lunedì, 25 Settembre 2023
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La cura dal male di Ilario Giannini

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La cura del male di Ilario Giannini

La cura dal male di Ilario Giannini, opera prima dello scrittore toscano

La cura dal male di Ilario Giannini, il prezzo da pagare per il dono della cura

Correre. A Marco Conticini, protagonista di questa storia, non rimane che correre. Dall’intensità di questo sforzo si innesca in lui un processo biochimico che porta a un ringiovanimento delle cellule. Da uomo di mezz’età con problemi di sovrappeso e una diagnosi tumorale in stato avanzato, che lo spingono sul baratro della depressione, si ritrova in poco tempo ad avere un corpo atletico, giovane, sano.
A questo si susseguono però strani fatti: stati di amnesia, episodi di aggressività e una voglia incontrollabile di carne, rigorosamente al sangue. Dominato da un primordiale istinto di autoconservazione, Marco percepisce solo l’incontrollabile bisogno di correre. Perché si sa, il prezzo da pagare è sempre alto quando si prova ad ingannare la natura.

Leggi anteprima

I

TOCCARE IL FONDO

Marco si stava rivestendo. Era dietro il separé che divideva l’angolo dove c’era il lettino per le visite dalla restante parte dell’ambulatorio del dottor Luca Migliori. Sapeva che c’era qualcosa che non andava. Luca non voleva dirglielo, prima di essere sicuro. Ma lo conosceva troppo bene. Si conoscevano dai tempi del liceo. Il suo amico era un libro aperto per lui. Non ci aveva scherzato su, quindi voleva dire che si trattava di qualcosa di brutto. Molto brutto. Luca non perdeva mai occasione per prenderlo in giro.
Come quella volta che lo aveva visitato e gli aveva chiesto se non pensasse fosse il caso di mettersi a dieta, prima di non riuscire più nemmeno ad allacciarsi le scarpe. Marco si guardò nello specchio sopra il lavandino che il dottore usava per lavarsi le mani dopo le visite. Effettivamente, a soli trentasette anni e mezzo, già le maniglie dell’amore e la pancia stavano unendosi in un unico strato di grasso che debordava sopra la cintura dei calzoni.
Marco si affrettò ad abbottonarsi la camicia. Meglio non guardarsi nemmeno. Distolse lo sguardo dallo specchio e volse la vista fuori dalla finestra che affacciava su una strada abbastanza trafficata di un bel quartiere di Firenze; abbastanza vicino al centro, ma fuori dalle zone prese d’assalto dai turisti, in quel periodo di fine primavera, in cui però faceva già caldo come in piena estate.
No. Questa volta Luca, come la volta precedente e quella prima ancora, non aveva fatto battute. Era segno che qualcosa lo preoccupava seriamente. Per quello gli aveva fatto fare tutti quegli esami del sangue, quelle risonanze magnetiche e tutto il resto.
Marco Conticini era un pubblicitario, non capiva nulla di tutti quei nomi che figuravano sulla richiesta medica. Ma non era uno sprovveduto. Aveva controllato. Oggi, con internet, molte informazioni sono a disposizione di tutti. Molti di quei nomi strani che erano presenti negli esami che gli aveva fatto fare Luca, figuravano tra i marcatori oncologici. E gli aveva fatto fare una risonanza magnetica. Anzi, gliela aveva fatta fare due volte.
Quel pomeriggio lo aveva visitato di nuovo, ma in realtà era per parlargli dei risultati di quegli esami che lo aveva chiamato da lui.

