Piccoli Mondi Perfetti di Norma Giumelli, la recensione di Nicla Morletti
Piccoli Mondi Perfetti di Norma Giumelli, “un libro estremamente dolce, originale e magico” (Nicla Morletti)
“Ogni fiaba che si rispetti comincia con: ‘C’era una volta…’ Questa avventura comincia proprio così, perché è proprio nel mondo delle fiabe che tutto è possibile” scrive l’autrice. Prosegue poi: “È nella fantasia che esiste quel luogo meraviglioso senza età, accessibile a tutti, dove ognuno può rifugiarsi quando il mondo sembra voler dimenticare la dolcezza di cui è capace.” Trovo queste frasi straordinariamente vere e belle, concetti luminosi e pieni di speranza.
E infatti c’era una volta, tanto tanto tempo fa, e molto probabilmente c’è ancora… un bambino… Un libro estremamente dolce, originale e magico. Un’avventura che va oltre i confini del tempo, quella vissuta dai due piccoli protagonisti Nino e Daniel, ambedue autistici, che vivono la loro vita in due mondi paralleli: il primo in Italia ai nostri giorni e l’altro nell’America dell’800.
Si tratta di due creature sensibilissime da sentire l’uno la presenza dell’altro anche se in secoli e luoghi diversi. E poi c’è una medaglia magica, le frittelle nell’olio bollente, il catino della biancheria piegata, doni di nozze e porta gioie… Note di purezza, armonia, bellezza. C’è una frase del libro che mi è rimasta impressa per la sua grande verità: “Non sono le persone a metterci paura, ma gli eventi, le circostanze che ruotano intorno a loro. Avvenimenti incontrollabili in cui anche la volontà più ferrea tende a vacillare.”
Ho apprezzato e mi è piaciuto moltissimo Piccoli Mondi Perfetti di Norma Giumelli, ricco di conoscenza e di messaggi, scritto tra l’altro in punta di penna, dalle atmosfere e dai sentimenti sublimi e così particolari. Pagine dense di un magico incanto che cattura il lettore per il profondo, denso significato e per il messaggio di amore e speranza che lascia nell’anima del lettore. Due piccoli mondi perfetti, un unico cuore che batte tra le pagine con intensità, dolcezza e amore. Bellissimo. Nicla Morletti
Leggi anteprima di Piccoli mondo perfetti di Norma Giumelli
Nino – 1990
La scrivania era immersa nel solito disordine. I libri appena letti stavano quasi uno di fianco all’altro subito dopo il dizionario dei sinonimi e dei contrari, ancora nuovo, mai aperto. I fogli accartocciati nel cestino accanto alla sedia e che occupavano grande spazio anche sul tavolo di lavoro, stavano a testimoniare i vari, innumerevoli tentativi di mettere insieme un’idea che si agitava convulsa nella sua mente, esasperando il pensiero fino a trasformarlo in…niente.
Al centro della scrivania un quaderno grande, con la copertina avvolta dietro, da lasciare in vista la prima pagina, immacolata, del suo grande capolavoro.
Mirco era immerso nel suo fantasticare. Se ne stava lì seduto da almeno tre ore. Fu il battere la mezz’ora del pendolo che lo riportò improvvisamente alla realtà. Un dolce sorriso disegnò le sue labbra e fece scomparire la ruga di concentrazione che ogni giorno andava a dividere la sua fronte alta proprio tra un sopracciglio e l’altro. Lasciò la sedia su cui era seduto, si fermò un istante davanti allo specchio ovale circondato da rose blu; estrasse il pettine dal cassetto e si pettinò cercando di ridarsi un certo tono.
Appena richiuse la porta alle sue spalle, Mirco era già un altro uomo. Quando azionò la chiave per l’apertura della sua mercedes rosso fuoco, lo studio era già a mille chilometri di distanza dai suoi pensieri. Dei libri che aveva letto persisteva solo un vago ricordo e lui si dirigeva verso la sola cosa che veramente importasse nella sua vita.
