lunedì, 25 Settembre 2023
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Sofia di Antonio De Santanna

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Sofia di Antonio De Santanna

Sofia di Antonio De Santanna, romanzo che ha vinto nel 2023 il Premio Letterario Ema Pesciolino Rosso

Sofia di Antonio De Santanna, “romanzo sulla bellezza di un amore e sul suo lungo addio”

È il 1978, l’anno delle Brigate Rosse e del rapimento Moro, del partigiano Sandro Pertini Presidente degli Italiani, delle preghiere dei fedeli per scacciare il maligno annidatosi nella legge sull’aborto, dei manicomi aperti di Franco Basaglia, della presenza silenziosa delle madri di Plaza de Mayo, dietro la grancassa dei mondiali di calcio in Argentina.
Nelle piazze scendono i tamburi tonanti degli operai, questa volta non per piegare il nemico di classe giurato, ma per fare terra bruciata attorno ai compagni che sbagliano. Quelli che hanno voltato le spalle ai cortei e alle manifestazioni per impugnare le mitragliette Skorpion, rimpiazzando il rosso delle bandiere col rosso del sangue sui marciapiedi.
È l’anno dei contrasti a tinte fosche, devastato da ogni tipo di violenza. Quella collettiva del terrorismo e quella individuale della droga. Un tempo cruento senza modelli di riferimento, dove l’appartenenza a una classe sociale diventa dirimente e ogni forma di dialogo impossibile.
I protagonisti. Lei, Sofia, ricca, seducente e protagonista di tante storie chiacchierate. Lui, Gregorio, chiuso come un riccio, senza uno straccio di ragazza e con un lavoro precario.
Sono figli di due mondi in guerra, che marcano i rispettivi territori come cani contro muri invalicabili come gli sbarramenti alle frontiere. Eppure, a dispetto di ogni logica, di ogni prudenza, si riconoscono al fiuto e si amano come mai hanno amato prima.
Forse li lega la passione per Bob Dylan, forse il dialogo tra due anime che si ritrovano dopo una lunga separazione, forse il perfetto sincronismo di un disegno imperscrutabile, forse un sogno senza futuro, forse tutto questo in modo inscindibile.
Un romanzo sulla bellezza di un amore e sul suo lungo addio. Dietro le quinte l’eterno gioco della vita, dove tutto è destinato a finire col buio della notte per rinascere con le luci del giorno da qualche altra parte, in qualche altro modo.

Leggi anteprima di Sofia di Antonio De Santanna

Capitolo 1

Non immaginavo sarebbe mai potuto accadere di accorgerci l’uno dell’altra.
C’era capitato di incrociarci in biblioteca o di percorrere gli stessi viali, ma di quegli episodi era rimasta soltanto la scia evanescente del suo profumo.
Lei ricca, seducente e protagonista di tante storie chiacchierate. Io chiuso come un riccio, senza uno straccio di ragazza e con un lavoro precario.
Eravamo figli di due mondi in guerra, che marcavano i rispettivi territori come i cani, contro muri invalicabili, come gli sbarramenti alle frontiere.
Era il 1978, l’anno delle Brigate Rosse e del rapimento Moro, del partigiano Sandro Pertini Presidente degli Italiani, delle preghiere dei fedeli per scacciare il maligno, annidatosi tra le pieghe della legge sull’aborto, dei manicomi aperti di Franco Basaglia, della presenza silenziosa delle madri di Plaza de Mayo dietro la grancassa dei mondiali di calcio in Argentina.
Nelle piazze scendevano i tamburi tonanti degli operai, questa volta non per piegare il nemico di classe giurato, ma per fare terra bruciata attorno ai compagni che sbagliavano.
Quelli che avevano voltato le spalle ai cortei e alle assemblee per impugnare le mitragliette Skorpion, rimpiazzando il rosso delle bandiere nelle strade col rosso del sangue sui marciapiedi.
Nelle discoteche frequentate dai giovani di buona famiglia furoreggiava la febbre del sabato sera, con Stayin’ Alive cantata in falsetto dai Bee Gees, mentre negli stadi si levava minaccioso il pugno chiuso dei diseredati al grido di ‘el pueblo unido jamás será vencido’.
C’era solo un baluardo che resisteva alla turbolenza dei tempi. Una terra di nessuno che univa milioni di giovani, senza badare al colore della pelle o alla condizione sociale, ma chiedeva in cambio un tributo altissimo di vite umane, come in un cruento rito tribale. Era la musica rock e la sua spaventosa ombra. La droga.

