domenica, 24 Settembre 2023
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Il volo dei Gabbiani di Ginevra Tomas

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Il volo dei Gabbiani di Ginevra Tomas

Lucia ha solo tredici anni quando tutto ha inizio, eppure è già perdutamente innamorata di Luca, vent’anni, bellissimo e inavvicinabile. Il suo è un sentimento profondo, viscerale, che nasce da un’affinità elettiva che lei ha riconosciuto nonostante la sua giovane età.
Cresciuto con due genitori amorevoli, un fratello e due sorelle, tutti più piccoli di lui, Luca è il tipico bravo ragazzo, serio, di poche parole, educato e maturo, disposto a impegnarsi fino in fondo per raggiungere i suoi obiettivi.
Lucia è poco più di una bambina, ingenua, solare, estroversa e curiosa, sebbene la sua storia sia stata segnata da un passato drammatico che ha lasciato nella sua vita una scia di sofferenza.
Nonostante le differenze un tratto li accomuna: l’amore per la famiglia per la quale entrambi sono disposti a tutto. E per Lucia la famiglia sono due uomini speciali, suo padre Riccardo e nonno Piero, sempre pronti a sostenerla con il loro affetto incondizionato.
E’ proprio nel dramma che il suo destino incrocia quello di Luca in un incontro che cambierà il corso delle loro esistenze.
Sullo sfondo di una Milano di periferia, quella del naviglio Martesana e della sua suggestiva unicità, Luca e Lucia scopriranno, attraverso l’esplorazione dei loro sentimenti e della sensualità, la forza di un legame a cui sembrano predestinati.
Una storia d’amore, d’amicizia e di affetti famigliari autentici in cui tre generazioni si confrontano attraverso vicende che, intrecciandosi, mettono a nudo un’ampia gamma di esperienze e di emozioni, dalla sofferenza più cupa alla passione più ardente, in un unico filo conduttore.

