
The Young Pope di Paolo Sorrentino è l’evento speciale fuori concorso di sabato 3 settembre
Si tratta della serie prodotta da Sky, HBO e Canal+, diretta dal regista italiano premiato con l’Oscar, che andrà in onda dal mese di ottobre.
Lenny Belardo, alias Pio XIII, interpretato da Jude Law, è il primo papa americano della storia. Giovane e affascinante, la sua elezione sembrerebbe il risultato di una strategia mediatica semplice ed efficace del collegio cardinalizio. Ma, com’è noto, le apparenze ingannano. Soprattutto nel luogo e tra le persone che hanno scelto il grande mistero di Dio come bussola della loro esistenza. Quel luogo è il Vaticano, quelle persone sono i vertici della Chiesa. E il più misterioso e contraddittorio di tutti si rivela Pio XIII. Scaltro e ingenuo, ironico e pedante, antico e modernissimo, dubbioso e risoluto, addolorato e spietato, Pio XIII prova ad attraversare il lunghissimo fiume della solitudine dell’uomo per trovare un Dio da regalare agli uomini. E a se stesso.
Il commento di Paolo Sorrentino:
“I segni evidenti dell’esistenza di Dio. I segni evidenti dell’assenza di Dio. Come si cerca la fede e come si perde la fede. La grandezza della santità, così grande da ritenerla insopportabile. Quando si combattono le tentazioni e quando non si può fare altro che cedervi. Il duello interiore tra le alte responsabilità del capo della Chiesa cattolica e le miserie del semplice uomo che il destino (o lo spirito santo) ha voluto come pontefice. Infine, come si gestisce e si manipola quotidianamente il potere in uno Stato che ha come dogma e come imperativo morale la rinuncia al potere e l’amore disinteressato verso il prossimo. Di tutto questo parla The Young Pope.”

Tra i film in concorso, sabato 3 settembre è la giornata di Frantz di François Ozon
Al termine della Prima guerra mondiale, in una cittadina tedesca, Anna si reca tutti i giorni sulla tomba del fidanzato Frantz, morto al fronte in Francia. Un giorno incontra Adrien, un giovane francese anche lui andato a raccogliersi sulla tomba dell’amico tedesco. La presenza dello straniero nella cittadina tedesca susciterà reazioni sociali molto forti e sentimenti estremi.
Dal commento di François Ozon:
“In Frantz si ritrovano molte delle mie ossessioni. Ma il fatto di affrontarle in un’altra lingua, con attori differenti, in luoghi diversi dalla Francia, mi ha costretto a reinventarmi e spero che questo abbia dato nuova energia e una nuova dimensione a quei temi. In questo film ci sono state molte sfide entusiasmanti. Prima di realizzarlo non avevo mai girato film di guerra o scene di battaglia, né avevo mai filmato una piccola città tedesca, Parigi in bianco e nero, in tedesco…”

L’altro film in concorso nella stessa giornata di proiezioni è Brimstone di Martin Koolhoven
Una trionfale epopea di sopravvivenza, ambientata nelle terre selvagge del vecchio West americano. Un racconto di potente femminilità e resistenza contro la spietata crudeltà in un inferno terrestre. L’eroina è Liz, plasmata dalla bellezza delle lande desolate, di grande cuore e coraggio, perseguitata da un vendicativo Predicatore – un diabolico fanatico, che si trasforma nella sua nemesi. Ma Liz è una sopravvissuta, non una vittima – una donna di impressionante forza, che risponde con stupefacente coraggio al desiderio di una vita migliore, che sia lei sia sua figlia meritano di vivere. Senza paura, perché la vendetta è vicina.
Il commento di Martin Koolhoven:
“Ogni regista di cinema adora i Western, ma è difficile creare qualcosa di originale con un genere che vanta così tanti e grandi predecessori. Per questo motivo sono passati anni, prima che trovassi il coraggio di scriverne uno. Volevo che fosse originale e olandese, tanto quanto gli spaghetti western sono italiani. Anche se tutto è iniziato dalla mia passione per il genere, andando avanti con la sceneggiatura la storia è diventata sempre più coinvolgente e trascinante. Brimstone è un film sulla religione e sulla violenza. È la storia di una donna decisa a sopravvivere agli orrori che incontra.”