Quel giorno di giugno avevamo finito di preparare le anime di fonderia prima del previsto e avevamo anticipato l’orario di uscita per compensare i ritardi dei giorni precedenti.
Era l’unico lavoro che ero riuscito a trovare, nonostante fossi vicino alla laurea. Mi ero accontentato di fare il manovale per far fronte alle spese correnti, rinviando le aspettative professionali a tempi migliori.
Avevo approfittato delle ore libere per vedere un amico, anche lui laureando, che lavorava come dee-jay nelle discoteche della riviera ligure. Era tornato dagli USA con cinque serie di bootlegs di Springsteen e ne aveva tenuta una da parte per me.
Stavo seduto su una panchina, fuori dalla biblioteca ad aspettarlo, mentre mi passavo un libro di Dylan tra le mani. Ogni tanto leggevo uno stralcio delle sue ballate e ci facevo una riflessione sopra.
La vidi passare a poca distanza e fissare con insistenza il mio libro. Fece cenno a una delle amiche di proseguire senza di lei e mi venne incontro.
“Sono le ballate di Dylan, vero?” Chiese.
Non mi era mai passato per la testa che potesse rivolgermi la parola. Ero bloccato come le ruote di un carro con un bastone di traverso.
“Sono le ballate di Bob Dylan, quelle, vero? Sono stupende!” ripeté, spinta da una smania che ben presto si spense davanti alla mia espressione idiota.
“Scusa, non volevo crearti problemi. Non capita tutti i giorni d’incontrare qualcuno che legge i testi di Dylan e mi sono fatta prendere un po’ troppo dall’entusiasmo.” aggiunse più prudente.
“Non preoccuparti. Succede anche a me di andare fuori dai binari, quando si tratta di Bob Dylan. È dai tempi di Bringing It All Back Home che non ha rivali nella letteratura e nella musica. Quale ballata preferisci?”
“Like a Rolling Stone. Mi sconvolge ogni volta che la sento!”
“È il pezzo che Dylan ha suonato per la prima volta con una chitarra elettrica, una Stratocaster, a Newport, facendo gridare al tradimento il suo pubblico folk.”
“Sai un sacco di cose su questa canzone!” Esclamò meravigliata.
“Come potrei non saperle? È una pietra miliare del rock. Inizia coi sogni dorati di una principessa e finisce con gli incubi di una disperata a cui hanno portato via tutto.”
“Che significa secondo te?” Chiese, più per soppesare le mie parole che per soddisfare una sua curiosità.
“Che non devi avere più niente da perdere per ricominciare daccapo.” Dissi, senza pensarci troppo su.
“Oddio, più che un commento, sembra il verdetto di
un tribunale! Tu quale ballata preferisci?”
“Mr. Tambourine Man. È pura poesia.”
“Una storia in odore di droga, pura poesia?” Fece una smorfia. La risposta non doveva esserle piaciuta.
Allora recitai alcuni versi che conoscevo a memoria: “I piedi insensibili per camminare aspettano soltanto che i tacchi comincino a vagare. Sono pronto ad andare ovunque, sono pronto a svanire nella parata di me stesso. Se non sono pura poesia questi versi, allora quali sono? Le imprecazioni dei soldati in Vietnam?” Chiesi.
“Oddio! Non avevo alcuna intenzione di aprire un dibattito sulla poesia contemporanea.”
“Avevi esordito dicendo che non capita tutti i giorni d’incontrare qualcuno che legge i testi di Dylan, no?” Risposi, abbozzando un sorriso ironico.
“Come ti chiami?” mi domandò, facendosi più prudente.
“Gregorio. Tu sei Sofia, vero?”
“Come fai a saperlo? Ci siamo già visti da qualche parte?” Chiese sorpresa.
“Conosco, più o meno, tutti i nomi di quelli che frequentano la biblioteca. Vengo spesso qui.”
“Studi anche tu, allora?”
“Ci provo. Nel senso che lavoro in una fonderia per mantenermi gli studi e sono fuori corso.”
“Ma no! Sono fuori corso anch’io. Do una mano a mio padre e non sempre riesco a conciliare le due cose.”
“Tuo padre è un imprenditore, vero?”
“Ma sai già tutto di me! Sono così famosa?” Chiese, in bilico tra l’essere meravigliata e compiaciuta.
“Un mio amico lavora nell’azienda di tuo padre. Non ha dei trascorsi da frate certosino, ma col tornio ci sa fare e tuo padre ha autorizzato la sua assunzione senza badare alle chiacchiere della gente. È una persona in gamba, tuo padre!”
“È vero. Ma a questo punto m’incuriosisci. Come si chiama il tuo amico?”
“Mimmo. Mimmo M.”
“Non ci crederai, ma stavo pensando proprio a lui! Capita di sentirci per delle lavorazioni speciali. È davvero in gamba, e pure simpatico, il tuo amico, anche se bisogna cavargli le parole con le pinze.”
Abbozzai un nuovo sorriso.
“Perché sorridi?” Chiese curiosa.
“Pensavo a certe combinazioni.”
“Che vuoi dire?”
“Oh, niente di particolare. La passione comune per Dylan, il pensiero incrociato per Mimmo… Succede!”
(da Sofia di Antonio De Santanna)