Anteprima del libro

Dal Capitolo 1

Il giorno in cui sua madre morì, all’età di trentotto anni, Lucia aveva tredici anni.
Era l’inizio di ottobre e, sebbene l’autunno fosse ormai prossimo, il clima ancora mite offriva un’ultima gradevole coda d’estate. Nel cielo azzurro del mattino un tiepido sole illuminava la chiesa di S. Giacomo, il fulcro intorno al quale si estendeva il quartiere Martesana situato a sud-est di Milano lungo l’omonimo naviglio milanese.
Era una zona piuttosto periferica che nulla ha a che a vedere con la parte più nota e mondana dei navigli milanesi. Il canale era l’elemento caratterizzante e suggestivo di quella porzione di territorio che lo ospitava con il suo fascino pigro e indolente. Quel suo ritmo lento e ripetitivo trasmetteva un senso d’imperturbabilità in netto contrasto con la vita pulsante e frenetica della città.
A quell’epoca il quartiere aveva un’estensione di pochi chilometri. Originariamente era una vasta distesa verdeggiante su cui erano state edificate solo poche palazzine e alcune villette che sorgevano principalmente sulle sponde del naviglio, accanto a tratti più o meno lunghi di rigogliosa e incontaminata vegetazione.
Nel corso di trent’anni, a partire dagli anni Ottanta, le palazzine d’epoca erano state ristrutturate e rimodernate. Si erano aggiunte nuove costruzioni, moderni complessi e aree commerciali che, nell’insieme, davano all’ambiente un aspetto curato e signorile, impreziosito dalla presenza di parchi, giardini e piste ciclabili. Nonostante lo sviluppo urbano, nella zona erano ancora presenti ampie superfici edificabili completamente sgombre.
Lucia si trovava nello spazio antistante la chiesa, insieme a suo padre e a suo nonno. Era circondata da un numero impressionante di persone che si erano recate al funerale di sua mamma per esprimere il loro affetto e la loro vicinanza a lei e alla sua famiglia. Era sfibrata, consumata dalla pena. Si sentiva vuota, spossata e frastornata da quell’incessante andirivieni di persone che, in assoluta buona fede, desideravano manifestarle il loro cordoglio e offrirle il loro conforto. Avvertiva una sensazione di surreale estraneità che la turbava facendole provare un acuto senso di colpa. La gravità della tragedia che l’aveva colpita era tale da averla lasciata sconvolta e disorientata, in uno stato di doloroso intontimento e d’incredulità, sebbene, nei mesi che l’avevano preceduta, si fosse preparata ad affrontarla e ne avesse compreso l’ineluttabilità. Sapeva che sua mamma non sarebbe guarita. Suo padre, Riccardo Gabbiani, e suo nonno, Piero Gabbiani, l’avevano gradualmente aiutata a comprendere e accettare ciò che l’aspettava. Per Emanuela, così si chiamava, non c’erano speranze. Era solo questione di tempo, poco tempo, prima che la malattia la portasse via per sempre. Come sempre in questi casi, lo choc l’aveva lasciata incredula e sgomenta e per molte settimane Lucia aveva tentato di negare la realtà. L’aveva rifiutata con tutte le sue forze, incapace di credere che sua mamma sarebbe morta. Solo in seguito, quando i segni della malattia si erano fatti più evidenti, era subentrata una sorta di muta rassegnazione.
Lucia ripensò agli ultimi momenti che aveva trascorso con lei. La stanza d’ospedale, con la sua atmosfera asettica, fredda e impersonale, carica di dolore e disperazione, e l’odore inconfondibile di quel luogo, si erano impressi per sempre nella sua memoria.
Il viso esangue di sua madre, riflesso di un’atroce sofferenza, e la sua voce, quasi un sussurro, in uno degli ultimi rari momenti di veglia e di lucidità, mentre pronunciava le sue ultime parole: «La vita a volte ci costringe ad affrontare prove molto dure…» Aveva detto, stringendo gli occhi, con un filo di voce. «Il papà e il nonno ti staranno vicino. Ti aiuteranno e tu aiuterai loro.» Poi c’era stata una lunga pausa: «Diventerai un donna forte e bellissima e un giorno incontrerai qualcuno che ti renderà molto felice come tuo padre ha fatto con me.» Una lacrima le aveva inumidito le ciglia mentre affrontava quell’ultimo sforzo. «Ti prego Lucia perdonami per non averti amato abbastanza.»
C’era qualcosa di struggente in quella richiesta di perdono che le aveva provocato un’angoscia straziante. In fondo, anche se non era stata una madre perfetta, a modo suo l’aveva amata e lei aveva ricambiato il suo amore. Tuttavia c’era un fondo di verità nelle sue parole. Emanuela aveva dosato l’amore per sua figlia come fosse una concessione non dovuta. In ogni caso si sbagliava, lei non doveva perdonarla, semplicemente perché l’aveva già fatto. La sua propensione all’indulgenza, incoraggiata dalla pazienza e dalla dolcezza con cui il nonno le aveva spiegato la complessità della situazione, le aveva permesso di capire e di accettare sua madre per la persona che era diventata a causa della profonda e cupa sofferenza in cui si era chiusa. Non tutti gli esseri umani hanno la stessa capacità di affrontare il dolore e, soprattutto, di superarlo. Sua madre ne era stata sopraffatta.
Tra i presenti c’erano le persone che più contavano per lei. Accanto a papà Riccardo e a nonno Piero c’erano Martina, la sua migliore amica, sua mamma Veronica e Rosa, che prestava servizio presso la villa in cui risiedeva con i suoi genitori e che lei considerava come una nonna. Tutti loro condividevano la stessa disperazione ed erano turbati per ciò che lei e suo padre avrebbero dovuto affrontare in quella giornata ma, soprattutto, nei mesi e negli anni a seguire. Della famiglia di Emanuela era presente solo sua sorella, zia Eleonora, che Lucia aveva visto in poche altre occasioni. I nonni materni, che non aveva mai conosciuto, erano emigrati in America molto prima della sua nascita ed erano troppo anziani per affrontare il lungo viaggio necessario per partecipare al funerale della figlia.
La piccola folla che si era radunata presso la chiesa di S. Giacomo era composta dai suoi compagni di scuola e dalle loro famiglie, dai colleghi di suo padre, dagli ex colleghi di sua madre, dai suoi clienti e da moltissimi residenti del quartiere. C’erano quasi tutti gli abitanti di Corte S. Giacomo, il complesso composto da tre palazzine d’epoca situato in prossimità della chiesa in cui viveva il nonno e dove lei trascorreva gran parte delle sue giornate.
Riccardo cinse le spalle della figlia: «Vieni, dobbiamo entrare. Sta per iniziare la funzione funebre.» Lucia si lasciò guidare docilmente dentro la chiesa fino alla panca in prima fila sotto l’altare dove già nonno Piero e Martina l’attendevano.

