Se una storia di Norma Giumelli è la continuazione del precedente romanzo “Piccoli mondi perfetti”
Se una storia di Norma Giumelli racconta la condizione umana dell’autismo
Norma Giumelli ci consegna una storia insieme magica e misteriosa, che sorprende ed emoziona, raccontata con uno stile fluido e intenso, in cui trovano corpo i temi più cari all’autrice: i bambini e l’autismo. “Se una storia” è la naturale continuazione del precedente “Piccoli mondi perfetti”, in cui si racconta l’avventura dei due piccoli protagonisti Nino e Daniel, ambedue autistici, vissuta in due mondi paralleli: il primo in Italia ai nostri giorni e l’altro nell’America dell’800, ai tempi in cui il condottiero indiano Cochise era ancora un bambino. In questo sequel, con lo stesso canovaccio, gli stessi personaggi e la medaglia che permette di viaggiare nel tempo, si intrecciano nuove avventure, tra storia e favola, amore e morte, bene e male, in un ricco e continuo alternarsi di presente e passato, in una prospettiva narrativa che si apre a profonde luminose riflessioni sulla vita, sull’amore e sulle ragioni della speranza.
Il risultato finale è un romanzo ben strutturato che, modellato intorno alla geniale allegoria dei mondi paralleli che entrano in contatto tra loro grazie alla medaglia dell’Amore, offre all’autrice l’opportunità di trattare in modo originale un tema molto complesso e vincere così la sua sfida: scoprire “se una storia” sarà in grado di parlare dell’autismo in modo “fantastico”, affascinando e coinvolgendo il lettore con una rappresentazione letteraria della condizione umana ed affettiva tipica dell’autismo.
Robert, Manuale di Mari
Continuazione e conclusione del romanzo Piccoli mondi perfetti.
Se una storia di Norma Giumelli si immerge fin dal primo momento nell’atmosfera di un villaggio Apache, con tutte le credenze e le superstizioni tipiche di quelle genti. Ma, a poco a poco, il tessuto narrativo fa ritorno ai temi così cari all’Autrice e, lentamente, tutti i protagonisti di “Piccoli mondi perfetti” fanno la loro apparizione.
“Se una storia” non costituisce un semplice sequel del precedente romanzo, ma un capitolo a sé stante di una nutrita serie di piccole storie che si intrecciano, ruotando intorno a due elementi fondamentali: la medaglia e l’Amore.
Un continuo andirivieni nello spazio e nel tempo costituisce il tratto saliente della storia della medaglia la cui genesi, nella fantasia dell’Autrice, risale, niente di meno, alla progenie del mitico Cochise che, ancor bambino, troviamo tra i protagonisti del romanzo.
Leggi anteprima di Se una storia di Norma Giumelli
Capitolo primo – Italia 2003, America 1816
“Non voglio nemmeno pensarci … se fosse successo qualcosa di brutto a Nino, l’avrebbero già trovato da un pezzo”.
Luigi e Viola erano sul divano del salotto, distesi su di un fianco. Lui stava tra lo schienale e il corpo di lei, che aderiva al suo come se ne fosse la metà mancante; la teneva stretta a sé con mezzo abbraccio.
“Non ho certo perduto la speranza, caro, Dio solo lo sa!” Gli aveva risposto “Sono passati tre anni, e mi manca così tanto …”.
Luigi l’aveva stretta ancora di più.
“Tre anni … eppure la mancanza che sentiamo noi cosa
potrà mai essere se paragonata a quella di Mirco?”.
Pensavano al loro amico comune. Mirco sembrava essere diventato un fantasma, era irriconoscibile, aveva trascorso quei tre anni nella disperazione; poi aveva cominciato a
lasciarsi andare, a trascurarsi e disinteressarsi di tutto. Dal giorno in cui, tre anni prima, era rientrato e non aveva più trovato suo figlio, per Mirco era cominciato un incubo
ancora peggiore di quello che aveva già dovuto affrontare.