…………

Marco fece i pochi passi che servivano ad arrivare alla sedia davanti alla scrivania di Luca, come telecomandato. Si sentiva quasi galleggiare e gli sembrò di doverne fare cinquanta di passi invece dei quattro o cinque necessari. Scostò la sedia e si mise seduto.
Intanto nella sua mente, inconsciamente era partita una litania disperata: Se arrivo a sedermi prima che lui ricominci a parlare, mi dice che era uno scherzo… Se accavallo le gambe, prima che lui continui, non è un tumore… Se riesco a contare fino a cinquanta prima che mi dica che cosa ho, non è…
«Marco» iniziò a dire il medico «ho voluto aspettare di avere tutti gli esami, prima di fare ipotesi che potevano risultare sbagliate… Prima di rischiare di farti stare in pensiero per nulla…»
Uno, due, tre, quattro… contava mentalmente più veloce che poteva.
«Però, dopo tutti questi accertamenti…»
Ventuno, ventidue, ventitré, ventiquattro…
«C’è una formazione tumorale. Mi dispiace. Non c’è un modo più facile per dirlo.»
Marco pensò che non fosse giusto. Perché si era seduto prima che avesse iniziato a parlare e aveva anche accavallato le gambe prima che avesse pronunciato la diagnosi. E poi aveva contato fino a veniticinque! Non cinquanta, ma comunque…
«Marco?» Luca lo richiamò alla realtà.
«Eh?»
«Non vuol dire che non ci sono cose da fare. Non devi cadere nella disperazione.»
«No. Certo…»

II

RISALIRE

Erano passati dieci giorni dall’incidente e Marco era di nuovo nello studio medico di Luca. L’amico gli stava togliendo i punti dalla ferita alla testa. Marco sentiva molto più male adesso a toglierli, che non quando glieli avevano messi. Ma non importava. Luca era concentrato su ciò che doveva fare e non parlava. Marco pensava alla sua vita.
Si sentiva come un sasso lanciato in mezzo al mare che aveva attraversato lentamente e inesorabilmente l’acqua, fino ad arrivare quasi sul fondo. Eppure, anche a così pochi metri dal fondale, continuava a trovare pesci e piante che valeva la pena fermarsi a osservare. E capiva che era solo una piccolissima, infinitesima parte della natura. E poteva valere la pena gustarsi anche quella seppur piccola frazione di vita che gli restava.

…………

Marco ce la mise tutta per riprendere il controllo della sua vita. Aveva iniziato a mangiare seguendo una dieta sana ed equilibrata, comprensiva di alimenti “da mucca”, ossia verdura cruda. Andava in palestra quasi tutti i giorni, con tutto l’impegno possibile. Portava a passeggio Zagor mattina e sera, perché Sandra aveva abbandonato pure il cane.
In compenso era tornata per finire di portare via tutta la sua roba, svuotando la cabina armadi da tutte quelle tonnellate di vestiti, scarpe e borse. La sera Marco aveva ricominciato a uscire con gli amici, ogni tanto. Anche se a quell’età di amici single con cui uscire la sera non ne erano rimasti molti. Un po’ di “single di ritorno”, separati come lui, però ne conosceva. Per il resto era tutto dedito al lavoro. Deciso a rimediare alla brutta figura fatta con la pubblicità del caffè, aveva già portato in agenzia due nuovi clienti importanti: una famosa marca di profumi e una catena di supermercati.
Mica male no? Per essere un sasso arrivato quasi sul fondo del mare…

La cura del male
di Ilario Giannini
Editore: Porto Seguro Editore (5 marzo 2023)
Copertina flessibile: ‎420 pagine

30 Commenti

  1. Un’anteprima che mi ha sinceramente colpita. Da appassionata di corsa (niente di agonistico, per carità!), ma conoscendo bene l’ambiente e le persone che lo frequentano, mi sono spesso soffermata su questa considerazione: aldilà del piacere (è vero, la corsa è un po’ una droga: più corri, più correresti), conosco persone che sembrano dedicarsi a questa attività quasi con ossessività, pare per lasciare indietro il tempo, per avere conferma che la giovinezza è ancora parte della loro vita, perchè la performance lo conferma, nonostante l’età, nonostante gli acciacchi.
    Il protagonista invece sembra avere trovato la “chiave” giusta per la soluzione dei suoi problemi – non tanto legati all’età, quanto per la guarigione di una malattia seria – ………e spero di poterne avere conferma nella lettura di questo libro.