Come ogni giorno, percorrendo quella strada, mano a mano che si avvicinava, un delicato profumo di rose arrivava da molto, molto lontano, attraversava gli oceani, le vette più alte, superava le auto, dietro, davanti, intorno a lui. Oltrepassava ogni muro; anche quello delle lacrime che non era ancora riuscito a versare. Entrava con una dolcezza dalla forza indefinibile nell’abitacolo e Mirco per un istante riusciva a vedere gli immensi occhi nocciola di Rosa, sentiva il profumo di sua moglie, riviveva il suo sorriso, il tocco della sua mano, la morbidezza delle sue labbra. Avrebbe tanto voluto provare le stesse sensazioni a casa, magari la sera prima di addormentarsi, ma non succedeva mai. Solo durante quel tratto di strada accadeva il miracolo.
Quando il motore si spense e aprì la portiera, gli sembrò come ogni volta, che assieme a lui dall’auto uscisse anche il profumo che l’aveva accompagnato fino lì e che anche i dolci ricordi che aveva appena rivissuto facessero una sorta di balletto in aria, perdendosi pian piano nei loro volteggi per tornare planando nel luogo dov’erano nati. Chiusi, nel silenzio del suo cuore.
Nino non sorrideva quel giorno; scendeva l’ultimo dei tre gradini davanti l’ingresso della scuola materna. Mirco pensò subito che fosse successo qualcosa, perché ogni giorno alle sedici in punto, Nino alzava i suoi grandi occhi celesti verso di lui e lo salutava, prima ancora che con la voce, con un largo sorriso. Quel giovedì pomeriggio l’aveva alzata la testa, ma le sue labbra erano rimaste ferme e Mirco aveva potuto scorgere un’ombra misteriosa attraversare gli occhi di suo figlio. Aveva visto nuvole minacciose in quegli occhi che tanto amava, fino a quel momento di un celeste che poteva fare invidia al cielo.
Prese nella sua la piccola mano mentre un lampo attraversò il cielo.
All’arrivo del tuono Nino strinse forte la mano di suo padre che si chinò su di lui per prenderlo in braccio. “Non devi avere paura, sono gli angeli che stanno giocando e le loro grida ci arrivano amplificate. Loro stanno in un posto molto, molto più grande di quello dove stiamo noi”.
Voleva sapere cos’era successo ma decise che gliel’avrebbe chiesto una volta rincasati.
Nino era davvero un bel bambino, aveva la pelle rosa, chiara come una rosa delicata; i capelli erano del colore del sole.
D’estate riuscivano a confondersi con i suoi raggi. Aveva gli occhi grandi e generosi, celesti, così celesti da sembrare che un pittore si preoccupasse ogni giorno di dipingerli a pastello. A coronare questo incanto, una rara sensibilità toccava il cuore di chiunque si avvicinasse a lui.
Era troppo taciturno, non era da lui. Non avrebbe potuto resistere un istante di più.
“Nino, cosa succede? Hai litigato con qualcuno? La signorina Viola ti ha sgridato”?
Nino girò lentamente il viso verso di lui e a Mirco sembrò che quel gesto gli fosse costato un enorme fatica. Ma ciò che lo colpì maggiormente fu quel velo grigio che rivide nei suoi occhi. Le stesse nubi di poco prima, quando uscendo dall’asilo non lo aveva salutato, dimenticandosi anche di sorridere. Si impose di rimanere calmo. Ma come poteva? Nino era tutta la sua vita.
Rosa se ne era andata da quattro mesi, all’improvviso. Lui lavorava ancora al giornale in quel periodo. Tornava a casa la sera tardi ed ogni volta gli sembrava di essere rimasto lontano da sua moglie per un’eternità.
Quanto durava un’eternità? Otto? Dieci ore? No, questa era l’eternità. L’eternità senza di lei.