Quando, quella notte era stato riaccompagnato a casa dai carabinieri, si era seduto sul divano; gli sembrava di avere il cervello in fiamme, ma doveva calmarsi e ragionare. Dove
poteva essere andato Nino? Poi aveva visto la medaglia che gli aveva dato Luigi nascosta
dalla gamba del tavolino. Mirco l’aveva raccolta e per un attimo l’emicrania era scomparsa del tutto. Nino si sarebbe accorto di non avere la moneta e avrebbe fatto di tutto pur di tornare a riprenderla; non se ne era mai separato, per nessun motivo. La speranza, dopo la vana ricerca, ritornò nel suo cuore e Mirco si addormentò dov’era … nell’attesa. Dormì tuttavia solo poche ore, quando guardò l’orologio erano le sei e venti.
Quella mattina tornò da Viola e Luigi e diede loro la notizia della scomparsa di suo figlio.
Nino – 1816
Era un pomeriggio tiepido e il cielo era limpido. Nino era in anticipo sull’arrivo della carrozza che avrebbe riportato Melly a casa. Il ragazzo era molto emozionato, lo era ogni
volta, ma quello sarebbe stato un giorno speciale: avrebbe dichiarato il suo amore a Melly. Nino aveva provato a prepararsi qualcosa, ma ci aveva rinunciato immediatamente; si era convinto non esistesse nulla che si potesse preparare, quando a parlare doveva essere il cuore. Così decise di lasciar fare a lui … al suo cuore.
A passi leggeri, avanti e indietro, Nino camminava nelle dolcisensazioni che l’amore gli regalava, quando lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli lo fece atterrare di nuovo per poggiare i piedi al suolo. Melly uscì dalla carrozza, accaldata, e orridente come ogni volta.
“Avete fatto buon viaggio?”. Nino la guardava incantato come spesso ormai gli succedeva.
“Si, vi ringrazio, solo che, ancora un poco e avrei cominciato a sciogliermi. Avevo timore che non avreste visto nulla scendere dalla carrozza”.
Anche quando faceva queste deliziose battute, Nino l’adorava. Tutto ciò che lei diceva era incantevole, pronunciato con la grazia di chi fa della delicatezza un modo di vivere.
“Io vi avrei trovata in qualsiasi luogo, sotto qualsiasi forma, potete esserne certa”.
Intanto Melly lo prendeva sotto braccio. Ora Nino doveva dirglielo, doveva rallentare il più possibile il passo e trovare le parole che si erano rifugiate timide dentro di lui, in qualche uogo.
“Fermiamoci un istante, siete accaldata, riposatevi un momento mia cara”, e la fece sedere nell’unico posto possibile da lì a casa: un grosso sasso grezzo, posato su due massi alle estremità, a mo di panchina.
“Come sta Daniel?”. Nino le aveva sorriso.
“Sta bene, sarà ancora a scuola a quest’ora, più tardi saremo di nuovo tutti insieme”. Melly aveva ricambiato il suo sorriso.
Nino era nervoso e impaziente, lei lo aveva notato dai suoi occhi; il loro celeste raramente si offuscava e, quando succedeva, il motivo era sempre misterioso, ma subito dopo Melly ne percepiva tutta l’importanza, perché Nino la guardava con un sopracciglio alzato, il destro. Stava succedendo di nuovo, ma questa volta Melly sospettava ciò che il ragazzo voleva dirle, o almeno sperava di non sbagliarsi.
Con un gesto che a lei parve il più tenero del mondo, Nino prese nella sua la mano di lei.
“Melly, io volevo parlarvi di una cosa …”, la sua mano tremava, e Melly la strinse un poco per rassicurarlo, guardandolo senza esser capace di chiedergli nulla.
“Io … ecco … io ho bisogno di dirvi una cosa”.