Sofia
di Antonio De Santanna
Editore: ‎Sicrea Libri (1 gennaio 2023)
Copertina flessibile: 193 pagine

75 Commenti

  1. Ringrazio vivamente l’autore che mi ha generosamente inviato il Suo libro. Non mancherò, come richiesto, di farLe avere il mio modestissimo parere sul Suo libro che già sto divorando da ieri.
    Impressionata ed ammirata dalla Sua capacità di scrittura semplice, diretta e realistica, oltreché da una storia intensa, complicata e mai scontata, posso già esprimere l’intenso piacere nel leggere “Sofia”…lettura che spero in molti abbiano l’opportunità di fare.
    Ancora grazie all’autore…a presto.

    • Grazie di cuore Chiara. Ti chiederei la cortesia di darmi del tu perché questo è un buon modo per ritrovarsi come due vecchi amici ( forse in altri tempi in altri modi lo siamo stati? ) e riconoscersi dentro quella grande avventura che è la vita, che talvolta diventa un muro impenetrabile ostile e inaccessibile e talvolta cede al tuo sorriso mesto e si lascia raccontare.
      Allora diventa importante riconoscere l’amico che ti vuole ascoltare facendoti dono della sua attenzione e del suo tempo. Sono momenti di grande armonia in cui il movimento della vita si mostra in tutto il suo splendore e in tutto il suo mistero e le distanze svaniscono. Spero Sofia ti piaccia sino all’ultima parola e non ti deluda. Per tanti altri amici è stato così. Un abbraccio. Antonio ds

  2. Carissimo Antonio ti ringrazio per il.bel regalo e la tua cara dedica. Il tuo libro è stato letteralmente divorato in un solo giorno tanto mi ha rapito e affascinato leggendolo. Una storia d’amore combattuta tra due giovani di un’epoca che abbiamo conosciuto e vissuto e che ti fa entrare in quel racconto come fosse vissuto in chi lo legge e in questo caso da me. Non.poteva essere altrimenti dopo aver letto il tuo.primo libro Il riflesso della luna con cui ha vinto il Premio Cimitile 2009!!
    Insieme ad Ermanno mi congratulo per questo nuovo traguardo e che questo libro possa essere letto da molti perché davvero merita. Anche se siamo.oramai lontani non dimentichiamo l’amicizia che ci ha legato in passato vissuta con te ed Elena. Un carissimo abbraccio e ancora tanti auguri!!

    • Grazie Daniela per il tempo che hai dedicato alla lettura del mio libro. Oggi la gente presa dai social e dai cellulari difficilmente dedica tempo a un libro e, quando accade, ogni volta, resto piacevolmente sorpreso e sento vibrare nell’anima quei fili invisibili che mi legano ancora a tanta gente come te.
      Ricordo con affetto la nostra amicizia e spero prima o poi di rincontrare te ed Ermanno e parlare ancora di libri e di storie avvincenti. Antonio

  3. Qualcuno mi ha detto: “Il libro è come un fratello (ma anche un amico, dico io) che quando ti è vicino e lo leggi passi ore felici e serene”. Con il romanzo “Sofia” di Antonio de Santanna ho trascorso ore di un viaggio pieno di ricordi, sapore di mare, amore che è una stretta al cuore, cortei di protesta, divergenze sociali, insegnamenti buddhisti, demoni e droga. Il tutto condito con le graffianti colonne sonore di Hendrix e Dylan.
    Un grande grazie per questo libro “fratello e amico” di un grande amico!

