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Colpito da infarto oggi ci ha lasciato Pino Daniele, il grande cantautore e chitarrista della musica italiana. Una voce, una chitarra e un po’ di blues, di rock, di soul, di funky, di suoni arabi, di radici napoletane, di jazz, di salsa, di samba, di taramblù, quel posto magico dove la tarantella incontra Robert Johnson, ora anche di melòrock. Così si legge nel suo sito web.
Nemmeno 60 anni di vita – li avrebbe compiuti il prossimo 19 marzo – Pino Daniele è sicuramente uno dei più grandi protagonisti della musica italiana scomparsi in questi ultimi anni. Riascoltando la sua musica viene da pensare a quanta poesia e storytelling della vita dei nostri tempi passa nelle canzoni di questi grandi autori.
E come si legge sempre nel profilo presente nel suo sito web: è stato “il nero a metà, l’americano della nuova Napoli che sognava di veder passare la nuttata, il mascalzone latino, il Lazzaro felice, l’uomo in blues, il musicante on the road, il neomadrigalista, cantautore che negli anni in cui dominava il messaggio non mise mai in secondo piano la musica, pur avendo cose da dire, e che cose.”