Ma non l’aveva già detto? A Melly era sfuggito un sorriso, ma la sua mano non aveva allentato la stretta nemmeno per un secondo.
“Sapete, sono contento di vedervi”.
Oh Gesù! … cosa doveva fare? Qualsiasi cosa fosse, lei non lo sapeva, riusciva solo ad aspettare. Nino sapeva che non sarebbe stato semplice confessarle il suo amore e quasi non osava sperare di essere corrisposto. Tuttavia sentiva che almeno la prima parte dipendeva da lui e da nessun altro … non credeva di poter fare la figura dello stupido.
Si era alzato di colpo, abbandonando la mano della ragazza con la stessa tristezza con cui si lascia una farfalla, non appena ti accorgi che è troppo bella per appartenerti e troppo delicata per stringerla. Aveva sperato che il solo contatto con la polverina magica che aveva sulle ali potesse renderlo in qualche modo degno di lei, per accorgersi infine che non bastava gliene fosse rimasta un po’ sulle dita: lei ne era letteralmente vestita.
“Che vi prende Nino? Stavate per dirmi qualcosa … avete cambiato idea?”. Forse si era sbagliata e il presentimento che aveva avuto poco prima svanì di colpo.
“Io vi amo”, e tutto lì intorno si colorò.
“Vi amo”, ripeté, mentre si voltava con le lacrime agli occhi.
Possibile che tutto ciò che provava il suo cuore, tutte le emozioni che provava vedendola, parlandole, sfiorandola, si riducessero a due semplici parole? Si … concluse … era proprio così e ne era felice, non sarebbe stato in grado di aggiungere altro in quell’istante. Melly era radiosa e a lui sembrò che non fosse mai stata così bella.
“Venite qui, sedetevi accanto a me”, questa volta era stata lei a prendergli le mani, a portarle alle labbra ed a sfiorarle con un bacio. Nino sapeva, sentiva che quello era un si … ma le parole non collaboravano ancora.
“Voi siete il ragazzo più dolce che io abbia mai conosciuto … e in questo momento probabilmente avete di fronte la ragazza più felice della terra”. Melly aveva parlato tutto d’un fiato, … lo aveva detto senza spostare le mani di lui dalle sue labbra. “Ma…”, Nino le aveva sentite ricadere con una pesantezza che non poteva appartenere a delle mani. “Io voglio continuare a lavorare, voglio continuare ad essere di aiuto alla mamma e conquistarmi un buon posto nella società. Voglio anche continuare a studiare e raggiungere una certa autonomia, così da poter portare Daniel con me”.
Nino sapeva che Melly era una ragazza ambiziosa, ma sapeva anche che la sua ambizione era rivolta nei confronti degli altri. Se lei voleva diventare qualcuno, era per avere modo di aiutare le persone che amava.
“Non vi sto chiedendo di sposarmi, Melly …”.
“Ah no?” .
La punta di delusione che Nino aveva colto nello sguardo di lei lo aveva fatto sorridere:
“No beh … non ancora”.
“Cosa avevate in mente allora? Non è conveniente per una ragazza ricevere dichiarazioni d’amore senza una proposta di matrimonio”. Aveva assunto, nel dirlo, il tono tipico delle persone anziane del paese. Si erano ritrovati dopo pochi secondi a ridere divertiti.
“Non potrei venire con voi? O raggiungervi insieme a Daniel?”.
A Melly sembrava troppo bello.
Bello il sovrapporsi nella copertina del mare in tempesta con l’immagine di una donna di spalle, l’ho interpretato come i tumulti della vita. Nella quarta di copertina uno strano essere e un lupo si specchiano nell’acqua.
Mi è piaciuta molto la presenza di due prefazioni. La prima, a cura di Valerio Sampieri, offre un assaggio del tessuto narrativo del volume e prepara il lettore alla piena comprensione di quanto andrà a leggere. Offre infatti delle utili chiavi di lettura. Nella seconda invece è l’autrice, Norma Giumelli, che parla con il lettore spiegando perché i bambini sono importanti e cosa l’ha portata ad affrontare il tema dell’autismo in maniera originale.
