Randagi di Marco Amerighi, edito da Bollati Boringhieri, è candidato al Premio Strega 2022, proposto da Silvia Ballestra
Randagi di Marco Amerighi, “una storia in grado di cogliere l’essenza di un tempo e dei giovani che, impotenti e spaesati, lo hanno abitato” (Silvia Ballestra)
A Pisa, in un appartamento zeppo di quadri e strumenti musicali affacciato sulla Torre pendente, Pietro Benati aspetta di scomparire. A quanto dice sua madre, sulla loro famiglia grava una maledizione: prima o poi tutti i Benati maschi tagliano la corda e Pietro – ultimogenito fifone e senza qualità – non farà eccezione. Il primo era stato il nonno, disperso durante la guerra in Etiopia e rimpatriato l’anno dopo con disonore. Il secondo, nel 1988, quello scommettitore incallito del padre, Berto, tornato a casa dopo un mese senza il mignolo della mano destra. Quando uno scandalo travolge la famiglia, Pietro si convince che il suo turno è alle porte. Invece a svanire nel nulla è suo fratello maggiore Tommaso, promessa del calcio, genio della matematica e unico punto di riferimento di Pietro; a cui invece, ancora una volta, non accade un bel niente. Per quanto impegno metta nella carriera musicale, nell’università o con le ragazze, per quanto cambi città e nazione, per quanto cerchi di tagliare i ponti con quel truffatore del padre o quella ipocondriaca della madre, la sua vita resta un indecifrabile susseguirsi di fallimenti e delusioni. Almeno finché non incontra due creature raminghe e confuse come lui: Laurent, un gigolò con il pallino delle nuotate notturne e l’alcol, e Dora, un’appassionata di film horror con un dolore opposto al suo. E, accanto a loro, finalmente Pietro si accende. Con una trama ricca di personaggi sgangherati e commoventi, e una voce in grado di rinnovare linguaggi e stili senza rinunciare al calore della tradizione, “Randagi” è un romanzo sulla giovinezza e su quei fragilissimi legami nati per caso che nascondono il potere di cambiare le nostre vite. Un affresco che restituisce tutta la complessità di una generazione: ferita, delusa e sradicata dal mondo, ma non ancora disposta a darsi per vinta.
L’autore
Marco Amerighi vive a Milano, dove lavora come traduttore, editor e ghostwriter per varie case editrici. Il suo romanzo d’esordio, Le nostre ore contate (Mondadori, 2018), ha vinto il premio Bagutta Opera Prima ed è stato pubblicato in Francia. Randagi è il suo secondo romanzo.
Molto interessante l’argomento trattato – molto reale la paura di errare o meglio di non essere all’altezza che ci avvolge tutti i giorni e la voglia di reagire e mettersi alla prova – mi farebbe molto piacere poter approfondire leggendo tutto il libro
Libro dalla trama interessante e che incuriosisce molto.
Spero di avere la possibilità di leggerlo e di lasciare una recensione
Un romanzo che mi incuriosisce molto, spero di poter approfondire una lettura ad impatto molto realistica e viva.
Sembra essere un romanzo molto interessante. Racconta di personaggi realistici, della loro vita, dei loro problemi che dovranno affrontare e della profondità del loro animo, che sembra essere molto complessa e per capirli meglio bisogna scavare a fondo. Questo porta il lettore ad immedesimarsi nei personaggi, condividendo alcuni aspetti della vita che, seppur in circostanze differenti, sono molto simili. Sono sicura che, una volta terminata la lettura, ci sarà una riflessione e si potrà imparare qualcosa per la propria vita. Spero davvero di poter avere il libro e trarne un insegnamento
Dalla trama percepisco un romanzo particolare, ma molto realistico. Mi rivedo molto in questo personaggio giovane, complesso e alla continua ricerca di qualcosa di diverso.
Il mio voto per questo libro per 5 Libri nei mari del web
Leggendo la trama si può notare come questo romanzo sia una storia differente da quelle che si leggono tutti i giorni. Il fallimento è una delle più grandi paure di noi tutti. Abbiamo paura di non riuscire a fare qualcosa nella nostra vita, abbiamo paura di non lasciare il segno, di non aver vissuto abbastanza e di aver sprecato la nostra vita facendo nulla.
Dunque, ognuno di noi si sente un po’ come Pietro.
In attesa che accada qualcosa che sconvolga la nostra vita.
Sarà sicuramente una storia bellissima.
Ho letto la trama del libro e vi ho trovato alcune attinenze con la mia vita, so cosa vuol dire vivere con uno scommettitore incallito. Mi piacerebbe leggere questo libro perchè sono sicura di ritrovare un po’ della mia storia, quella che non sono ancora riuscita a scrivere.