Il volo dei Gabbiani
di Ginevra Tomas
2016, 286 p.
Fondazione Zanetto

38 Commenti

  1. Ho letto l’anteprima e sono stata totalmente catturata. Molto spesso, crescendo, certe emozioni si mettono da parte, tendono ad essere dimenticate. Ma se c’è una cosa che non può mai essere dimenticata è l’amore in tutte le sue forme. Quell’amore che traspare da ogni singola parola del libro, libro che mi auguro di poter ricevere per poterlo finire, perchè sicuramente è una storia destinata a rimanere per sempre incisa sulla pelle.

  2. Bellissimo romanzo mi ha risvegliato emozioni dimenticate sicuramente da consigliare alle mie amiche di lettura spero di avere l’opportunità di leggere la fine

  3. leggendo l’anteprima mi sono tornate alla mente emozioni che crescendo dimentichi o metti da parte. Quelle emozioni incontrollabili che ti fanno sentire davvero viva. Mi piacerebbe davvero leggere il resto per emozionarmi ancora, ancora e ancora e ritornare a sentirmi viva anche io come loro

  4. Mi sono emozionata nel leggere queste poche righe, e posso solo immaginare il vortice di emozioni che si possono provare nel leggerlo tutto. Un amore vero!

  5. Mi rivedo molto in questa storia, molto molto simile alla mia. Sarei lusingata di leggerlo tutto sicuramente un libro fantastico

  6. Ho scelto di leggere l’anteprima perchè sono rimasta molto colpita dalla copertina che mi ha trasmesso un senso di benessere e tranquillità. La lettura è molto scorrevole, commovente e coinvolgente. Spero di avere l’opportunità di leggerlo

  7. È così raro ciò che si narra in questo libro. L’incontro di due anime pure la cui vita cambia inesorabilmente. Tutti noi desideriamo incontrare un amore così profondo, che ci spettini il cuore.
    La storia d’amore di questi due ragazzi è da esempio per tutti.
    Sarebbe bello poter leggere l’intero libro.

  8. Solo leggendo queste poche righe mi sono scese le lacrime e questo è dovuto al fatto che l’autrice riesce a far entrare perfettamente il lettore nella storia e farlo sentire partecipe .
    Questo libro a parer mio non è solo una storia d’amore ma nello specifico una storia di vita e dovrebbe far riflettere che dietro ogni persona c’è un vissuto che la rende tale e magari è in grado di farci soffermare sul nostro vissuto .
    Un saluto
    Barbara

    • Cara Barbara,
      per me è sempre una grande gioia scoprire che il romanzo riesce a emozionare chi legge tanto quanto ha emozionato me immaginare e descrivere le vicende dei suoi protagonisti.
      Ti ringrazio per le tue parole lusinghiere e spero davvero che tu possa leggere l’intera storia.
      Un caro saluto,
      G.T.