I ringraziamenti al suo “correttore di bozze” sono originali e non scontati perché raramente li ho trovati in un libro.
“Se una storia” è il proseguimento di “Piccoli mondi perfetti” dove la vita di Nino si intreccia a quella di Daniel in maniera inaspettata. Il lettore infatti rimane piacevolmente colpito da come si evolve la storia dal momento che mito e realtà si fondono insieme attraverso le culture e i secoli, c’è spazio quindi anche per la cultura Apache che spiega alcuni punti rimasti oscuri fino a quel momento.
Un libro che offre emozioni continue, mai scontato perché quando il lettore pensa di conoscere già le risposte ecco che c’è il colpo di scena che lo lascia a bocca aperta e gli insegna tante cose come il fatto che siamo noi a costruire il nostro destino e a scrivere la nostra storia e che “Omnia vincit amor”. L’autismo visto non sono dal punto di vista della malattia e delle difficoltà che comporta ma anche come opportunità e modo per riscattarsi questo anche grazie all’uso della metastoria e dei diversi punti di vista.
Quando si arriva all’ultima pagina si rimane senza parole e con tante domande di cui si possono trovare le risposte nella propria vita.
Un libro per niente scontato e degno proseguimento di quello precedente. Credo proprio che entrambi debbano essere inseriti come letture scolastiche per far conoscere meglio il tema dell’autismo e far riflettere i ragazzi su quanto di prezioso hanno nella loro vita.
Ringrazio Norma Giumelli per avermi fatto viaggiare assieme a Nino e Daniel, fatto comprendere meglio cos’è l’autismo e avermi fatto riflettere sul cammino da intraprendere nella vita.
Auguro a Lei e a tutti i suoi cari Buon Anno sperando che sia pieno di belle sorprese,
Valentina
ciao Norma Giumelli, finito di leggere la tua meravigliosa storia.
due mondi paralleli per due eccezionali ragazzi, Nino e Daniel che mi han preso .il cuor.fin dalla prima pagina. quella medaglia ,mistero, amore, conoscenza, mi ha colpita non poco.
personaggi con un’anima semplice e meravigliosa. un finale magico e anche un po’ straordinario, affascinante, ammaliante, incantevole, ecc.
un grande libro, complimenti Norma, aspettando un nuovo romanzo, ti abbraccio “sentitamente”.
ps. povera Katy.
Ringrazio tantissimo Norma Giumelli per avermi inviato i suoi due volumi. La cosa che mi ha colpito subito è la cura di ogni dettaglio, dalla copertina all’impaginazione.
Li leggerò con piacere
Ringrazio moltissimo l’autrice per avermi inviato i due romanzi, non vedo l’ora di immergermi nella storia di Nino e Daniel, presto parlerò di loro nella mia pagina Instagram!
Viaggi nel tempo, indiani d’America, pirati, amore e avventure!
Nei due libri di Norma Giumelli si viene catapultati da un mondo all’altro in un vortice di emozioni che fa ridere, piangere e trattenere il fiato nello stesso momento.
Attraversando queste avventure non si perde mai di vista il tema principale: entrare nel cuore e nella mente dei protagonisti, bambini autistici che provano emozioni ben più grandi di quello che il loro corpo di permette di mostrare.
Solo l’amore, quello vero, quello che travalica il tempo e lo spazio, riesce a spezzare le catene dell’autismo e permettere ai protagonisti di mostrarsi così come sono…
Grazie!
Ricevuto e letto.
Grazie Norma Giumelli,autrice di tante emozioni che sempre riescono ad entrarmi nel cuore.
AMO I BAMBINI,SONO IL NOSTRO FUTURO.e come te,leggendo la prefazione e poi la storia,capisco quanto sei meravigliosa.