Mirco attese una risposta che non arrivò mai. Fermò con delicatezza la mercedes davanti al saliscendi del garage, ma non scese subito dall’auto. Prese tra le sue le mani di suo figlio.
“Nino, sei arrabbiato con me”?
Ma Nino non rispose. Forse aveva fatto qualcosa che lo aveva deluso. Ripercorse mentalmente ciò che era successo quel mattino, prima di uscire per andare alla scuola materna. Era entrato nella stanza di suo figlio, meravigliato. Da quando Rosa non c era più, Nino aveva dormito ogni notte con lui. Mirco lo portava tutte le sere nel suo lettino dopo che si era addormentato tra le sue braccia, sul divano; e lui, immancabilmente, nel cuore della notte, si trasferiva nella stanza del padre. Mirco lo ritrovava, ogni mattina rannicchiato accanto a lui. La scena che vedeva ad ogni risveglio gli trasmetteva una gioia indicibile.
Quella mattina invece Mirco si era svegliato completamente solo nel grande letto. Anche se in principio la cosa gli era parsa strana, collegò l’accaduto al fatto che Nino la sera precedente si era addormentato più tardi del solito. Forse, anzi, molto probabilmente, aveva dormito profondamente per tutta la notte. Non ci aveva più pensato, ma ora ricordava come mentre faceva colazione il bambino fosse stato più taciturno del solito. Eppure lui non gli aveva detto nulla che potesse averlo ferito. Ne era certo. Lo obbligò a guardarlo negli occhi. “Perché non mi parli? Ce 1’hai con me”? Ma Nino distoglieva lo sguardo, lo guardava di nuovo e di nuovo lo ignorava.
Mirco aprì la portiera e fece scendere suo figlio dall’auto. Entrarono in casa.
Perché non era riuscito a fissare gli occhi dentro i suoi? Quante volte avevano giocato a “chi ride per primo”? Il gioco consisteva nel guardarsi continuamente negli occhi. Bisognava resistere a non ridere. Si poteva sorridere, ma il primo che faceva anche il minimo rumore mentre si impegnava a non ridere, aveva perduto irreparabilmente. Era il gioco preferito di Nino. Non distoglieva mai lo sguardo.
Piccoli Mondi Perfetti
di Norma Giumelli
Grafimage, 2013 – pag. 258
Ndr – L’articolo di presentazione del libro “Piccoli Mondi Perfetti” di Norma Giumelli è stato pubblicato la prima volta in Manuale di Mari il 13 ottobre 2013.
Nella copertina vi è l’immagine di una persona rannicchiata come un angelo avvolto dalle proprie ali. Nella quarta di copertina breve biografia dell’autrice e accenno della trama.
La dedica è molto bella e profonda.
Le storie dei due protagonisti, Nino e Daniel, si intrecciano a quelle di altre persone in un viaggio nel tempo ma anche nell’anima a metà tra fantasy e realtà. Due vite distanti eppure unite nelle esperienze vissute, nei gesti e nelle emozioni.
Un libro che fa riflettere ed emozionare perché ci si immedesima con le persone care che stanno loro accanto.
Sapiente uso dei punti di vista e molto bello l’intercalare tra le epoche che non confondono mai il lettore ma anzi gli permettono di comprendere meglio tutte le sfaccettature della storia.
Un libro bellissimo per l’intreccio, la storia ben costruita e grande merito alla scrittrice per aver affrontato in modo originale una tematica importante quanto complessa da comprendere che è l’autismo. Si comprende anche che, assieme all’amore per i bambini, è un tema a lei molto caro.
Una lettura utile di una fiaba moderna volta a far conoscere meglio l’autismo e che aiuta a riflettere sulle cose davvero importanti della vita.
Ringrazio Norma Giumelli per avermi fatto immergere in questa storia,
Valentina
Lo stile di questa autrice mi ha fatto entrare subito nella storia, lasciando il mio corpo qui in questo letto su cui mi trovo ora e facendomi viaggiare nel tempo e nello spazio per raggiungere Nino e Mirco…e tutto questo solo in poche frasi!