    • Ciao Elena, grazie per il tuo commento! Anche io sono appassionato di corsa (quello che posso fare nel tempo che riesco a ritagliarmi dal lavoro, giusto per tenersi un po’ in forma, nulla di che!) l’idea del romanzo, mi p venuta proprio correndo: sai quando dopo essere stato un po’ fermo, riprendi a correre e pensi di sputare i polmoni dopo appena cinque minuti? Poi rompi il fiato, trovi l’ andatura e ricominci a andare che è una meraviglia, ti sembra che potresti correre all’infinito, così all’improvviso, sembra quasi una reazione magica (ma poi passa!)… Così mi è venuta l’idea di come sarebbe se una volta superato il punto critico si innescasse una reazione completamente rigenerante come quella di cui è capace il protagonista del libro! Però poi ho subito pensato che un simile dono non può essere gratis: è un po’ come barare con la natura, ci doveva essere nella storia un prezzo da pagare. Il romanzo è un po’ la storia di come Marco reagisce ai gravi effetti collaterali di quel suo dono. Marco vuole solo continuare a correre per salvarsi, ma… Fino a che punto sarà disposto a spingersi? Spero che tu riceva il libro e possa scoprirlo. Se non rientri negli invii delle prime copie, più avanti vedremo di aumentare le copie a disposizione! Grazie!

    • Ciao Fatima! Grazie del commento! In effetti tutti sono curiosi di sapere cosa succede a Marco! Spero che tu sia fra i destinatari delle copie omaggio. Ma continua a seguirci, che cerchiamo di aumentare il numero delle copie a disposizione! Grazie!

  2. Come molte altre persone, ho vissuto momenti di grande dolore e malattia, e la forza di volontà vista nella persona malata è qualcosa che lascia il segno..sinceramente dalle letture relative al male spesso mi allontano, ma qui è la forza di volontà che al contrario mi attrae. Forse come molti cerco di affrontare anche io le mie paure e qui intravedo speranza.

    • Ciao Chiara, innanzitutto grazie del tuo commento che appare davvero ‘sentito’ e personale. E ciò mi rende ancora più partecipe e attento a ciò che hai espresso. In effetti anche con altre persone mi è capitato di affrontare l’argomento della malattia, un argomento molto serio, da trattare con il massimo rispetto, per cui ti ringrazio doppiamente per il tuo commento anche per darmi occasione di precisare che non si tratta di un romanzo che parla o affronta il tema della malattia. Non mi sentirei all’altezza di trattare un tema simile. L’artificio narrativo (fantasioso e di pura invenzione) da cui nasce scaturisce l’ intera storia è quel meccanismo strano e inspiegabile che nell’organismo del protagonista si innesca correndo oltre un certo livello di intensità di sforzo e che gli permette di guarire da ogni male e cancellare i segni di decadimento cellulare cui andiamo incontro invecchiando: una totale rigenerazione cellulare, che però ha sul protagonista gravi effetti collaterali soprattutto in termini psicologici e comportamentali… E’ quindi questa strana “cura” che diventa il problema contro cui si trova a lottare il protagonista del libro. Una cura dal male, che porta un altro tipo di male, che non ha nulla a che vedere con la malattia, ma semmai con gli impulsi primordiali dell’uomo, quali la tendenza egoistica a lasciarsi andare all’istinto di sopravvivenza. E’ vero però che è un romanzo in cui speranza e forza di volontà hanno un ruolo centrale: sono il motore che spinge Marco a riprendere il controllo della sua vita, a non smettere di lottare per la sua salvezza e per la sua felicità. Tutto sta a vedere fino a che punto Marco è disposto ad arrivare per poter continuare a giovarsi della sua particolare cura da ogni male. Ancora grazie per le tue parole!

      • La ringrazio molto per la Sua gentile risposta e per aver fatto chiarezza…anzi forse sarebbe più opportuno che mi scusassi con Lei per non aver capito e /o per non aver letto con maggiore attenzione. Una cosa è certa, le Sue parole rendono più evidente non solo (almeno a me) il Suo intento con questo libro, ma sicuramente accrescono l’interesse per lo stesso. Mi colpisce inoltre la Sua sincera cortesia che riscontro non solo con me, ma con chiunque le invii un messaggio. Grazie e sinceri auguri per questo libro e per quelli che verranno.