Grazie Norma.per avermi inviato questa fantastica storia.
recentemente ho visto un film su Netflix IL FARO DELLE ORCHE,mi ha fatto piangere.
Un abbraccio
E grazie., grazie anche per avermi fatta entrare in questa meravigliosa avventura.
Un abbraccione
Ho ricevuto e letto il libro “Se una storia” di Norma Giumelli e devo dire che è un libro magico,una fiaba che ti accompagna in un mondo ricco di emozioni . Grazie all’autrice e tantissimi auguri.Mariliana
Ho appena commentato “Piccoli mondi perfetti”, che spero di ricevere, ma richiedo gentilmente anche una copia del seguito, perché già so che la storia strapperà tutta la attenzione e sicuramente molte lacrime e non potrò fermarmi solo al primo capitolo…
Nicoletta
Fin dalle prime pagine si comprende la delicatezza dell’autrice nell’affrontare un tema tanto delicato quanto attuale. Sono necessari un’attenta scelta dei vocaboli e una particolare sensibilità per poter trattare temi come questo. Sembra che tutto questo sia presente nel testo. Vorrei poterlo leggere interamente per lasciarmi emozionare.
Sono una docente di sostegno e ho molto a cuore la diversa abilità di alunni speciali..Nino e Daniel avranno sicuramente da trasmettermi molte emozioni e riflessioni..sarei davvero curiosa di poter leggere questo delicato e misterioso testo.
Il mio voto per 5 libri nei mari del Web è per Norma Giumelli per il libro “Se una storia” per aver acceso una luce su una tematica così complessa.
Il mio voto per questo libro per 5 Libri nei mari del web perché la copertina è bellissima, attira subito l’attenzione e fa capire al lettore che si tratta di un volume curato. Sono sicura che in libreria lo noterei all’istante e ne sarei incuriosita.
L’autismo è un argomento molto delicato da affrontare e credo, dalle poche righe che ho letto, che l’autrice sia riuscita a farci capire tanto cose…mi piacerebbe leggere il suo libro e lo voto per questa settimana per 5 Libri nei mari del web.
Di Norma Giumelli ho già letto e recensito “Frammenti”, libro molto curato e che mi ha trasmesso molto. Se già dei racconti e dei pensieri mi lasciavano incollata alle pagine chissà un romanzo! L’anteprima mi ha incuriosita molto e mi piacerebbe sapere sia cosa è successo prima sia come continuerà la storia. La copertina di questo libro è bellissima, sicuramente se lo avessi visto in libreria avrei preso il volume tra le mani
Un libro che trasmette una delicatezza immane, esattamente come l’argomento di cui si andrà a parlare nel libro stesso. mi piacerebbe ricevere questo libro per provare ad approfondire magari le mie conoscenze. Ringrazio anticipatamente cordiali saliti
Un tema molto delicato ma allo stesso tempo articolato, che mi piacerebbe approfondire grazie a questo libro. I miei complimenti all’autrice per l’originale copertina dell’opera.
Di questo libro mi ha colpito tutto, copertina, trama ed anteprima. Nella mia vita mi è capitato spesso di avere a che fare con bambini autistici ed è sempre stata un’esperienza pienissima di insegnamenti. Spero di avere la possibilità di leggere questo libro.
Essere autistico non vuol dire essere diverso ma vuol dire avere un mondo dentro che solo pochi eletti, persone fantasiose, speciali posseggono e come tale non accessibile a tutti.
Dall’anteprima sembra un bel racconto, ben scritto e sopratutto sensibile.
Posseggo una pagina instagram in cui spesso ho e continuo a recensire i libri dei partecipanti alla Fiera, grazie alla collaborazione con Manuale di Mari qualora l’autrice ne fosse lieta io leggerei ben volentieri e condividerlo con i miei follow.
Saluti, Rossella Tedesco.
