L’uomo che non credeva in Dio: nel giorno della scomparsa di Eugenio Scalfari, riproponiamo un libro presentato nel Portale Manuale di Mari da Nicla Morletti negli anni scorsi.
Il commento di Nicla Morletti
Un esemplare libro di ricordi, nelle stanze della memoria, da cui “imparare la vita”. L’innocenza e la purezza dell’infanzia, l’adolescenza con il compagno di banco Italo Calvino, la maturità e “la missione” di giornalista. Eugenio Scalfari si racconta. Intense e commoventi le pagine in cui narra dei due anni trascorsi nella campagna calabrese, in fuga da Roma occupata dai tedeschi: mesi e mesi di fame e clandestinità, quando suo padre gli insegnò ad ascoltare “La voce degli alberi”. L’io qui si svela e si rivela in intense pagine di vita nella bellezza del gran narrare di uno dei più grandi uomini “di pensiero” della nostra storia.
Io ricordo come cominciò, giocando con le prime idee, i primi libri, le prime ragazze, le prime certezze, le prime paure. Scherzando e litigando tra noi, come i cuccioli quando si rovesciano a terra e lottano muovendosi appena e ringhiando in allegria.
E. Scalfari
Con questo libro Eugenio Scalfari abbraccia per la prima volta l’intera avventura della sua esistenza: a partire dalla stagione magica dell’infanzia, passando per gli anni di formazione (la scoperta della filosofia al liceo di Sanremo, compagno di banco l’amico Italo Calvino), fino all’impegno giornalistico, che dura da oltre sessantacinque anni, per arrivare al tempo lungo della vecchiaia. Ma Scalfari non si accontenta di rammemorare, nel suo libro ogni ricordo vive e perdura in funzione di una continua tensione etica e intellettuale. Egli non entra nelle varie stanze della memoria, se prima non è certo di intravedere dalla soglia il bagliore di un fuoco razionale che possa ampliare il dato autobiografico, fino a farsi meditazione sulla vita, sui valori di ogni gesto compiuto. Ripensarsi bambino, vestito da Ballila ad ascoltare il duce da Palazzo Venezia, lo costringe a fare i conti con l’intossicazione del virus ideologico del fascismo. Poi si osserva adolescente entrare nella gabbia dell’Io, con indosso quella maschera che toglie l’innocenza; e nei due anni passati nella campagna calabrese, in fuga da Roma occupata dai tedeschi (“dopo otto mesi di pena, clandestinità e fame nera”), scopre la possibilità di un oblio di sé, imparando dal padre ad ascoltare “la voce degli alberi”. Oppure si interroga su morale e politica, ricordando la figura di Enrico Berlinguer o quella volta che in un bar della Maremma Ugo La Malfa associò il fare della politica con l’arte di giocare di sponda a biliardo.
Eugenio Scalfari (Civitavecchia, 6 aprile 1924 – Roma, 14 luglio 2022) è uno dei più autorevoli e prestigiosi giornalisti italiani.
Comincia la sua attività collaborando a Il Mondo di Pannunzio e a L’Europeo di Arrigo Benedetti dal 1950, due settimanali che per le novità politiche e tecniche che introdussero nel panorama della stampa italiana costituirono punto di riferimento indispensabile per la classe politica e per gli intellettuali.
Nel 1955, partecipa con il gruppo de Il Mondo alla fondazione del Partito Radicale di cui è stato il vicesegretario nazionale dal 1958 al 1963.
Sempre nel 1955, insieme ad Arrigo Benedetti, fonda L’Espresso che ha diretto dal 1963 al 1968.
Organizzatore con Ernesto Rossi dei “Convegni degli amici del Mondo”; consigliere comunale a Milano per il Partito Socialista Italiano dal 1960 al 1963; deputato al Parlamento, eletto nelle liste del Partito Socialista sull’onda delle sue coraggiose denunce dello scandalo Sifar-De Lorenzo, dal 1968 al 1972.
Dal 1970 al 1975 consigliere delegato della Società editrice L’Espresso. Il 14 gennaio 1976 fonda il quotidiano La Repubblica, e ne è il direttore responsabile per vent’anni.