  9. Magari dalla trama qualcuno potrebbe esclamare: “Ah la solita storia d’amore!”. Come si sbaglierebbe! Infatti non è solo una storia d’amore, è un alternarsi di passioni ed emozioni, paura e coraggio. Leggendo l’anteprima ho colto la capacità dell’autrice di rendere vivi in tutto e per tutto i suoi protagonisti facendo immedesimare il lettore nella storia tant’è che quando sono arrivata all’ultima parola dell’anteprima mi sono chiesta: “E ora che succederà?”. Scrivere significa appunto far dimenticare al lettore che sta leggendo un libro ma farglielo vivere in prima persona tenendolo incollato parola per parola. Questo libro a quanto ho letto lo fa e pertanto desidero complimentarmi con l’autrice, una vera scrittrice.

    • Cara Valentina,
      ti ringrazio per il tuo commento, ne sono lusingata. Inoltre scoprire di esserti arrivata nel modo che hai descritto mi emoziona molto. Spero tu possa leggere l’intero romanzo.
      Un caro saluto,
      Ginevra

      • Gentile Ginevra,
        sono contenta che il mio commento Le sia piaciuto, io ho solo scritto quanto l’anteprima mi ha trasmesso. Sarei onorata di poter leggere il suo romanzo.
        Un cordiale saluto,
        Valentina

  10. Ginevra Tomas ne “Il volo dei gabbiani” mette a frutto il suo passato di comunicatrice pubblicitaria; e così sforna un racconto avvincente dal profilo drammatico.
    Interessanti i profili dei protagonisti, in una mistica della rimembranza ombreggiata dalla riflessione.

    • Caro Gaetano, il tuo commento mi ha colpito molto. Trovo abbia una formulazione a metà tra lo stile giornalistico, sintetico e puntuale, e l’ispirazione poetica. Grazie per averlo espresso. Con il tuo permesso mi piacerebbe condividerlo in parte o in toto sui miei social. G.T.

  11. Un intreccio tenero, drammatico, così estremamente intrigante.
    Gli ingredienti per un buon libro ci sono tutti: amore, amicizia, affetti, dolore, passione…….
    Dopo il primo assaggio d’anteprima, non resta che “mangiarselo” tutto! 🙂

    • Cara Elena, grazie per aver condiviso le tue impressioni. Trovo la tua presentazione del romanzo davvero molto efficace e spero che tu abbia la possibilità di gustarlo fino in fondo!
      Un caro saluto e tanti auguri di buon anno. G.T.

  12. Dall anteprima mi sembra un libro pieno di sentimenti e mi piacerebbe leggerlo per intero e poter vedere come finisce questa bella storia d amore.Grazie.

    • Cara Paola, piacerebbe anche a me che tu potessi leggerlo. La storia, in effetti, è ricca di sentimenti. Il romanzo celebra l’amore in tutte le sue forme al fine coinvolgere, emozionare e, sì, anche commuovere il lettore. G.T.

      • La ringrazio per la risposta al mio commento, sono felice di riceverla e spero vivamente di avere la possibilità di leggere il suo libro. francamente non sono molti gli autori che rispondono ai commenti e quando ricevo risposte personali dirette come ha fatto lei, mi riempie di gioia dimostra che legge attentamente tutti i commenti e non è passato indifferente il mio..mille grazie e tantissimi auguri per il suo libro che spero vivamente di leggere e un augurio speciale per queste feste natalizie che stiamo trascorrendo…

        • Cara Paola, per la maggior parte della vita sono stata a mia volta una lettrice (in realtà lo sono ancora). La scrittura è una passione che solo di recente ho deciso di coltivare e la pubblicazione la realizzazione di un sogno. Da autrice amo scoprire come il romanzo arriva a chi lo legge, se posso mi confronto con piacere con i lettori e considero ogni opinione un piccolo dono. Se ti va di scoprire qualcosa in più del romanzo mi trovi su tutti i social. Grazie a te per l’attenzione (mi sono permessa di darti del tu e vorrei che lo facessi a tua volta). Un caro saluto e buone feste. G.T.