        • Ci mancherebbe altro! Non hai assolutamente nulla di cui scusarti! Anzi, ci tengo a ripetere che per me è una grande gioia trovare persone che leggano l’anteprima e mi regalano un po’ del loro tempo per lasciare un loro commento o un pensiero (figurati se non sono felice di rispondervi!). Ciò che mi avevi scritto, mi aveva dato l’occasione di parlarti e aggiungere qualcosa in più sul romanzo, quindi non ho che da ringraziarti. E poi dalla sola anteprima è difficile intuire di cosa parlerà il libro (che per altro punta molto sulle sorprese e i colpi di scena!); è già tanto se chi la legge riesce a farsi un’idea su se gli potrà interessare o meno! Quindi ho solo una cosa da chiederti: diamoci del tu! In fondo penso che i libri siano come dei dialoghi a distanza: chi li scrive ci mette tanto del suo, ma lascia anche tanto da riempire all’immaginazione del lettore. Spero che il nostro dialogo continui attraverso la lettura del libro e anche dopo, perché mi fa piacere conoscere le impressioni, le emozioni di chi legge le mie storie! Quindi diamoci del tu così potremo dialogare in modo più libero e diretto! Grazie ancora per avermi scritto! A presto!

          • Che dire.. TI ringrazio molto per le belle parole e per il tempo speso per me, mi fa molto piacere. E si, spero davvero che potremo confrontarci presto sulla lettura del libro. Ti saluto con simpatia.

  3. Un’anteprima ricca di colpi di scena e di mistero che invita a riflettere sul senso della vita, quando la vita ti mette davanti una scelta e ad una dura realtà come la scoperta di una terribile malattia e decidere se lasciarsi trascinare via o correre nel disperato tentativo di vivere al meglio il resto dei propri giorni. Questo è quello che mi ha fatto venire a galla questa anteprima che purtroppo ho vissuto in prima persona con un mio caro familiare. Mi piacerebbe leggerne il seguito per scoprire cosa riserverà il destino e la vita di Marco.

    • Ciao Teresa, grazie davvero per le tue belle parole. In effetti nel libro, oltre alla storia avventurosa e piena di colpi di scena sulle vicende terribili che capitano al protagonista, c’è molta riflessione su alcune pulsioni primordiali dell’uomo: la paura della malattia (con cui purtroppo quasi tutti noi, direttamente o indirettamente per esperienza di chi ci sta vicino, siamo costretti a confrontarci) e l’istinto di sopravvivenza. E’ questo un po’ quello su cui ci fa riflettere la storia di Marco: se ce ne dessero la possibilità, quale prezzo saremmo disposti a pagare pur di garantirci la cura da ogni male? Marco scopre che il suo fisico ha un dono: correndo può guarire… Ma a quale prezzo? Il meccanismo della sua guarigione ha delle gravi controindicazioni… Succedono cose strane, cose molto brutte, intorno a Marco. Cosa sceglierà di fare Marco: vedremo se vincerà la sua coscienza razionale o il suo istinto di sopravvivenza che lo spinge a correre, per salvarsi…

  4. Ho letto l’anteprima e dopo qualche riga, ho continuato il resto della lettura accompagnata da un brivido lungo la schiena per quella pesante scoperta e dalla curiosità di conoscere ed approfondire la via di Marco. Il suo modo di affrontare e gestire quanto scoperto. Il suo modo di vivere (e raccontarci) la sua quotidianità vissuta tra amicizie e amori. Pensieri e riflessioni. Il suo rapporto con il dottore Luca, suo grande amico. Il suo modo di scherzare e ironizzare situazioni e ricordi. Insomma, mi sono già affezionata a Marco con solo questa bellissima ed intensa anteprima. Grazie all’autore per questo estratto e spero di poter continuare la lettura del suo libro.

    • Ciao Anna Maria e grazie mille per le tue belle parole di apprezzamento! Non sai quanto mi fanno piacere! Effettivamente anche io mi sono affezionato molto a questo personaggio e la sua ironia nell’affrontare le cose, anche le più brutte, è un suo tratto distintivo che permane per tutto il romanzo, così come il suo stretto rapporto con amici (vecchi e nuovi) che lo affiancheranno nella sua avventura. Marco ci ispira simpatia, anche quando si troverà ad affrontare situazioni più “oscure”, guidato dal suo istinto di sopravvivenza, sarà difficile non comprenderlo… Grazie ancora per il tuo commento! Spero che tu possa apprezzare presto tutta la storia di Marco!