Di questo libro mi ha colpito tutto, copertina, trama ed anteprima. Nella mia vita mi è capitato spesso di avere a che fare con bambini autistici ed è sempre stata un’esperienza pienissima di insegnamenti. Spero di avere la possibilità di leggere questo libro.
Il libro precedente mi aveva attirato subito ma purtroppo non ho avuto il piacere di leggerlo, spero di potermi immergere in questo. L’argomento mi interessa molto, non ho mai letto nulla sull’autismo, mi piace sopratutto l’idea della sovrapposizione delle linee temporali, penso sia un libro diverso dal solito e che vale la pena di leggere.
Un tema estremamente delicato che in pochi riescono a capire ed interpretare. Da quel che si evince, in questo libro la tematica è stata trattata egregiamente, ragion per cui avrei il piacere di leggerlo. Ci vorrebbero più libri che parlassero di queste tematiche poiché mi accorgo che ancora oggi c’è una totale ignoranza in materia e mancanza di tatto da parte di chi lavora a contatto con chi è affetto da questo disturbo.
Mi piace molto l’idea della narrazione che si snoda su due piani temporali in cui le vicende narrate corrono parallele. L’incipit, poi, invoglia alla lettura per la fluidità della scrittura. Purtroppo, non ho esperienza con l’autismo, per questo mi piacerebbe approfondire la conoscenza di una realtà sicuramene molto complessa. Bellissima anche la copertina, il blu mi ispira tenerezza da cui immagino sia caratterizzata la storia narrata. Complimenti all’autrice.
Ho avuto molta esperienza con questi bambini, non è facile entrare nel suo mondo. Anno bisogno di molta attenzione . Un mondo a molti sconosciuto quello dell’autismo. Mi piacerebbe moltissimo leggere il tuo libro…per capire le difficoltà … altrui
Non è facile vivere con un bambino autistico lo sa bene questa autrice che attraverso il racconto e la storia di questi bambini ci aiuta a capire e vivere l’autismo.Complimenti ho letto il suo primo libro ed è stata una esperienza unica spero di leggere il prossimo .Grazie e auguri Mariliana
adoro i Nativi americani e poter leggere su loro ,una storia, su un bambino un po’ diverso, ma terribilmente da amare di piu’,e’ una cosa bellissima.
quel medaglione e quel senso di mistero che unisce due storie parallele.
e Nino, uno splendido giovane uomo, che vuole e ha paura.
complimenti Norma Giumelli, deve essere una dolcissima storia.
“Il mio voto per questo libro per 5 Libri nei mari del web”
dopo aver letto “Piccoli mondi perfetti” la stupenda scrittrice Norma Giumelli ci fa trovare una nuova avventura, avvincente e son certa, meravigliosa.
Bambini.i loro mondi e l’ autismo presente.cento anni separano le avventure ,la vita dei personaggi e le incredibili vicissitudini passate .
ho scelto questo libro perche’ solo leggere l’anteprima mi da una voglia incredibile di sapere, di scoprire i legami esistenti tra questi particolari personaggi.
Bellissimo incipit che lascia intuire un racconto il cui tema, seppur delicato, viene esposto per mezzo di una narrazione accattivante. Bello il titolo, che cattura ed incuriosisce, e bella anche la copertina!
Vedo con piacere che condivido con l’autrice, oltre alla passione per i libri e la musica, la passione per le motociclette 😀
…….diviene palese così il mio desiderio di leggere il suo libro!!!!
Un tema delicato e complesso che a quanto si evince dall’anteprima e dalla presentazione l’autrice tratta egregiamente, in modo originale ed “affascinante”
Una persona a me cara aveva un figlio autistico,le difficoltà sono mille e ciò che regna intorno non aiuta molto,in questo periodo di lockdown ancora peggio queste famiglie stanno facendo sacrifici enormi…questi bambini hanno diritto alla vita al’ aria aperta ai loro spazi ai loro contatti….un libro da leggere per capire le difficoltà altrui…grazie