        • Cara Paola,
          ho il piacere di comunicarti che la redazione ha deciso di assegnarti una delle copie omaggio a disposizione per l’iniziativa.
          Ti confermo, inoltre, di aver già provveduto alla spedizione.
          Non vedo l’ora che tu possa leggere il mio romanzo.
          Un caro saluto,
          Ginevra

          • Buongiorno Ginevra, ho letto ora il suo commento e non vedo l’ora di ricevere la copia del suo libro, la ringrazio in anticipo e ringrazio anche la redazione per la fiducia …son ben lieta di essere stata scelta per la sua copia omaggio che spero di leggere presto. un grazie di cuore. Paola.

          • Buon giorno Ginevra, volevo avvisarla che mi è arrivato oggi il suo libro e la ringrazio per la fiducia. Non mi resta che iniziare la lettura . Un grazie di cuore. Paola.

  13. Bella storia, straziante ma ricca di buoni sentimenti, quelli autentici che è difficile rivivere al giorno d’oggi. Complimenti all’autrice!

      • La ringrazio per avere risposto al mio commento e apprezzo molto la sua risposta, spero vivamente di poter ricevere una copia del romanzo. Amo molto leggere, dote questa che si sta perdendo a poco a poco e sono felice che esista questa galleria dei libri per poter leggere nuovi romanzi nella versione tradizionale, assaporando la lettura giorno per giorno sfogliando ogni pagina del libro.
        Colgo l’occasione per augurarle buon anno nuovo.
        Saluti.
        Teresa

        • Cara Teresa, anch’io come te amo molto la lettura, seconda solo alla scrittura che è la mia grande passione, e concordo con te su quest’iniziativa che trovo brillante tanto per gli autori quanto per i lettori. Se ti va di scoprire qualcosa in più sul romanzo mi trovi su tutti i social. Ricambio l’augurio di buone feste (ti prego di darmi del tu). Un caro saluto. G.T.

        • Cara Teresa,
          ho il piacere di comunicarti che la redazione ti ha selezionato tra i lettori a cui viene offerta un copia omaggio.
          Ti confermo, inoltre, di aver già provveduto alla spedizione. Sono contenta che tu possa ricevere il mio romanzo e non vedo l’ora di scoprire cosa ne pensi.
          Un caro saluto,
          Ginevra

          • Cara Ginevra,
            ho ricevuto ieri una copia del libro, non vedo l’ora di iniziarlo e assaporarne per intero la lettura in modo da darne poi una recensione completa del libro.
            Ti ringrazio dell’occasione che mi hai dato.
            Saluti.
            Teresa

          • Cara Ginevra,
            ho approfittato delle vacanze estive per leggere il romanzo che ho ricevuto, purtroppo i miei impegni mi impediscono di leggere quanto vorrei. L’ho letto tutto d’un fiato e in effetti mi aspettavo che fosse così pieno di sentimenti autentici e veri. Mi sono immedesimata nei personaggi, ho pianto, riso e sperato insieme a loro. Sono talmente rimasta affezionata e sorpresa dalle sensazioni positive che mi ha lasciato la lettura di questo romanzo che ho voluto rileggerlo per intero un’altra volta per assaporarne appieno ogni pagina ed ogni parola. Ti ringrazio di avermi dato l’opportunità di leggerlo. Ti faccio i miei migliori complimenti per la scrittura e spero proprio di leggerti presto in un altro romanzo. Magari il seguito di questo. MI piacerebbe sapere come proseguirà la vita di Lucia e di Luca.
            Grazie!

  14. Questo romanzo è un tuffo nei sentimenti, quelli autentici, quelli veri, quelli che tutti prima o poi proviamo, ed esalta valori puri, nonché gli unici che a mio avviso contano veramente, come i legami familiari.
    Tutti i personaggi del romanzo ti catturano per la loro umanità e la loro Normalità, che è ciò che ce li fa sentire così vicini reali.
    La lettura scorre piacevole, mi piacerebbe leggerla fino in fondo.

  15. Bella storia, ricca di buoni sentimenti, proprio di quelli che dovrebbero caratterizzare tutto il corso della vita, nonostante i “momenti bui” che capitano a tutti prima o poi. Mi piacerebbe tanto poter leggere il corso della storia d’amore tra questi giovani ragazzi.

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