  7. L’autore è un mio coetaneo che con estrema maestria presenta 39 storie intriganti e moderne . Come un pittore disegna e incarna con colori e parole,tanti vissuti travolgenti.

  8. Macchie di vino su fogli bianchi….interessante scoprire il “perchè” di queste macchie! I musicisti…anime misteriose e contorte! Sarebbe bello poter leggere questo libro!

  9. E’ BELLISSIMO……letto alcuni episodi su Amazon…., personaggi che ruotano in quella meravigliosa giostra che noi chiamiamo vita..un libro che racconta le emozioni e i pensieri di gente come noi…. quanto mi piacerebbe saperne di piu’…..

    • Grazie per il suo messaggio e per essersi già interessata al libro andando a leggere alcuni estratti. Spero abbia la possibilità di leggerlo e di farmi sapere.

  10. Condivido pienamente quanto scritto dall’autore.
    Avevo il sospetto che tali riflessioni fossero tipiche delle persone di una “certa” età, ma noto con piacere che Andrea ha la stessa età di mia figlia e per questo apprezzo ancora di più quanto ho letto.
    A questo punto, però, sarei curiosa di approfondire con il suo libro!

  11. ….seguendo queste righe mi è subito venuto in mente un grande nome Luigi Tengo,una storia triste un artista che è scomparso in.modo tragico senza poterci più regalare le sue note e la sua musica,mi piacerebbe molto ricevere questo libro,grazie

  12. Il titolo mi fa pensare a storie su cui riflettere. Infatti, percepisco le macchie di vino su un foglio bianco come qualcosa di eclatante che è impossibile non vedere e che si dipana sul foglio fino a riempirlo. Sono molto curiosa!

  13. La vita vista attraverso gli occhi di tante persone piccoli tasselli per un mosaico unico.Un libro da leggere spero di leggerlo presto complimenti e tanti auguri ,Mariliana

  14. Un libro che mi ha incuriosito . Molto bello e interessante il titolo . Molto bella la copertina. Non vedo l ora di leggerlo .

  15. Un libro molto interessante,
    L’analisi delle vite altrui, i racconti della vita malinconica delle illusioni sono alcuni degli argomenti preferiti nelle mie letture
    Credo che rappresentino al meglio il mondo che viviamo, e mi piacerebbe leggerlo!

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