lunedì, 2 Ottobre 2023
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La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini

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La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini

La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini di Antonio Pascale è uno dei libri della cinquina finalista del Premio Campiello 2022

La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini, la botanica dell’anima

C’è in questo libro l’invenzione di una forma, felicissima e leggera: il racconto in fiore, dove ogni uomo si staglia come un albero, a braccia aperte sotto il cielo. Una ramificazione di storie, intrecciate come l’edera, antiche come il grano, contorte e nodose e belle come i tronchi di olivo. Imparando a leggere le piante forse si scorgono le donne e gli uomini così come sono, nel ciclo spontaneo della loro natura, contraddittoria e vitale. Entrate sotto l’ombra dei rami in fiore: qui ci siete voi.

Cosa racconta questo libro? Di un uomo che più vive più dimentica, più desidera più si abbatte, più legge e apprende, più si ritrova confuso e impaurito: un po’ come tutti. Per questo cerca qualcosa di stabile, dei punti di orientamento ben visibili. Solo che lui, a differenza di tanti, si rivolge alle piante, costruendo una sorta di romanzo atipico, in cui ogni puntata è come un viaggio (nell’infanzia, nel tempo, con le donne). In fondo, queste magnifiche creature sono qui da molto prima di noi e saranno le ultime a morire. Le piante sono dei fari, racchiudono simboli millenari, essenziali, nitidi. Riescono a sfidare le avversità e quindi ci offrono un modello di resistenza, perché con tenacia mettono in mostra la potenza delle contraddizioni: il desiderio di vivere e amare (espresso dal ciliegio) che può procurare frustrazione e insicurezza; la forza (della quercia) che ci può abbandonare all’istante, buttandoci nello sconforto; la democrazia come processo di adattamento tra profondità e superficie (l’olivo); la necessità di un rito di passaggio (grano), di un viaggio che comprenda una morte per rinascere. Questo libro è un oroscopo, un sismografo, una macchina del tempo, oltre che una sorta di botanica dei sentimenti. D’altra parte le piante sono uno strumento d’eccezione per affrontare la nostra misteriosa, divertente, intricata natura: somigliano a noi più di quanto avremmo mai creduto. Al mondo esistono gli esperti di piante ed esistono gli scrittori: poi esiste Antonio Pascale, appassionato conoscitore della natura, uno dei narratori più apprezzati della sua generazione. Come nessun altro sa interrogare gli alberi, ascoltandone la storia e l’intrinseca bellezza.

L’autore

Antonio Pascale, nasce a Napoli nel 1966. È scrittore, saggista, autore teatrale e televisivo, ispettore presso il Mipaaf e si occupa di divulgazione scientifica. Ha pubblicato per Einaudi, La città distrattaRitorno alla città distrattaLa manutenzione degli affetti,Passa la bellezzaScienza e sentimentoLe attenuanti sentimentaliLe aggravanti sentimentali e La foglia di fico. Collabora con «Il Mattino», «Il Foglio», per cui dirige il bisettimanale di agricoltura «Agrifoglio», «Rivista Studio», «Link. Idee per la tv», «Mind», «Le Scienze», «limes» e ha un blog sul «Post».

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La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini
di Antonio Pascale

Editore: Einaudi (2 novembre 2021)
Copertina rigida: ‎296 pagine

8 Commenti

  1. Vorrei avere l’occasione di leggere questo libro in un grande prato semi ombreggiato da grandi piante e col solo rumore del fruscio del vento…una lettura interessante e di certo no così scontata come potrebbe apparire.

  2. Questo libro, profondo e ricco di cultura mi affascina tantissimo. Conosco le piante e mi è sempre piaciuta l’idea che esista una stretta connessione tra uomini e il mondo vegetale. Trovo che possa essere una lettura paragonabile ad un viaggio, un’esperienza nel profondo.. nella conoscenza dell’intima essenza delle persone e delle piante, così affascinanti e complesse. Entrambi siamo esseri viventi estremamente resilienti che nell’evoluzione si sono adattati ai cambiamenti, sopravvivendo a tantissime cose (le piante molto di più degli uomini). Apparentemente così diversi ma intimamente, profondamente connessi!

  3. Voto per questo libro, per il concorso 5 libri di Mari.
    Sono cresciuta arrampicandomi tra alberi di fico e di olivo e quando sei in cima, ad esso, non puoi che meditare sulla loro infinita bellezza. Nell’osservare la copertina , mi sono sentita magneticamente attratta da questo contenuto.
    Gli alberi hanno un’essenza davvero simile alla nostra.

    Sono curiosa di sapere cos’altro si può imparare, mi farebbe piacere avere una copia in lettura se possible.
    Grazie ^⁠_⁠^

  4. Un’anteprima molto interessante, di quest’uomo pronto a tuffarsi nei suoi ricordi di vita ma sopratutto questo approccio con le piante, qualcosa di così nuovo e originale. Spero di poter approfondire questa lettura.

  5. “Storie di alberi, donne, uomini”: la premessa che racchiude l’inizio dell’umanità. Non è stato forse il frutto colto da un albero che ha segnato il destino dell’universo, punendoci del ben noto ‘peccato originale’? Da quel momento, ogni donna porta la colpa di essere peccaminosa o ogni uomo quella di essere influenzabile. Le piante raccontano la nostra storia dall’inizio dei tempi e io vorrei tanto conoscerla.

  6. Il mio voto per questo libro per 5 Libri nei mari del web perché mi ha colpito subito fin dalla copertina. Credo che sia un libro molto interessante soprattutto per la simbiosi uomo-natura, escamotage letterario che è la prima volta che lo trovo utilizzato in maniera così profonda. Un libro propedeutico che non vuole solo raccontare ma anche far riflettere il lettore Mi piacerebbe davvero molto leggerlo.

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