Ha scritto numerosi libri.
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L’UOMO CHE NON CREDEVA IN DIO
di Eugenio Scalfari
EINAUDI – Collana: Super ET
2009, 150 p.
***
Ndr. – Articolo pubblicato la prima volta il 2 Ago 2008
questo libro è un vero e proprio pezzo di cultura, non lo conoscevo prima di oggi e ne sono rimasta affascinata.
il modo in cui vengono utilizzate le parole, l’analisi anteriore che porta a compiere al lettore, il viaggio nella memoria altrui per rispolverare la propria.
Un libro che amerei leggere e che mi piacerebbe fosse consigliato nelle scuole.
Complimenti
Anteprima interessante e particolare, spero di poter approfondire di più.
Libro che si presenta molto interessante sia dalla trama, che dalla copertina.
Mi piacerebbe tanto leggerlo e lasciare una recensione.
Ci conto!
quest’uomo è diventato un pilastro. Non vedo l’ora di avere la possibilità di leggere quest’opera e poterla commentare
Scalfari è una garanzia. Lo confermano anche le tante recensioni positive che ho letto.
Spero di avere la possibilità di leggerlo e di lasciare anche io una recensione
Prima ancora che per la stima che nutro per Scalfari, mi piacerebbe davvero tanto leggere il contenuto del libro, a prima vista molto interessante. Spero di poter entrare più intimamente, nel pensiero di uno dei giornalisti che più ho seguito, per trarne ricchezza è esprimere un mio sincero commento.
La storia della sua vita, il racconto autentico di un grande uomo. Basta questo per attrarmi verso questo testo. Spero davvero di poterlo ricevere e di leggerlo intensamente.
Ci mancherà quest’uomo.Mi piacerebbe tanto leggere la sua storia, una vita che ha attraversato gran parte del secolo scorso e ce lo ha raccontato con lucidità e onestà.
Un libro da leggere, davvero interessante conoscere la vita di un grande giornalista che ho sempre ammirato e condiviso le sue idee. Mi piacerebbe tanto leggerlo!
È sempre bello conoscere la storia, la vita di alcune persone…e questo libro ne è esempio.
Il commento introduttivo di Nicla Moretti è stupendo!
Il titolo, basta già solo questo, per sentirmi attratta da questo libro. Se poi aggiungiamo il nome dell’autore, la voglia di leggerlo aumenta in modo spropositato. Finalmente sentirsi meno soli e spesso i libri aiutano in questo! Sicuramente una lettura di quest’anno.
Sicuramente un libro che testimonia la sua vita, mi piacerebbe leggerlo e approfondire.
Un uomo dalle idee chiare,innovativo che ha sempre guardato avanti e ha saputo essere una persona vera.Fine intellettuale sapeva come attrarre i suoi lettori.Penso che mancherà a tutti .Leggere un suo libro e ‘ davvero un invito a viaggiare nei nostri pensieri più intimi .Mariliana
Un giornalista con la G maiuscola, un uomo di valore che, a prescindere dal fatto che si condividano o meno, ha lasciato idee importanti. Mi piacerebbe molto scoprire di più su di lui
Quanti di noi hanno dubbi? Io tanti, ho il cervello sempre in movimento, sono sin da piccola quello che chiamano bastian contrario, io e la mia razionalità, andiamo a braccetto! Direte cosa c’entra con il libro? Beh da quel poco che conosco di Scalfari aveva una mente razionale e non si piegava al sistema…mi piacerebbe molto conoscere di più la vita di questo stimato giornalista che ci ha lasciato alcuni giorni fa.
Sicuramente un libro da leggere e tenere nella propria libreria! Non un semplice autore o giornalista, ma un pezzo di storia. Mi piacerebbe molto poter leggere la sua storia.
Sembra davvero un libro interessante e utile per conoscere fino in fondo la psiche di un uomo che ha fatto parlare molto di sé.
Mi ha colpito molto il titolo.
Un libro che rimarrà nella memoria di chi leggendolo assaporare i pensieri di questo grande scrittore,sarebbe un onore leggere e conservarne una copia