    • Grazie Aldo. E’ stato un grande piacere fare con te la presentazione ufficiale di Sofia alla Biblioteca Civica di Milano. Non posso far altro che esprimere la mia gratitudine per il tuo impegno e la tua passione. Antonio ds

  4. Che romanzo! Bellissimo! Un intreccio narrativo che mi ha rapito attraverso la tensione dialettica tra tante polarità in dialogo: sogno e realtà, illusione e delusione, vita e morte, eros e tanatos. Grazie all’autore!

    • Grazie per questo commento. E’ uno dei più belli che Sofia abbia ricevuto. Tocca l’anima. Grazie ancora. Antonio ds

  5. La storia sembra bellissima, libro intressante, mi piace molto il modo in cui é scritto, un contesto storico importante e interessante da conoscere.

    • Grazie Alice. Trovare così tanti consensi mi ripaga della fatica che ha richiesto Sofia per venire alla luce. Antonio ds

  6. Un libro piacevole e scorrevole che consiglierei a chiunque abbia voglia allietare la propria estate, lasciandosi trasportare da una storia d’amore ambientata in un periodo a me molto a cuore.
    Complimenti all’autore.

    • Grazie Francesco. Gli anni settanta sono stati anni intensi pieni di sogni e di contraddizioni. Sono stati anni che hanno lasciato un segno indelebile. La musica rock i concerti gli amici morti per droga e tanta grinta per affrontare una realtà dura e coinvolgente. Antonio ds

  7. Sofia è un libro molto bello che mi ha colpita in maniera particolare.
    Consigliatissimo per chiunque fosse alla ricerca di un libro profondo e coinvolgente.

    • Grazie per il tuo giudizio molto positivo Donata. Era una storia che avevo in fondo al cuore da tanto tempo e che non ero mai riuscito a scrivere. La sera che sono tornato a casa, dopo una lunga convalescenza in ospedale, ho acceso il pc e mi è parso tutto chiaro. Così, ancora dolorante, ho cominciato a scrivere Sofia ed è stata un’esperienza indimenticabile. Antonio ds

  8. Una storia d’amore che riporta alla fine anni ’70, a quel periodo intenso di ideali, speranza, passioni, partecipazione e musica, l’epoca dei grandi concerti e anche della droga….
    Gregorio e Sofia ‘veleggiano’ sui loro sentimenti contrastanti e necessari; anche il mare è un protagonista.
    Un libro scorrevole e complesso, dove le “coincidenze” dei fatti segnano il percorso della storia e dell’amore, eventi interconnessi di una totalità.
    Davvero interessante!

    • Grazie Lilia. Ogni cosa è collegata a tutte le altre e nulla accade per caso e il mare si erge a simbolo della totalità che si dispiega dentro e fuori di noi. Una totalità che per quanto lo sguardo cerchi di contenere non ha schemi non ha regole non ha confini.
      E’ il vuoto sconfinato il solo capace di accogliere tutte le cose come una Grande Madre. Antonio ds

  9. In realtà le storie d’amore non sono la mia passione, ma decisamente da quello che ho potuto leggere, c’è molto di più…un contesto non facile ed intenso che attrae e si intreccia con una storia d’amore forte. La lettura completa sicuramente non sarebbe deludente ma al contrario ricca ed avvincente. Complimenti sinceri all’autore

    • Grazie Chiara. Quello che hai scritto mi piace molto e vorrei risponderti con un brano tratto da Sofia: “C’è l’amore che viene per compiacere. Vive di sesso e tradimenti e va sempre in cerca di nuove emozioni. E’ come la schiuma di mare che non può fare a meno del soffio incessante della brezza per esistere.”
      “Esiste forse un altro tipo di amore, Gregorio? Sono stata una sbadata e non me ne sono accorta?”
      “Esiste Sofia e lo stiamo vivendo sulla nostra pelle. Travolge come il libeccio quando mette a burrasca e non viene per compiacere, ma per guarire le ferite dell’anima. E’ come il disinfettante sopra un taglio. Fa quello che deve fare, senza badare alla sofferenza che procura quando brucia sulla pelle.”
      Spero tu possa leggere anche il resto del romanzo. Grazie ancora Chiara.

        • Grazie a te Chiara. Spero tu possa leggere Sofia integralmente. Sarei molto contento di avere una lettrice come te che ha esordito dicendo: In realtà le storie d’amore non sono la mia passione. Buona fortuna.

  10. Sofia è un romanzo intenso e coinvolgente che resta impresso nella memoria dei suoi lettori per l’onestà intellettuale e morale del suo autore. Antonio De Santanna ritrae con lucidità disarmante un momento storico che ha segnato una svolta per un’intera generazione. Sofia e Gregorio ci conducono con generosità e naturalezza all’interno di una stagione di sogni e ideali infranti di cui è importante conservare il ricordo.

