Tornare dal bosco di Maddalena Vaglio Tanet, edito da Marsilio, è candidato al Premio Strega 2023, presentato da Lia Levi
Tornare dal bosco di Maddalena Vaglio Tanet, una storia con un finale che “non risolverà del tutto i tratti misteriosi di certi inestricabili comportamenti umani” (Lia Levi)
Il bosco è il bosco, la montagna è la montagna, il paese è il paese e la maestra Silvia è la maestra Silvia, ma è scomparsa. In una piccola comunità, agitata dal vento della Storia che soffia su tutta l’Italia all’inizio degli anni Settanta, una maestra, esce di casa una mattina, ma anziché dirigersi a scuola, s’immerge nella fitta vegetazione del bosco. La ragione, o forse il fattore scatenante, è il suicidio di una delle sue studentesse. La comunità la cerca disperatamente, ma teme che sia troppo tardi per trovarla o per salvarla, e in qualche modo sente che queste due morti sono una sorta di maledizione. Si tratta di un paese montano, in cui le paure e i sentimenti, per quanto evidenti, non possono essere negati né menzionati. Il paese teme il contagio di una violenza tutta umana e mai sopita, una violenza che dopo due guerre mondiali si è trasformata in una guerra civile, politica. Silvia però non si trova e il paese, per continuare a vivere e convivere con il lutto e l’incertezza, si distrae. In questa distrazione, Martino, il bambino che non è nato nel paese e nemmeno è stato accolto, tagliando per il bosco incrocia un capanno abbandonato, e nel capanno, color della muffa e dorata come il cappello di un fungo, sta la maestra. Il bambino non dice di averla trovata, e la maestra non parla. Ma il bambino torna e la maestra, in fondo, lo aspetta. A partire da fatti reali e racconti di famiglia, articoli di giornali, dicerie e mitologie, Maddalena Vaglio Tanet racconta una storia di possibilità e di fantasmi, di esseri viventi che inciampano in vicende più grandi di loro, e di bambini dei quali – come scriveva Simona Vinci, al suo esordio – non si sa niente, se non che sono gli unici a conoscere quanta realtà ci sia nelle fiabe, quanto amore stia nella paura, e quante sorprese restino nascoste nel bosco.
L’autrice
Maddalena Vaglio Tanet (1985) ha studiato letteratura all’Università di Pisa e alla Scuola Normale. Si è poi trasferita a New York per un dottorato alla Columbia University. Adesso abita a Maastricht e lavora come scout letteraria. Ha pubblicato poesie in italiano e tedesco, oltre ai libri illustrati Il cavolo di Troia e altri miti sbagliati (Rizzoli 2020, finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi – Migliore libro d’esordio 2021) e Casa musica (come un papero innamorato), (Raum Italic 2022).
Guardo e riguardo la bellissima copertina del libro e ci vedo dentro tutte le risposte che la maestra forse stava cercando…ed anche quel senso di pace che il bosco, la natura, riescono a darci anche solo per poco…anche solo immergendosi quel poco che serve, anima e corpo tra la meravigliosa pace che vi si trova dentro…
wow…un bosco fitto di trame e suspance! non resta che leggerlo per riuscire a trovare la “via d’uscita” …ma credo forse questa volta sia più interessante “perdersi” nel bosco…intendevo dire nella lettura!!!
Libro ambientato in un contesto storico particolare come quello degli anni settanta.
Dalla trama sembra molto interessante.
Spero di leggerlo
Il bosco è un luogo tanto affascinante, quanto misterioso. Ed il titolo di questo libro ha attratto da subito la mia attenzione, grazie anche alla bella copertina.
L’incipit non ha deluso le mie aspettative: conosco il mistero che esercita il bosco e da quanto ho potuto leggere, l’autrice ha sapientemente saputo collocare e costruire una storia avvincente. Ovviamente desidererei leggere questo libro!
Già con questa anteprima ho il fiato in gola. Spero di poterlo recuperare leggendolo fino alla fine.
Un giallo appassionante che mi piacerebbe leggere e approfondire quwsto racconto che mi ha rubato il cuore già dall’anteprima
Un giallo storico, a carattere gotico. Mi piacerebbe avere una copia omaggio e completarne la lettura.
Uno spaccato di vite sconvolte da eventi avversi, la gente che mormora raccontando quello che sa inventando anche qualcosa di nuovo e il bosco, non un semplice scenario dove tutto ruota ma forse il vero protagonista della storia. Positivo o negativo lo si potrà scoprire solo grazie alla lettura di questo libro dove, già grazie all’anteprima, si evince che la psiche e il pathos la fanno da padrone.
Libro bellissimo
Gli anni settanta sono un periodo particolare nella storia italiana. Ci sono ancora gli effetti del boom del dopoguerra ma si entra in un periodo molto complesso, dal punto di vista politico e sociale. Un mistero che ha a che fare con le passioni e le paure umane si inserisce molto bene in questo contesto. Mi piace, poi, che un bambino sia un personaggio importante nella storia perché solo i bambini hanno la sensibilità per entrare in empatia con gli animi che soffrono. Molto coinvolgente come storia.
Un mistero da risolvere con tanti risvolti, tra cui la follia umana che fa più male che bene! Il bosco sarà il posto della pace o della fine….tenero il rapporto che si instaurerà tra maestra e bambino..le anime pure sono quelle capaci di guarire anche i cuori più malandati
Sono rimasta subito colpita dalla copertina del libro. Un immagine che mi trasmette calma e tranquillità, come a voler evadere dalle preoccupazioni, dalle paure, dalle difficoltà che circondano ogni persona… è come se ci suggerisce che immergendoci nell’immensità del bosco, qualsiasi cosa ci faccia soffrire, poi svanirà…o comunque, svanisce nel momento in cui ci si fa avvolgere da alberi, foglie e terra… è questo che fa la maestra? Si rifugia nel bosco per lasciare andare le sue debolezze, la sua preoccupazione, il suo senso di impotenza…magari non troverà una soluzione, ma avrà comunque trovato se stessa…
Questo romanzo mi ispira! Già dall’ambientazione mi piace molto, amo la montagna
Solo leggendo la trama questo libro mi ha stregata! Sembra davvero affascinante, in particolar modo l’ambientazione in cui può davvero succedere di tutto. Non vedo proprio l’ora di leggerlo e farmi un’idea su una storia che sembra promettere bene!
“Tornando dal bosco” ecco il mio luogo dove preferisci stare e il bosco ,leggendo la trama da subito mi sono immaginato , i luoghi un piccolo paese in montagna circondato da boschi una storia ricca di movimento e agitata e con molte complicanze e misteri di certi comportamenti umani che non si risolvono completamente alla fine del romanzo. Un racconto da scoprire e leggere.
Amo questo tipo di ambientazioni, il bosco, la piccola comunità dove ci si conosce e la maestra è ancora un punto di riferimento… Un romanzo che mi sembra intenso e coinvolgente, ma soprattutto che va a indagare l’animo umano. Mi piacerebbe molto leggerlo.
Questo romanzo mi ha colpita molto, la trama è interessante e sicuramente piena di colpi di scena. Spero tanto di poterlo leggere per sapere come andrà a finire
Una storia forte e coinvolgente quella di Silvia ma soprattuto cosa sia accaduto..uno sfondo pieno di mistero e intrighi, molto curiosa di scoprirne di più. Spero di poter approfondire.
una trama intrigante e misteriosa, mi incuriosisce molto.Mi piacerebbe andare avanti con la lettura di questo romanzo