VENEZIA – Simona Vinci ha vinto con La prima verità (Einaudi) il Premio Campiello 2016 (54a edizione). La scrittrice milanese ha ottenuto 79 voti sui 280 voti validi della giuria dei Trecento.
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Seguono la Vinci nell’ordine, Elisabetta Rasy con Le regole del fuoco (Rizzoli), Andrea Tarabbia con Il giardino delle mosche (Ponte Alle Grazie), Luca Doninelli con Le cose semplici (Bompiani) ed Alessandro Bertante con Gli ultimi ragazzi del secolo (Giunti).
Al teatro La Fenice sono stati conferiti anche il premio Campiello opera prima a Gesuino Nemus con La teologia del cinghiale (Elliot), il Campiello Giovani al racconto Wanderer (Viandante) di Ludovica Medaglia, il Campiello Economia al giornalista e scrittore Dario Di Vico e il premio Fondazione Campiello a Ferdinando Camon.
Simona Vinci
Simona Vinci è nata a Milano nel 1970 e vive a Bologna. Il suo primo romanzo, Dei bambini non si sa niente (ultima edizione Einaudi Stile libero, 2009) ha riscosso un grande successo. Caso letterario dell’anno, è stato tradotto in numerosi altri paesi, tra i quali gli Stati Uniti. Sempre per Einaudi sono usciti la raccolta di racconti In tutti i sensi come l’amore («Stile libero», 1999) e i romanzi Come prima delle madri («Supercoralli», 2003 ed «Einaudi Tascabili», 2004), Brother and Sister («Stile libero», 2004), Stanza 411 («Stile libero Big», 2006), Strada Provinciale Tre («Stile libero Big», 2007) e La prima verità («Stile libero Big», 2016). Per i lettori più giovani ha pubblicato Corri, Matilda (E.Elle, 1998) e Matildacity (Adnkronos Libri, 1998). Ha scritto il racconto La più piccola cosa pubblicato nell’antologia Le ragazze che dovresti conoscere («Stile libero Big», 2004). Inoltre nel 2010 ha collaborato alla raccolta Sei fuori posto (Einaudi, Stile libero Big).
Il libro vincitore
La prima verità
di Simona Vinci
2016, 397 p., brossura
Einaudi
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