Il cannocchiale del tenente Dumont di Marino Magliani, edito da L’Orma, è candidato al Premio Strega 2022, proposto da Giuseppe Conte
Il cannocchiale del tenente Dumont di Marino Magliani, “un romanzo possente e godibile, alto e capace di comunicare immediatamente con il lettore” (Domenico Procacci)
Estate 1800. Tre soldati napoleonici stanchi della guerra. Alle loro spalle la campagna d’Egitto e i suoi inferni, leniti appena dalla scoperta di una nuova, dolce droga: l’hascisc. Travolti dalla baraonda di Marengo – «la battaglia che alle cinque era persa e alle sette era vinta» –, disertano e si danno alla macchia. Sulle tracce dei tre si mettono gli emissari del dottor Zomer, un medico olandese che ha orchestrato un singolare «esperimento sanitario» per indagare gli effetti della nuova sostanza. Smarriti in un paesaggio ligure che pullula di spie e uniformi ormai tutte indistintamente nemiche, Lemoine, Dumont e Urruti – un capitano erudito, un tenente sognatore e un rude soldato basco – incontrano sulla propria strada amori difficili, illusioni perdute e la gioia del sole. Scopriranno così la libertà di scrollarsi di dosso la Storia per inseguire una vita fatta di attimi e di scelte. Forte di una prosa di precisa bellezza, Marino Magliani dirige una narrazione mossa e visionaria, alternando la velocità della grande avventura all’ampio respiro della pittura di paesaggio.
L’autore
Marino Magliani è nato in una valle ligure e ha trascorso gran parte della vita fuori dall’Italia. Oggi vive tra la sua Liguria e la costa olandese, dove scrive e traduce. È autore di numerosi libri tra cui ricordiamo: Quella notte a Dolcedo (Longanesi 2008), L’esilio dei moscerini danzanti giapponesi (Exòrma 2017) e Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere 2018). Al romanzo Il cannocchiale del tenente Dumont ha lavorato per vent’anni.
Storie di uomini che hanno assaporato solo le brutture del mondo attraverso l’esperienza della guerra quindi, è facile, dopo aver assaporato i fumi di un paradiso anomalo ,sentirsi gratificati col sole e la natura che circonda la beatitudine di essere liberi in essa.Un libro dove si è catapultati nel passato ma resta sempre la convinzione che l’ uomo è una creatura in cerca di serenità.Mariliana
Tre uomini con le loro storie, la voglia di libertà e trasgressione…Tre soldati e la loro ribellione. Tre fuggitivi che nel percorso di fuga ci racconteranno e si faranno conoscere un pò più di loro stessi…e credo, immagino, sarà una piacevole scoperta…
Una trama che già dalla breve premessa mi incuriosisce e mi piacerebbe approfondire.
Un romanzo storico che sembra un buon mix tra vicende passate e relazioni tra i personaggi, un romanzo storico che sarebbe bello leggere per fare un salto nel 1800, empatizzando coi protagonisti
I romanzi storici mi attirano molto. L’idea di potermi immergere in un’epoca passata così diversa da quella attuale è veramente una prospettiva allettante. Mi piace l’dea della Storia che fa da sottofondo alle vicende umane. In questo libro, mi sembra di intuire che i personaggi cercano di sottrarsi alla Storia per diventare semplicemente esseri umani alla ricerca di una loro identità. Inoltre, mi incuriosisce molto “l’esperimento sanitario” di cui si parla.
Amo i romanzi storici e la trama di questo libro mi ha letteralmente rapito!
Spero di ricevere l’opportunità di poter vivere fino in fondo questa storia.
Un romanzo fatto di attimi e con un grande potenziale.