  5. Idea molto interessante, spero di leggerlo al più presto. Il concept è molto carino, correre per tornare indietro diciamo, è questo parallelismo tra la corsa e la vita che mi intriga moltissimo.

    • Grazie mille Luana! Sono lieto che tu abbia trovato l’idea interessante. Ti confesso che l’idea della corsa come mezzo per innescare il meccanismo di rigenerazione cellulare che è la particolare cura e la salvezza per il protagonista mi è venuta mentre ero a correre in pineta (sono appassionato di corsa, ma purtroppo su di me non ha gli stessi effetti benefici che ha sul protagonista del libro!!!). Da lì l’dea che questo dono straordinario che Marco scopre di avere nel momento più buio della sua vita, non poteva non avere delle controindicazioni… Doveva esserci un pesante prezzo da pagare per poter beneficiare così della cura da ogni male. E’ quello che scopriremo insieme a Marco: fosse per lui, si capisce, vorrebbe solo continuare a correre… Ma ancora non sa quali siano le conseguenze di quel suo dono: dovremo scoprirlo con lui, un po’ per volta, tra misteri inquietanti e colpi di scena inattesi… E poi? Vedremo come Marco cercherà di gestire la situazione… Ma i colpi di scena continuano inattesi fino all’ultimo!
      Grazie ancora per i tuoi apprezzamenti!

  6. Anteprima che coinvolge, mi sembra proprio il genere di romanzo che amo. C’è la voglia di rinascita, di una seconda possibilità, ma anche mistero e colpi di scena. Davvero interessante, mi piacerebbe molto leggerlo

    • Grazie infinite Maria! Sono contento che già dall’anteprima tu abbia trovato il romanzo coinvolgente! E’ proprio quello che ho cercato di fare. C’è una storia di mistero e di suspance, piena di tensione e di colpi di scena (ma non mancano nemmeno passaggi ironici, storie di amicizie vecchie e nuove e di amori che finiscono e altri cominciano). Ma c’è soprattutto molta introspezione del personaggio di Marco, il protagonista: dalla vita ne ha prese e ora che si trova a scoprire di avere una seconda possibilità, un’occasione di rivincita… Beh, dovrebbe rinunciare a correre solo perché la sua particolare cura di ogni male presenta dei gravi effetti collaterali? Deve scegliere la sua salvezza o la sicurezza per chi gli sta intorno? Il problema è che anche lui deve scoprire davvero quale prezzo c’è da pagare e allora… Vedremo cosa deciderà di fare… Grazie ancora per i tuoi apprezzamenti!

  7. Un’anteprima molto coinvolgente, la vita di Marco sicuramente non è stata facile, piena di sacrifici e sofferenze. Intrigante fin da subito, curiosissima di scoprire di più!

    • Grazie Vanessa! Mi fa molto piacere che l’anteprima ti sia piaciuta! Verissimo… Marco ha preso un bel po’ di botte dalla vita e per questo quando scopre di avere una seconda occasione, ci si butta a capofitto deciso questa volta a prendersi dalla vita quello che si merita… E se il suo dono comporterà di dover accettare degli effetti collaterali… Beh, peggio per chi gli si mette di traverso… Ma anche lui dovrà scoprire poco a poco, quanto sia grande il prezzo pagare per la cura da ogni male. E a quel punto cosa deciderà di fare?… Grazie ancora per il tuo commento!

  8. Una scrittura chiara e limpida che mi ha portata nello studio medico accanto a Marco e mi ha fatto percepire tutta la sua angoscia. Tuttavia, è proprio vero che quando di tocca il fondo, si trova poi la forza di risalire. Infatti, ritrovo poi Marco che ha ripreso una vita sana e ad uscire. Si prospetta una lettura interessante e molto empatica.

    • Ciao Maria, grazie infinite per i tuoi apprezzamenti, non sai quanto mi fanno piacere! In effetti una delle cose a cui miravo mentre scrivevo questo libro (al di là della storia avventurosa e intrigante, che spero incuriosisca e tenga il lettore col fiato sospeso per capire cosa succerà a Marco e come e se riuscirà a gestire tutte le conseguenze di ciò che gli capita), la cosa che più mi premeva era mantenere questa empatia con il protagonista, una sorta di confronto con lui che ci porta a interrogarsi cosa noi avremmo fatto se ci fossimo trovati al suo posto! Spero che tu possa ricevere una copia omaggio. Visto che siete in tanti ad interessarvi al mio libro, vedrò di aumentare il numero di copie così da soddisfare più persone possibile! Grazie ancora per il tuo commento!