Spero davvero di poter ricevere il libro, per volare con la fantasia e soprattutto con il cuore assieme a questi dolcissimi ragazzi…
Nicoletta
Ho chiuso gli occhi e ho visto lo sguardo di Nino cosi difficile da interpretare. Mmi ha fatto soffrire quel papà ,anche un po’ mammo, per quel momento che gli ha cambiato tutto. Marco e Nino due personaggi ed un unico cuore. L’autismo è atroce, ma basta varcare quel muro e tutto ritorna più facile e quel bimbo al di la’ del mare? Quali legami legano quei due bimbi? Quali misteri stanno giocando con quelle due piccole vite? NORMA GIUMELLI, autrice fantastica, lo vorrei proprio sapere. Un abbraccio.
Il mio voto per questo libro per 5 LIBRI NEI MARI DEL WEB
Il mio voto per questo libro per 5 libri nei mari del web perché a volte si ha bisogno di credere nelle favole e ritrovare la gioia dei bambini.Mariliana
Che sensazione emozionante ho provato leggendo l’anteprima di questo libro! sarei molto onorata di ricevere una copia di questo convincente libro. Un tema di una delicatezza esorbitante raccontato molto bene dall’autrice. mi sarebbe davvero un sacco piacere leggere e ricevere questo libro cordiali saluti giulia
Il tema è sicuramente molto difficile da affrontare, ma dall’incipit trovo che sia stato trattato in maniera esemplare, con una sensibilità particolare, spero di continuare la lettura, in effetti penso che sia uno di quei libri che tutti dovremmo leggere almeno una volta nella vita
Un libro sensibile e delicato. Mi piacerebbe molto approfondirne la lettura e ricevere copia. Grazie.
Quanta emozione trasmette questo libro senti la passione che scorre nelle vene poche letture mi hanno emozionato ma questa anche se in una brevissima sintesi mi fa quasi piangere mi piacerebbe conoscere la fine
Credo che un passo compendi il significato dell’intero libro: “Se ti avvicini alle persone in quel modo, ne oltrepassi la superficialità, se ti avvicini tanto da sentir scivolare via l’apparenza, che ti stava appiccicata come una seconda pelle … potresti scoprire qualcosa di meraviglioso. Qualcosa che sta in un posto speciale dell’essere umano: vicino al cuore, più giù … in un posto tutto suo. E potresti non volertene più staccare”.
Questo libro è una specie di scrigno che custodisce segreti nei quali non è facile penetrare, se non avvicinandovisi con rispetto e discrezione, proprio come lascia intendere la frase che ho citato all’inizio, che costituisce a mio parere l’essenza del libro di Norma. Ho letto altre bellissime ed entusiastiche recensioni di questo libro, descritto come una favola piena di buoni sentimenti. Ed in un certo senso ciò è vero. Però non si tratta di una favola e non si tratta soltanto di buoni sentimenti. Quella che può essere interpretata come una sorta di magìa è invece realtà, è il risultato naturale di un mondo che si nutre di Amore e che trasforma in pura bellezza anche le tragedie delle quali la vita è costellata, come dimostra il seguente passo:
“Daniel peggiorava di giorno in giorno … Erano tutti preoccupati per lui. “Perché la sorte è così crudele? Gli ha fatto il dono di vivere una vita piena, felice e poi, come glielo ha dato, glielo ha tolto senza tante cerimonie”. Kathrine lo trovava insensato, orribile. “Non lo so … ma non sono sicura che Daniel la pensi così. Io preferirei vivere fin che posso quel dono, piuttosto che non viverlo affatto”. Anche Melly era triste.” (Piccoli Mondi Perfetti, pagina 248, 249).
Questo libro è un vero e proprio “Mondo d’Amore”.