Siamo tutti un po’ randagi,chi di noi non ha vissuto l’inadeguatezza del momento?
Il personaggio di Pietro mette a nudo quella che è la fragilità di ognuno di noi il cercarsi per trovare un posto per vivere e rinascere di nuovo.Mariliana
Quanta sofferenza si porta dentro Pietro. Questa sua angosciante attesa, questo senso di inadeguatezza, si è convinto di non riuscire a fare nulla di buono, di non valere nulla, di essere incapace di compiere qualcosa di buono, come suo nonno e suo padre. E quanto peserà in lui anche il “destino” del fratello che, a differenza sua, è considerato un ragazzo brillante!
Credo che quello di Pietro sarà un percorso nel suo intimo per scoprire che non è una persona “sbagliata”, per scoprirsi migliore di ciò che si è sempre considerato fino ad ora. Gli incontri con Laurent e Dora, per quanto strani ed eccessivi possano essere, lo aiuteranno a trovare il vero se stesso e a scrollarsi di dosso l’idea di essere un fallito.
Ho interpretato in questo modo l’animo di Pietro leggendo la sinossi… mi ha dato questa impressione…
È sono stata colpita dall’immagine iniziale dell’appartamento zeppo di quadri e strumenti musicali… come a voler “spiegare” che per quanto si è circondati da tante cose, ci si può sentire soli e persi se non si sta bene dentro…
Un titolo essenziale, una sola parola per definire un mondo che aspetta solo di rivelarsi ai tuoi occhi nello scorrere delle pagine. Mi piace.
E sì che scorrendo l’incipit presentato, si comprende subito la trama, che promette di farti provare e vivere il disagio provato dai personaggi. Giovani e fragili, ma nello stesso tempo pronti a sorprenderti con le risorse inaspettate alle quale attingono, sovvertendo così destini e finali annunciati.
Quando si sente parlare di randagi, si pensa subito a cani a gatti, ma qui si parla di persone perse e sole ognuna con la sua storia che si intreccia con le altre, che riescono a farsi compagnia e incastrare così il loro futuro per non sentirsi abbandonati dalla società e da un mondo troppo stretto per loro, un insieme di amicizia amore e forse follia!!
Bello! Mi sembra proprio bello!
Che poi alla fine randagi lo siamo proprio tutti.
Ad esempio io mi sono sentita molto randagia, nel senso di Pietro, inutile, brutta, invisibile e maltrattata sopratutto durante l’adolescenza.
Oggi mi sento randagia con una consapevolezza diversa, randagia perchè libera, sicura e certa di quanto io valga e di cosa voglio, mi sento randagia perchè non sono più succube di quel collare che è l’opinione altrui.
Credo sia proprio questo il senso del libro.
Spero di riuscire a leggerlo presto.
Una trama molto particolare e interessante… Curiosa di conoscere le vicende di Pietro, con annesse riflessioni, pensieri, turbamenti che si trascina dietro.
La trama di questo libro ricorda un po’ la mia vita.Credo che tutti noi ci portiamo dietro il ricordo di quello che siamo stati, qualche fallimento e qualche rimpianto.Mi piacerebbe leggere questa storia.
Una trama particolare, originale, un romanzo che ispira alla lettura e a conoscere meglio Pietro e ciò che accadrà
Mi incuriosisce, soprattutto per la varietà di personaggi e i loro caratteri 🙂
Mi piace molto la trama. Personaggi complessi e variegati, giovani spaesati alla ricerca di ragioni per vivere. Come dei “randagi” che cercano un posto dove rifugiarsi e qualcuno che li accudisca. Così è Pietro, fino all’incontro che gli permetterà di dare il meglio di sé. Una lettura che dà anche speranza.
Adoro i romanzi di questo tipo, con personaggi variegati e vite particolari, colorate e caotiche ma piene di voglia di vivere. Sono sicura che mi piacerebbe molto!
Trama avvincente e realistica, perché ogni giorno si possono avere incontri che se si coltivano fanno la differenza nella vita di tutti
Sarei molto interessata alla sua lettura
Una trama stuzzicante e avvincente che ha decisamente catturato la mia attenzione. Spero un giorno di poter stringere tra le mani questi romanzo e poterne esplorare ogni parola, ogni momento, ogni emozione.
Curioso osservare come spesso chi ci aiuta a rialzarci è chi credevamo stesse peggio di noi, per la visione che avevamo finché non ci siamo trovati sul fondo.
Interessante romanzo, sono curiosissima di entrare nella vita del protagonista e confrontarmi tra drammi e rinascita di noi giovani un po’ randagi.