Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. E naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. E normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. E un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.
Inferno
di Dan Brown
2013, 522 p., rilegato
Traduttore Lamberti N.; Raffo A.; Scarabelli R.
Mondadori
Ne hanno parlato tutti ma ancora non ho avuto il piacere di leggerlo.
Sembra molto scorrevole e appassionante.
Un libro che ti tiene incollato pagina dopo pagina, in un susseguirsi di sensazioni. Un thriller avvincente che riesce molto bene a mescolare il mondo attuale, con quello passato in una cornice surreale. Uno stile di scrittura molto veloce, fresco, che cattura l’attenzione e travolge. Insomma, è Dan Brown! Grazie e complimenti!
Questo romanzo, credo che non abbia niente da invidiare agli altri scritti da Dan Brown, una trama intricata, un giallo che ti prende, tanto da farti mancare il fiato per gli avvenimenti che si sovrappongono uno all’altro, non si sa chi è amico e chi il nemico da tenere d’occhio; insomma un libro che inizi a leggere, ma non riesci a smettere fino a che non vedi la parola fine!!!