Un buon libro è quello che ti cattura subito dalla prima parola. Un libro vero è quello che ti sa emozionare e trasmettere un insegnamento di vita. Ecco dall’anteprima credo che questo abbia entrambe le caratteristiche perché non è un libro per intrattenere ma per parlare di un tema importante come l’autismo e si propone di insegnare qualcosa al lettore, farlo riflettere in un mondo dove qualcuno considera chi ha l’autismo viene visto come diverso.
[…] Piccoli Mondi Perfetti di Norma Giumelli – Un libro estremamente dolce, originale e magico. Un’avventura che va oltre i confini del tempo. — Leggi su https://www.manualedimari.it/portale/piccoli-mondi-perfetti-di-norma-giumelli/ […]
Dall’anteprima e dalla presentazione sembra davvero un ottimo libro, ricco di sentimenti, una scrittura delicata, le emozioni emergono dalla stessa, una fiaba densa di significato.
Un tema importante trattato con delicatezza, come la copertina, pennellate di colore, e piume candide a proteggere in un abbraccio…
Spero di aver la possibilità di leggere l’intera opera.
Solo una persona di grande sensibilità poteva scrivere una storia così . Bellissimo già dalle prime righe ti fa rivivere emozioni che al giorno d’oggi rappresentano quello di più bello un essere umano può possedere. Bellissimo da leggere non solo ai bambini ma anche in chi ha abbandonato il mondo dei sogni perdendo lo stupore e la gioia della vita.Auguri di cuore e tanta fortuna non solo per il suo libro ma per la bellezza del suo animo Mariliana
Sono stata catturata fin da subito da questa storia. Il modo di scrivere, la caratterizzazione dei personaggi, il profondo rapporto che lega un padre ad un figlio, un rapporto che va oltre qualsiasi cosa. Tutto questo descritto con una dolcezza incredibile, quasi in punta di piedi. Non è facile parlare di autismo, non è facile soprattutto perchè, purtroppo, al giorno d’oggi si assiste ancora ad episodi di discriminazione. Non è facile perchè non tutti riescono ad apprezzare la potenza di questi bambini, bambini che poi diventeranno adulti ma che non perderanno mai la curiosità e la voglia di scoprire il mondo. Spero di poter leggere l’intero libro, per emozionarmi ancora una volta, ancora e per sempre.
Le favole……non mi sono mai stancata di leggerle, prima per me stessa, poi per i miei figli, adesso per i nipoti!
Un’anteprima dolce che cattura ed invoglia alla lettura, facendo presagire un contenuto toccante. Sarebbe bello poterlo avere!
[…] Piccoli Mondi Perfetti di Norma Giumelli […]
Una fiaba delicata e al tempo stesso molto profonda, una tematica di cui non si parla mai abbastanza. Complimenti!
Ho letto queste prime righe e subito sono stata catturata dalla storia, Nino e Mirco sono descritti in modo impeccabile e la loro storia mi ha commossa. Si percepisce un profondo legame tra padre e figlio, accomunati dal dolore per la perdita di Rosa. Il fatto che sia una fiaba mi fa sperare in un lieto fine che riscalda il cuore. Molto bello davvero!
Quanta dolcezza emerge in poche righe figuriamoci in tutto il racconto. In queste periodo è quello che ci fa andare avanti
Sarebbe bello immergersi in questa favola e sognare, visto che in questo periodo oltre a cancellarti la vita ci cancellano i sogni
Mi è subito piaciuta la copertina del libro e poi leggendo che si tratta di una fiaba e riguarda bambini mi ha incuriosito, mi piacerebbe approfondire la lettura e leggere tutto il testo, mi sembra di facile comprensione e lo stile fiaba mi piace molto. sarei ben lieta di ricevere la copia del libro..grazie. saluti.
Bellissimo il brano qui citato. Adoro le fiabe, adoro i racconti inventati, dove spesso mi nascondo dal mondo che mi circonda. Non vedo l’ora di leggere tutto il libro!
Incipit veramente interessante,pieno di sentimento.