    • Grazie Rossella per la tua impeccabile organizzazione il giorno della presentazione di Sofia alla Biblioteca Civica Vigentina di Milano.
      La tua passione per i libri e il tuo entusiasmo hanno saputo trasformare una semplice presentazione in un evento speciale. Antonio ds

    • Grazie Sandra. Scrivendo Sofia ho provato una vasta gamma di emozioni che sono rimaste impigliate tra le pagine del romanzo e che parola dopo parola lettori come te hanno fatto proprie liberandole. Antonio ds

  11. Ho sempre rimpianto, a ragione o torto chissà, di non aver vissuto quegli anni, duri certo ma pieni di speranza per l’avvenire e di vita vera, vissuta intensamente.
    Intensità è quello che trasmettono queste pagine!
    Mi piacerebbe continuare a leggerle!

    • L’intensità è nelle tue parole e nei tuoi desideri. Come pure la tua aspirazione per un mondo migliore e per una vita vera. Cose dure da realizzare ma che ti auguro di cuore di riuscire a realizzare. Spero tu abbia modo di leggere il mio libro. Sarei felice. Grazie Antonio ds

  12. Caro Antonio,
    letto piacevolmente il tuo libro
    Che rimembra gli anni della mia infanzia e parla di tuo fratello Amleto
    Altrettanta persona di culto immenso
    Grazie a voi

    • Grazie Marisa per il tempo che ha dedicato al mio romanzo. Ogni giorno hai mille impegni a cui devi far fronte e aver anche trovato il tempo per leggere il mio romanzo mi riempie il cuore di gioia e mi commuove. Grazie ancora. Antonio ds

    • Grazie Lobna. In tre parole hai detto tutto quello che si può dire di un romanzo che ti prende. Ti ringrazio Antonio ds

  13. Molto interessante il contesto storico.
    Una storia d’amore che racchiude il vero significato della parola amarsi, non perdersi mai.. perché nulla finisce, tutto ritorna. Bellissimo, davvero

    • Grazie Silvia. Nulla finisce tutto ritorna. Anche la stima e l’affetto dei lettori che ti vogliono bene che ti seguono da tanto tempo e che sono la ragione che ti spinge a continuare a scrivere. Grazie ancora. Antonio ds

  14. Era tanto che non riuscivo a leggere un libro tutto dì un fiato. Non sono riuscita ad andare a dormire fino alle tre di notte per riuscire a finirlo. Pagina dopo pagina devi scoprire cosa succede. Una storia d’amore fra due diverse classi sociali negli anni 70/80… Molto bella che tocca anche problemi dì droga e politica di quegli anni . Lo consiglio a tutti quelli ai quali interessano questi argomenti perché è veramente unico…..

    • Era tanto che non riuscivo a leggere un libro tutto dì un fiato. Sono parole che ripagano chi scrive di ogni ricerca interiore, di ogni ostacolo incontrato, di ogni notte trascorsa davanti al pc in cerca del senso da dare a una storia.
      Giuseppe Berto diceva di Anonimo Veneziano: “non ho mai lavorato così tanto per scrivere così poco” ma un lettore che ti dice una frase del genere ti ripaga di tutto. Grazie di cuore Adele.

  15. Un’avvincente storia d’amore tra classi sociali diverse

    Ho appena terminato di leggere un romanzo ambientato negli anni ’70 e ’80, che mi ha appassionato dall’inizio alla fine. La storia d’amore tra due persone provenienti da classi sociali diverse è stata narrata in modo scorrevole, tenendomi incollato alle pagine.

    L’autore ha creato personaggi realistici e complessi, permettendomi di immergermi completamente nella loro storia. L’ambientazione dettagliata dell’epoca mi ha fatto rivivere quegli anni, con le loro sfide sociali e le differenze che i protagonisti dovevano affrontare.

    “Un’avvincente storia d’amore tra classi sociali diverse” è un libro che consiglio a tutti coloro che amano le storie d’amore coinvolgenti. L’autore affronta in modo sensibile le differenze sociali, senza cadere in stereotipi, e ci fa riflettere sul potere dell’amore nel superare le barriere.

    In conclusione, questo romanzo è un’opera di grande valore, con una scrittura scorrevole e personaggi memorabili. Vi invito a scoprire questa emozionante storia d’amore e a lasciarvi trasportare in un viaggio nel tempo e nelle sfide sociali.

