La diversità è una zona di confine incerta, dove i margini tra identità e differenza, tra uguaglianza e difformità sono sottili e sfumati. Il nostro personaggio, durante un sogno, viene catapultato in un paese in cui tutti gli abitanti vivono in carrozzina. Inizialmente ha la convinzione che si tratti di un luogo di cura, ma ben presto si rende conto che tutti vivono questa condizione di apparente disagio.
Frastornato e confuso l’uomo non riesce a trovare una spiegazione tanto da essere considerato dagli abitanti di questa città come “diverso”. Viene sottoposto ad accertamenti clinico-medici che combinati con le capacità e le abilità rilevate portano all’inevitabile sentenza che lo etichetta come disabile da rieducare. Il racconto fantastico mette in discussione certezze consolidate. Ognuno di noi si specchia nel diverso con le proprie idee e finché non prende coscienza della limitatezza personale è convinto che l’immagine riflessa non può che essere la propria. Ciascuno di noi ha un bagaglio di esperienze e conoscenze unico che rischia di non essere valorizzato in virtù di pregiudizi e preconcetti. L’accettazione della diversità è una grande scommessa che non ammette i se e i ma: l’uguaglianza è solo un’illusione, siamo tutti diversi ed è proprio questa diversità a renderci unici.
Anteprima del libro
Da diverse notti facevo fatica a dormire. Il caldo torrido di agosto con le sue alte temperature non era un buon compagno di letto. Il sudore grondava dalla mia fronte, come una cascata di acqua che saltella da una roccia all’altra.
Per fortuna una volta assopito il dio del sogno Morfeo non tardava a farmi visita. con le sue grandi ali silenziose mi trasportava in mondi lontani, donandomi realistiche illusioni e visioni fantastiche. Terre immaginarie e bizzarre si aprivano dinanzi ai miei increduli occhi, mentre figure misteriose occupavano i luoghi mentali della percezione. erano viaggi senza meta, dei quali, al risveglio, ricordavo poco o nulla. Le tracce degli avvenimenti vissuti sparivano magicamente, si azzeravano forse per non appesantire la mia mente, provata da siffatta stanchezza. se è vero che i sogni sono desideri inconsci e non accessibili all’Io è probabile che l’eclisse vespertina dei fotogrammi mentali altro non sia che una forma di difesa della mia coscienza.
Mi ero abituato all’idea del buio mentale mattutino, finché un bel giorno misteriosamente cominciai a rammentare minuziosamente dettagli di un sogno che ben presto si sarebbe tramutato in un incubo. era la notte di san Lorenzo e una pioggia di stelle cadenti attraversava il cielo, lasciando una magica scia di luce e tanti desideri sospesi. Mi godevo su un giaciglio improvvisato questo celestiale panorama, osservando assopito lo spettacolo luminoso. Le traiettorie luccicanti dei frammenti spaziali si incrociavano disegnando quadri astratti sulla tela celeste. I pensieri sembravano sedati dallo spettacolare scenario, quando, mi sentii risucchiare con forza da un vortice d’aria schiacciato dalla pressione, ruotando nel vuoto, volteggiavo…
Un titolo emblematico per un libro che ha come obiettivo primario quello di far riflettere il lettore.
Un libro diverso dal solito. Sono proprio curiosa di leggerlo e sapere come andrà a finire. Complimenti all’autore
” Il paese delle carrozzine ” di Baini e Falco è un racconto fantastico che raccoglie spunti dalla realtà, dalla condizione umana.
Presenta un mondo in apparenza popolato da disabili, ma in realtà attraversato da una linea di confine di imperscrutabile dinamica.
Mi piacerebbe leggerlo per intero, il racconto, e poi stendere su di esso un rapporto recensivo.
Grazie agli autori se vorranno farmi dono di una copia.
Gaetano
Originale il contenuto! Ed estremamente toccante, oltre che attuale. Sicuramente una storia da leggere e far leggere!
Che belle parole… già l’anteprima fa presagire un bel romanzo. Mi incuriosisce il modo in cui è scritto, mi è piaciuta molto l’immagine del sudore descritta come una cascata di acqua che saltella da una roccia all’altra, così come il modo in cui è scritto il resto, denota una persona molto sensibile e piena di buoni sentimenti. Questo fa capire che la diversità non sta fuori ma dentro di noi e che alle volte nemmeno diamo retta ai nostri pensieri più profondi, forse per paura. Mi piacerebbe approfondire la lettura dell’intero romanzo.
Questo libro sempre proiettarci in un mondo reale al contrario dove la persona disabile è considerata la normalità mentre il normodotato (come lo definiamo noi) il disabile.
Chissà come sarebbe un modo così nella quotidianità!
Sicuramente le città sarebbero senza barriere architettoniche.
Mi incuriosisce leggere questo libro perchè in questo modo potrei capire meglio come ci si sente a stare dall’altra parte.
Lo trovo molto interessante, un modo originale per vedere come ci si sente dall’altra parte. Un modo per smettere di parlare di “normalità” e “diversità”
Ho letto le prime righe del libro nel paese delle carrozzine e mi incuriosisce sapere il seguito, la copertina mi piace e vorrei proprio approfondire la lettura e vedere alla fine il protagonista cosa farà al risveglio. spero di avere la possibilità di leggerlo per intero .