Mi piacerebbe approfondire la lettura
Sono sempre affascinata dalle favole perché penso che tutto andrebbe vissuto con maggiore leggerezza. Che dire? Brava!
Leggo le prime righe e subito mi cattura la freschezza dello scrivere, in quel suo scorrere così caratteristico, come se le parole avessero una vita propria. Poi mi soffermo a pensare al tema di questo libro: l’autismo, non una malattia ma un modo d’essere, di vivere. E mi catapulto in quel mondo di voci mai sentite e di suoni mai percepiti sulla pelle, di sorrisi all’apparenza lontani, di pensieri che non si materializzeranno mai nell’immaginario nostro collettivo. Eppure, quando per caso o per scelta, varchi la soglia di quell’universo parallelo, ti accorgi di come sia così unico vivere. Allora, lasci per un istante che la paura, la diffidenza, si aggomitolino in un angolo del cuore e permettano alla tua anima di uscire da quel muro di freddezza che la protegge. Ti accorgi che non hai mai vissuto veramente ogni istante, che non hai mai assaporato la bellezza della vita e che forse, nemmeno riuscivi a scorgerla, troppo preso com’eri, dalle apparenze della vita. L’autismo apre gli occhi, il cuore, la mente… certo, non è facile calarsi nella vita di quel mondo ma, se ci riesci, magari solo accettandolo, ti accorgi che la persona realmente malata, è quella incapace di accogliere la diversità come dono, non come peso. Un libri davvero originale e diretto, che colpisce al cuore anche solo con poche frasi… e lo scalda, come pochi. Grazie. Simona
Simona….che gioia il tuo commento….grazie. Da quello che scrivi si percepisce la tua sensibilità, capace di mettersi non solo a leggere, ma anche ad ascoltare. Grazie
Anche a me ha colpito la dolcezza di queste prime pagine del racconto, sopratutto quando Mirco si ritrova Nino tutte le mattine nel suo letto, rannicchiato vicino a lui, dopo che la sua mamma non c’è più, è un’immagine tenera e dolce che l’autore descrive benissimo, però credo che la storia di Nino non sarà tutta rose e fiori, visto che il romanzo parla di autismo, penso che non sia molto facile da affrontare questo problema.
Hai ragione Natalia, non è un tema facile da affrontare e nemmeno da comprendere….io ho cercato di affrontarlo nel modo più semplice possibile, con l’amore. Grazie per averlo apprezzato.
Un breve stralcio di questo romanzo, descritto davvero con tanta dolcezza.. quasi come se il lettore fosse proiettato nel mondo di Mirco e Nino, in punta di piedi..
quello che mi ha colpito maggiormente è stata la descrizione di Mirco: all’inizio, quando ho cominciato a leggere mi aspettavo un personaggio severo, rigido, solitario.. ecc.. e a confermarlo c’è quella mercedes rossa.. ma poi sono rimasta molto stupita dalla dolcezza che si percepisce nella descrizione.. e anche l’affetto che ha questo padre nei confronti del figlio..
e quel profumo, che gli fa pensare alla moglie.. chissà se c’è anche un richiamo religioso.. a me capita spesso di sentire il profumo dei fiori.. e mi sembra di percepire la presenza di Padre Pio..
Come dice il titolo, anche se non c’è la moglie, la loro vita sembra così perfetta..un mondo perfetto..in cui il lettore ha la fortuna di entrare..
Maddy grazie per la passione che hai messo in questo commento!
bellissimo come titolo. iniziando a leggere la pagina, e trovandomi davanti la parola “autistici”, mi è venuto freddo: una persona che fa parte della mia famiglia, purtroppo ha la stessa situazione. però ogni giorno vedi in quel bambino la gioia di vivere, di comunicare con gli altri in modo diverso dal nostro. sono bambini speciali. vorrei tanto finire il libro.
Grazie Katia, fa piacere quando qualcuno apprezza il lavoro che fai. E per i bambini, vorrei poter fare molto, molto di più