    • Non ti conosco di persona, purtroppo, ma ti ringrazio per aver detto quello che hai detto. Bastano le tue parole fresche e sincere a ripagarmi dei due anni di lavoro impiegati per scrivere Sofia. Spero un giorno di poterti ringraziare di persona. Antonio ds

  16. Sofia… L’ emozione di ritornare bembina, quando mi perdevo a sfogliare i libri dell’immensa libreria del mio papà e di sognare altri tempi e altri luoghi…questo romanzo ti regala un’esperienza coinvolgente e appassionante… Una di quelle letture da leggere tutte di un fiato che ti permette di viaggiare e percorrere altri tempi! Grazie

    • Già Alice. Tuo padre di libri ne ha letti veramente tanti e a volte ero meravigliato dai titoli che tirava fuori dal cilindro. Il mio romanzo è uno dei tanti che trova posto nella tua libreria, ma sono contento che ci sia e che ci leghi ancora col filo indistruttibile dell’affetto e della passione
      per le idee. Grazie ancora. Antonio ds

    • Grazie Edo. Con te voglio condividere solo i momenti piacevoli e il sogno di giustizia sociale che ha mosso ogni tuo pensiero. Antonio ds

  17. L’ amico Antonio, permette ai nati degli 60 di rivivere tutti i momenti vissuti con ansia e gioia in quegli anni. Anni dove le persone si parlavano, magari si pestavano ma si vedevano. Oggi é tutto dietro un video grande o piccolo che sia. Le classi firse erano maghiormente divise afflitte dai retaggi dei prpri ceti. Oggi le divisioni sono maggiori avendo ampliato la platea al mondo. Lo scrittore ci vuol far capire che alla fine tutto é possibile, anche concludere con un finale a sopresa.

    • Grazie Gianni. Abbiamo cominciato a muovere insieme i primi passi in un mondo del lavoro che ci era alquanto sconosciuto e l’amicizia l’empatia e il reciproco riconoscimento ci hanno guidato senza badare alle differenze sociali e alle ideologie che per anni hanno dilaniato la società. E’ stato bello e proficuo incontrarsi senza pregiudizi. Peccato che una rondine non faccia primavera! Antonio ds

  18. Ho letto questo libro in un pomeriggio. Sono stato catturato dalla narrativa scorrevole che mi ha riportato negli anni della mia gioventù. In quel periodo del liceo abbiamo sperimentato tutto quello che si poteva sperimentare nel bene e nel male. Questo libro ha “pulito” lo specchio della vita e mi ha riportato alla mente le persone, gli amici, che con me si guardavano in quello specchio. Grazie Antonio e buona vita. Renato

    • Grazie Renato. Ho cominciato a scrivere Sofia con l’idea di condividere i pensieri e le vicende narrate proprio con le persone come te. Quelle che hanno creduto a un mondo nuovo senza disuguaglianze sociali.
      Condividere è stato il mio pensiero fisso in un tempo fatto di individualismo e cura dell’immagine. Un tempo che giudica dai like e dal numero dei followers il valore delle persone. Un mondo feroce a cui cerchiamo di opporre resistenza coi grandi valori dell’uomo. Il Presidente Partigiano Sandro Pertini e Leonardo Sciascia, per fare due nomi illustri, hanno mostrato la Via. Grazie ancora Renato.

  19. Leggere Antonio De Santanna è smpre un’emozione, perché i temi della sua narrazione e la profondità con cui li tratta scuotono anche i meno sensibili e distratti.

    • Grazie Lorenzo ti considero una persona speciale per la tua capacità di vedere e saper raccontare le vicende umane con grande intelligenza.
      Ti bastano poche parole per iniziare con chi ti ascolta quel viaggio che immancabilmente porta sulle vette delle montagne che tanto ami. Antonio

  20. Un incrocio di destini come a volte la vita, in maniera anche un po’ beffarda, ama proporre. Questo libro è tante cose: una corsa sulle montagne russe di un complicato sentimento; il diario di anni burrascosi dei quali Antonio, con capacità di scrittura e lucidità emotiva, riesce a farci cogliere tutta la dirompente complessità. Una rilettura interessante per chi quegli anni li ha vissuti, e un invito al viaggio per coloro, più giovani, che ne hanno solo sentito parlare. Che dire? Un bel libro, scritto bene, con genuina onestà. Da leggere.