  9. Molto bella l’anteprima- nessuno vorrebbe trovarsi in quella situazione- Marco corre,mangia sano non si lascia andare – sono molto curiosa di vedere come va a finire mi farebbe molto piacere colmarla leggendo tutto il libro

    • Grazie Maria Rosa! Mi fa molto piacere che tu abbia trovato l’estratto interessante! In effetti la storia prosegue in un crescendo di mistero, sorprese (a volte molto inquietanti e misteriose) e con una suspance che aumenta progressivamente, che spero davvero incolli il lettore alle pagine prima per scoprire cosa sta accadendo a Marco, poi per capire come lui riuscirà a gestore la cosa… Perché Marco, lo avrete capito, non può rinunciare a correre… Anche se la corsa, oltre a essere la sua personale cura di ogni male, ha notevoli, evidenti effetti collaterali. Soprattutto per chi gli sta intorno… Spero che tu sia tra i primi per la copia omaggio (Ma poi vediamo di aumentare il numero ci copie così da soddisfare più persone possibile!). Grazie ancora per il tuo commento!

  10. Un’anteprima davvero molto interessante e carica di domande, la prima fra tutte è: “Cosa succederà a Marco?”.
    La voglia di correre poi, oltre ad essere letterale, avrà anche un qualche significato simbolico? Come ad esempio “allontanarsi dal problema”?
    Sicuramente un libro che fin dalla copertina porta con sé un alone di mistero.

    • Ciao Valentina e grazie per il tuo commento! E’ un libro in cui senz’altro dall’inizio alla fine c’è del mistero e vari colpi di scena! E sì, la corsa ha anche una più di una valenza simbolica, come dicevi tu una è quella di allontanarsi dal problema, da ciò che fa soffrire (Marco, il protagonista, si dà alla corsa dopo aver mollato da tempo ogni attività sportiva, proprio per fuggire dal pensiero del suo “male” ed è così, per caso, che scoprirà di avere questo straordinario e oscuro dono); ma la corsa può anche simboleggiare l’abbandonarsi alla natura, alla parte più fisica, istintiva, animale dell’uomo… A discapito della parte più razionale o morale, quella sovrastruttura con cui l’uomo razionalmente ingabbia e domina le proprie pulsioni… Marco vuole correre per godere del suo dono, quando dovrà arrendersi al fatto che questo dono ha dei gravi effetti collaterali, che usarlo può portare a “brutte cose” cosa deciderà di fare? E noi al suo posto cosa sceglieremmo di fare?…

    • Grazie davvero Anna per le tue parole! In effetti è una storia di quelle col brivido (ma non solo! C’è anche ironia, storie di amori e di amicizia e di rivalsa personale!). Però è vero che è una storia a tinte forti, oscure. E soprattutto un viaggio da fare in compagnia di Marco per vedere dove lo porterà la sua voglia di correre per godere della sua “cura da ogni male”, ma soprattutto dove lo porteranno gli effetti collaterali della sua particolarissima cura! Perché c’è sempre un prezzo da pagare, se si scombinano i piani della natura… Spero che tu sia tra i primi estratti per le copie omaggio, ma vediamo presto di aumentare le copie a disposizione, per soddisfare più persone possibile! Grazie!

  11. Un’anteprima intensa e toccante! Lascia immaginare il seguito del libro che, carico di verità che purtroppo sono la realtà di molte persone, promette una storia travolgente!

    • Grazie Sara! Mi fa piacere che il libro ti abbia incuriosito! In effetti se ti piacciono le storie con un bel po’di mistero, suspance e colpi di scena, in questo non mancano davvero! Anche se poi nella storia c’è molto altro… Amori che finiscono e amori che iniziano, store di amicizia, ma anche tanta tanta voglia di Marco di avere una seconda occasione, una rivalsa nella vita… Magari potesse ignorare o almeno imparare a gestire tutte le conseguenze che ne derivano! Chissà dove lo porterà il suo bisogno di continuare a correre…

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