    • Grazie Daniele. Ti ricordi i nostri colloqui nei pomeriggi di quei giorni complicati? Eri stato proprio tu a suggerirmi l’idea di scrivere Sofia. Doveva essere l’intuizione particolare dei poeti a guidarti e ne ho fatto tesoro. Grazie ancora. Antonio ds

  21. Il romanzo Sofia è talmente scorrevole, così facile e gradevole da leggere che appare un libro semplice. Eppure, potente e complesso com’è, dopo aver intrattenuto e stupito, lascia nell’animo del lettore una traccia profonda e nitida.
    Si colloca in un preciso contesto storico, che da scenario si fa quasi personaggio. I protagonisti Sofia e Gregorio sono magistralmente costruiti e la loro contraddittoria relazione emoziona e turba, emergendo da dialoghi intensi, toccanti, mai banali, ricamati da tante metafore suggestive. Dietro affiora la politica, la psicologia, la filosofia, l’amore, il coraggio della verità.
    Sembra scritto in metrica, tanto è musicale nel suo ritmo aspro ma armonioso, forse perché riecheggia le migliori melodie dell’epoca, che ne costituiscono una straordinaria colonna sonora.
    I miei complimenti all’autore.

    • Grazie Roberto. Ricevere un simile plauso da uno scrittore del tuo valore mi onora e mi ripaga di tante fatiche. Antonio ds

  22. Che anteprima bellissima! Ho avuto la sensazione di essere una spettatrice (invisibile) della chiaccherata tra Sofia e Gregorio…con il desiderio di sentirli ancora “parlare”, scambiarsi opinioni e punti in comune. Di far parte del loro vissuto, insomma…
    Mi hanno incuriosito e conquistata con poche battute…sono sicurissima che tutto il romanzo susciti curiosità, riflessioni e lasci quel qualcosa che resta ogni volta che ci si pensa…

    • E’ così Anna Maria. Ho scritto Sofia non per intrattenere il grande pubblico. Altri lo sanno fare meglio di me. Ho scritto Sofia per lasciar andare una storia da troppo tempo intrappolata nelle pieghe del cuore. E’ una storia che non parla di una semplice infatuazione ma della difficile realizzazione del vero amore. Puoi sentire su facebook la mia intervista con il Presidente della Fondazione Ema Pesciolino Rosso che ha voluto premiare e pubblicare il romanzo. La tua curiosità troverà qualche risposta in più. Spero tanto tu abbia modo di leggere il mio libro. Grazie Antonio ds

  23. Sofia è un pezzo di vita degli anni della speranza quando si affacciavano le prime ombre sul futuro che avrebbe portato via un po’ di quella “speranza”. Molto bene.

    • Le ombre sono materiale inconsistente che la luce del giorno dissolve. E la luce del giorno sta dentro la solidarietà l’amicizia e l’amore. Sentimenti che non conoscono nè declino nè tramonto. Qualche volta covano sotto la cenere e non si mostrano alla luce del sole ma sono sempre lì. Aspettano che il lungo inverno passi per fiorire . Grazie di cuore Lorenzo.

    • Grazie Fatima qualcosa che ti ispira e che speri si realizzi è una modalità affascinante della vita che ti auguro di provare a lungo con cuore aperto. Antonio ds

  24. Ricordo di aver letto ‘Sofia’ una domenica di maggio. Mi ha colpito, al di là della storia tra i due protagonisti, il fatto di riuscire, durante la lettura, a ‘vivere’ un periodo storico che non ho conosciuto. Un periodo lontano, oramai, fatto anche di relazioni sociali che oggigiorno appaiono rare, preziose.
    Grazie, Antonio.

    • La tua domenica di maggio dedicata alla lettura di Sofia rievoca un altro maggio. Quello francese che ha mobilitato intere generazioni di giovani e ha tolto il sonno a intere generazioni di politici e uomini di potere. Forse soltanto un ingenuo sogno di emancipazione ma troppo affascinante per restare a guardare e non sentirsi coinvolti come cantava De Andrè. Grazie Matteo. Antonio

  25. Un libro che mi ha appassionato fin dalle prime pagine. Mi ha riportato indietro nel tempo. Il ricordo degli eventi e la musica che si ascoltava in quegli anni mi ha fatto rivivere la mia gioventù. Bravo Antonio, ce ne fossero libri così che ti fanno pensare a tutte queste cose e agli amici persi che con il passare del tempo si dimenticano

    • Sono contento che Sofia ti abbia portato a rivivere la durezza e la bellezza di quegli anni. Sono stati gli anni del disincanto e della fine di un sogno che univa milioni di giovani. Ma è stato come risvegliarsi e scoprire la bellezza nascosta dentro il sogno. Il valore dell’amicizia e la poesia della musica rock. Grazie Fabio. Antonio ds

  26. Sofia di Antonio Desantanna mi ha riportato al 1978, alle sensazioni ai sogni e alle atmosfere di quegli anni così difficili e meravigliosi. Storia coinvolgente e scritta perfettamente. Un grande Bravo all’autore e la speranza di leggerlo ancora presto!

  27. Poche righe e mi è sembrato di essere lì accanto ai protagonisti, in un’epoca storica complessa ma ricca di cambiamento. E mi sarebbe davvero piaciuto chiacchierare insieme a loro di Bob Dylan, della cui musica sono innamorata. E mi farebbe molto piacere continuare a immergermi in questa storia e leggere di un periodo che, nel bene e nel male, ci ha segnati.

    • Bello quello che scrivi Maria! Le ballate di Dylan muovono le fila di questa storia. E’ Knockin on heaven’s door che vedi baluginare tra le vicende del romanzo. Bussare alle porte del Paradiso. Lasciar andare solitudine risentimento e rabbia nel dispiegarsi di una bellezza incomparabile. La bellezza della vita.
      Spero tu possa chiacchierare con Sofia e Gregorio del grande Dylan. Grazie per il tempo che hai dedicato alla lettura. Antonio ds

  28. Un contesto storico importante e interessante dove ci riscopre, si assapora la vita nella quotidianità.Mi piacerebbe tuffarmi in questo viaggio

    • Grazie Anna per il tempo dedicato alla lettura. E’ un viaggio tra le rapide del cuore. Non sono i cerini accesi di Prevert e neppure l’illusione di trovare una scorciatoia tra le vie del cuore. E’ piuttosto la Via Ardua, irta di ostacoli, come dice il venerabile Chogyam Trungpa. Grazie ancora Antonio ds

  29. Il genere di storia che amo. Quando l’amore ti fa conoscere contesti storici e ti fa credere nella speranza. Ricorda molto la scrittura di Corina Boman che con la sua saga “Le sorelle di Walfriede” ha cominciamo dalla Germania ed è ora tradotta in tantissimi paesi. Mi piacerebbe leggerlo e immedesimarmi in questa storia.

    • Grazie per la tua apertura di credito con un giudizio tanto lusinghiero. Il principio portante della storia è la teoria della sincronicità sviluppata con gli studi congiunti dello psichiatra C.G.Jung e del Premio Nobel Wolgang Pauli.
      Per uscire dai paroloni: ogni cosa è collegata a tutte le altre e niente accade per caso. Ancora grazie. Antonio ds

  30. Un contesto storico importantissimo, che ha segnato la Storia Italiana.
    Curiosissima di scoprire l’intreccio amoroso di Sofia e Gregorio, diversi l’uno dell’altra ma così travolgenti da amarsi. Spero di poter approfondire di più questa storia.

    • Grazie Vanessa vorrei andare incontro alla tua curiosità e spero di riuscirci. Sofia e Gregorio esprimono in toto il contrasto insanabile insito nel loro tempo. Vivono due sentimenti in conflitto.
      Uno di totale apertura come lasciarsi andare alla bellezza di un amore e uno di chiusura. La chiusura di un Io prigioniero delle sue rappresentazioni mentali che vede in pericolo la sua supremazia. Grazie ancora. Antonio ds

  31. Ho letto tanto su questi argomenti, su Moro sulle brigate rosse. Ho letto tutti i libri di Basaglia ( da poco ” la società dei devianti”).. quindi già dall’inizio dall’introduzione mi ha rapita. Spero di leggere la storia di Sofia e magari di ritrovare qualche dettaglio dei libri che ho letto correlati a quel periodo.

    • Grazie Paola per lo spunto che mi offri. Il caso Moro è un caso emblematico complesso pieno di contraddizioni. Dopo tanti anni non siamo ancora giunti alla piena verità. Forse soltanto Agnese Moro può raccontare con l’intelligenza del cuore la vera storia di suo padre e della scorta, troppo spesso dimenticata. Grazie ancora Antonio ds

    • Questo romanzo mi ha fatto conoscere meglio il periodo fine anni ‘70, tra l’altro io sono nata proprio nel ‘79.
      È stata una lettura piacevolissima, scorrevole.
      Un grande plauso all’autore e spero che presto sforni altre pubblicazioni interessanti come questa.

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